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Lo stupore delle prese elettriche

Danzica. Dalla stazione all’aeroporto

DANZICA: DALLA STAZIONE ALL’AEROPORTO
Cominciamo dalla fine.
“Ormai so tutto. Posso alzarmi tranquillamente, fare la valigia, andare alla stazione, fare colazione e arrivare con tranquillità all’aeroporto. Basta fare il biglietto del treno Skm e zac! Ci sarò tranquillamente”.
Non è andata proprio così.
Alla reception dell’hotel non era presente nessuna signorina. Non ho mai visto un uomo alla reception per cui parlo di signorine. Ho fatto comunque incetta di depliant, mi sono messo a sedere mentre tre tipe mangiavano di fronte alla reception anziché in sala colazione (“Dovrò dire loro qualcosa?” “No, sia mai che faccia una domanda”). Intanto l’ansia saliva, malgrado fossero ancora le otto e mezzo e mancassero quattro ore alla partenza del volo verso Pisa.
Comunque poi la signorina è arrivata, dopo essersi pulita le sopracciglia e sotto gli occhi con le dita. Ho pagato 90 euro per due notti e mi sono diretto verso la stazione.
Il percorso era semplicissimo: vai a diritto per la strada lunga di Danzica, gira a destra una volta oltrepassata la “porta di là” (nome esatto, eh), attraversa la strada appena trovi un semaforo che te lo permette, gira di nuovo a destra, passa per quei cartelli che indicano la distanza da Danzica al resto del mondo ed eccoti alla stazione. Il giorno prima il percorso mi era sembrato più lungo e complicato. Non è solo dovuto al problema della prima volta: è che Google Maps a piedi in Polonia fa fare dei giri strani, a volte. Anche a Malbork voleva farmi arrivare girando un po’ in tondo anziché farmi percorrere degli angoli retti.
Bene. E adesso?
Faccio un biglietto con la skm, la compagnia della metropolitana urbana, per Lebork o un nome del genere, perché l’avevo visto ieri e mi sembrava che corrispondesse all’aeroporto. Non è così.
Vedo un simbolo su un cartello: “Per l’aeroporto a destra”. Ma come? Allora? Come faccio? Compro un biglietto del bus per l’aeroporto. La ragazza allo sportello mi dice di prendere quella via. Che però conduce a tre vie diverse. Arrivo comunque alla fermata di un autobus. Un tipo mi dice che per arrivare all’aeroporto devo prendere, da quella fermata (almeno quella è giusta), il bus numero 3010. Lo dice in inglese. Intendeva 210. Uguale, proprio.
Intanto mi ero versato sul giubbotto un po’ del cappuccino che avevo preso e portato con me. Aprire il barattolo camminando e in preda all’ansia non è stata una mossa previdente.
E se tornassi con Uber? Ci provo, ma l’autista non trova me e io non trovo lui. Corsa cancellata.
Finalmente, in super ritardo, ecco, il 210, della ditta Ztm, che non appare in Google Maps. Infatti lui diceva che non c’erano mezzi pubblici diretti tra la stazione e l’aeroporto di Danzica. La possibilità che dava era quella che avrei potuto tranquillamente sfruttare invece che inpanicarmi: prendere il treno Skm fino a Gdansk Wrzeszcz (notate la bellezza consonantica di come è scritto questo nome!) e da lì prendere la linea per Gdansk Lotnisko, cioè per l’aeroporto).
Ricapitolando. Come arrivare dall’aeroporto di Danzica alla stazione centrale, chiamata Gdansk Glowny? Prendendo il bus 210, oppure il treno Skm fino a Gdansk Wrzeszcz e da lì fino a Gdansk Glowny, oppure affidandosi a un taxi o a Uber.

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