Serata più amara che dolce per il nuoto italiano ai mondiali di Budapest, quella di martedì. Comunque c’è del dolce nell’amaro e dell’amaro nel dolce. La serata è stata spettacolare invece per il nuoto mondiale.
- Gregorio Paltrinieri a 7’41” vale il quarto posto mondiale oggi. Gli altri lo accompagnano e poi lo trafiggono con un’ultima vasca spaziale. In particolare Finke e in subordine Wellbrock. Romanchuk prova a scappare prima ma si deve accontentare del bronzo. A Gabriele Detti va bene il sesto posto: dice che è un nuovo punto di partenza. Riusciranno i nostri eroi a rovesciare il banco? La gara è stata bellissima finché erano tutti appaiati, lo è rimasta quando Romanchuck è partito, lo è stata alla fine quando Finke e Wellbrock hanno messo il turbo.
- La più scarsa finale dei 200 stile femminili della storia ha visto un podio sino australiano: Yang – O’Callaghan – Tang.
- 100sl. Miressi fuori forma riesce ad agguantare la finale, Dressel si ritira e i maligni dicono che è perché non vuole perdere, Popovici fa 47″1 in semifinale e sembra proprio che il suo voler rivoluzionare il nuoto non sia frutto di sbruffonaggine, Zazzeri nuota per la prima volta sotto 48″ ma deve fare uno spareggio dal quale uscirà sconfitto nonostante un 48″04, in sette sono entrati in finale sotto i 48″. Qui ci sono amarezze e dolcezze un po’ per tutti: dipende dai punti di vista da cui si guardano le cose.
- Silvia Scalia e la legge di Murphy. Anche lei finisce allo spareggio per entrare in finale nei 50 dorso. Sarebbe la sua prima finale mondiale. Fa il record italiano ma non basta. Dolce e amaro che si combinano ancora.
- 200 farfalla uomini e 200 misti uomini. Non solo Milak fa uno stratosferico record del mondo (1’50″34) ma emerge anche qua il talento di Leon Marchand, secondo. Poi farà un tempone anche nei 200 misti. Un buon Razzetti finisce settimo a delfino e esce in semifinale poco dopo nei misti. Il dolce è che è stato bravo. L’amaro è vedere tempi che evolvono e rendono la strada impervia anche per tutti e vedere che c’è chi fa progressi mostruosi come Marchand, che è andato ad allenarsi da Bowman, e chi non ancora. Razzetti dice che li farà. Burdisso vuole diventare il numero uno dopo i problemi avuti durante la preparazione invernale. Noi ci crediamo.
- 200 farfalla donne. Fatti avanti McIntosh! La canadese si qualifica col primo tempo per la finale e il prossimo decennio sembra proprio suo.
- 50 rana. Martinenghi era il più forte di tutti e avrebbe fatto una doppietta mondiale da urlo se solo non avesse sbagliato il tuffo. C’è andato vicino a riprendere Fink ma tre centesimi gli sono costati l’oro. Ora però non cominciamo a rammaricarci troppo di un argento mondiale!
- Come a Tokyo la mista mista resta a tre decimi dal podio. Ceccon sta sei decimi dietro il tempo di ieri, la Di Liddo fa un secondo peggio che alle Olimpiadi, Martinenghi e la Di Pietro fanno più o meno il loro. Il quinto posto finale lascia un po’ di amaro in bocca.