- Primo oro mondiale nella rana di un italiano. Nicolò Martinenghi. uno dei predestinati del nuoto azzurro aveva già raggiunto la medaglia olimpica e ora non solo ha vinto l’oro mondiale (pur in assenza di Peaty) ma ha dato una lezione di capacità di reggere e gestire adeguatamente i tre turni di gara. Dopo essere stato spalla a spalla con Fink e Kamminga fino ai 70 metri ha iniziato a volare e con 58″2 ha fatto anche il nuovo record italiano.
- La Huske nuota benissimo e merita di vincere i 100 farfalla. Il livello mondiale è stabilmente sui 56″.
- Thomas Ceccon decise di rallentare a fine semifinale, altrimenti chissà che tempo sarebbe venuto fuori. I 100 dorso saranno suoi, domani? Lo scopriremo solo vivendo. La sua classe è infinita e sembra che ormai abbia anche la testa per ottenere quel che vuole. Quindi non farà i duecento misti perché non li vuole fare. Piuttosto se non avesse avuto i 100 dorso pochi minuti prima avrebbe conquistato una medaglia anche nei 50 farfalla, dove è arrivato quinto e dove, a parte Dressel, si è fatta notare la medaglia a 42 anni del brasiliano Santos. Tornando ai cento dorso sono fioccati i 52″: sarà una bella lotta la finale di domani.
- 100 dorso femminili troppo corti per Margherita Panziera e troppo lunghi per Silvia Scalia, che restano fuori dalla finale. La Panziera sembra un’ex per il mondiale. Speriamo ci smentisca nei 200. Sembra avere dei problemi con lo scarico, cosa che qualche anno fa non aveva, evidentemente. Sfida stellare tra la Masse e la Smith in finale con la McKeown che ha deciso di optare per i 200 misti
- 200 misti donne caratterizzati da una super Alex Walsh che ha battuto l’australiana di cui sopra e la connazionale Hayes, al record mondiale junior.
- Nei 200 stile libero Marco de Tullio ha fatto il suo e è rimasto lontano dalle medaglie mentre il leggerissimo e fortissimo Popovici potrebbe regalarci emozioni straordinarie in finale domani.
- 100 rana femminili pieni di nomi nuovi (Elendt), nomi ritrovati (Meylutite), nomi pronti a dare la spallata (Pilato, speriamo), nomi deludenti (Castiglioni, in attesa di completare gli sforzi della nuova avventura casertana), nomi spariti o quasi (le americane, con la Lazor squalificata e la King entrata in finale grazie alla squalifica della compagna).
Un po’ di cose sulla seconda giornata dei mondiali di nuoto a Budapest
19 Giugno 2022