there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

28 ottobre 2022. Il giorno che mi han rubato l’Iphone 14 pro max.

Una simpatica notte di venerdì sento uno strano rumore che proviene dall’avambraccio. È stato il canto del cigno del mio Coros Pace 2. Da quel momento è stata certificata la sua morte. Dieci minuti dopo, sempre di notte, avevo già ordinato il nuovo simpatico orologio da corsa: il nuovissimo, scintillantissimo, fantasmagoricissimo Garmin Forerunner 955. Il pomeriggio stesso eccomi nel bus numero due diretto a Calenzano, al negozio di Nencini Sport e ecco che ne esco salutando la guardia e con in mano il sacchetto col mio orologio nuovo.

Il treno di ritorno lo prendo dalla stazione più nascosta del mondo: Pratignone. Non c’è un cartello che la indichi. Rischio di venire investito da settecento camion nella rotatoria che porta all’autostrada, mancano i semafori e le strisce pedonali, devo fare il giro in giù in sù a est a ovest a nord a sud rispetto a dove mi segnala la stazione Google Maps anche se vedo che esiste una ferrovia perché vedo passare un treno. Effettivamente bastava salire una rampa che avrebbe potuto portare a Desolate Land anziché alla stazione di Pratignone. C’è anche un bar per camionisti nel quale andrò a prendere una birra piccola dopo aver perlustrato la zona, trovato i binari, visto anche delle panchine di cemento e una biglietteria automatica e ascoltato una ragazza parlare di un viaggio nel treno notturno per Monaco e Inssbruck. Vedo anche passare un pezzo di treno sopra un carrello.

Quindi…

Sono le 16,20. Arriva il treno per Firenze da Pratignone. Salgo. Non mi piace il posto dove sono seduto perché non si vede il panorama e non funzionano le prese elettriche. Cambio posto. Mi accorgo di non avere il telefono in tasca mentre in mano avevo l’ipad e il sacchetto del nencini. Guardo se l’ho messo nello zaino. No. Ritorno al posto di prima. Non vedo il telefono. Percorro più e più volte il piccolo treno in su e in giù. Cerco come riferimento una persona seduta di fronte a me nell’altro lato ma non la vedo (ops!). Lo faccio squillare (il telefono, non il treno) dall’ìpad. Chiedo al capotreno se lo fa squillare pure lui. Intanto su “dov’è” dell’ipad si vedono l’ipad e le airpods muoversi in sintonia col treno mentre l’iphone si sposta verso Sesto Fiorentino. Lì dove resterà: via ettore majorana 55, ponte a giogoli, zona di dhl bartolini e simili. Lo dichiarao smarrito e lo inizializzo da remoto e lo rendo quindi inutilizzabile a meno che non torni in mano mia ma that’s the fact: it is no more in my hands! Maaaaa che poi volevo fortissimamente fare apple care plus che è anche per furto e smarrimento e non lo avevo però ancora fatto e quindi niente iphone nuovo in cambio di quello simpaticamente rubato. A meno di sborsare di nuovo la cifra idonea all’acquisto, of course. Nel frattempo s’è fatta la denuncia di furto.

Il guaio? Avere appoggiato il telefono sul seggiolino mentre guardavo l’ipad contravvenendo a un principio sacro e immutabile: mai appoggiare cose sul seggiolino accanto a quello in cui sei seduto. Tutto deve essere in tasca o nello zaino o in mano tua. Se no sistematicamente qualcosa lo perdi. Di solito lo ritrovi anche. Stavolta no.

 

 

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