there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Storia delle Olimpiadi. Atene 1906

| 0 commenti

La mia playlist https://www.youtube.com/playlist?list=PLPaSgPWzhB51mu0rE1rmP7bTzDkg2PBw9

I giochi intermedi olimpici di Atene sono stati concessi alla città per il periodo nel mezzo alle olimpiadi ufficiali, ma poi mai riconosciuti. Furono più interessanti di quelle del 1904 e del 1900, ma non sono mai state riconosciute come ufficiali e comunque non si ripeterono più. I greci dovevano pensare alla guerra con la turchia.

È grazie a questa edizione  che le olimpiadi sono continuate 

LA TRECCANI NE PARLA COSI’

http://www.treccani.it/enciclopedia/olimpiadi-estive-atene-1906_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/

DA ENCICLOPEDIA DELLE OLIMPIADI GAZZETTA

Peso e disco: gli italiani non si sa che abbiano fatto, misura e piazzamento sconosciuti.

Disco stile greco. Il greco perde e si arrabbia. Lo stile era quello che ognuno metteva in mostra.

Canottaggio. Pieno di vittorie italiane, anche nella sfida tra baleniere.

Ginnastica. C’è la squadra femminile danese, con la più giovane che si chiama Inga Schow Christensen. C’è Alberto Braglia che vince due argenti. 

Nuoto. Tale Mario Albertini viene eliminato in batteria nei 100sl e si ritira dalla finale del miglio sl. 

Scherma. Un italiano protesta contro i giudici. Nobili inglesi decidono di vedere Napoli (era eruttato il vesuvio) in crociera per poi disputare il torneo di spada a squadre. Theodore Cook scrive il racconto: “la crociera del branwen”. Per il resto vittorie francesi. Carlo Gandini argento. 

Tuffi dalla piattaforma. Carlo Bonfanti e Luigi Capra, ritirati

Giorgio Cesana è il più giovane medagliato, a 14 anni, canottiere. 

ORI AZZURRI

1906

7 ori, 4 nel canottaggio, 3 col fenomenale sprinter su pista Francesco Verri, 6 argenti, 3 bronzi. Niente resterà ufficiale.

100 METRI

rivince Hahn. Si laurea in legge ma non esercita. Scrive “how to sprint”, ritenuto un classico.

200 METRI

Paul Pilgrim vince, ma non fa parte del team USA: si è pagato il viaggio da solo fino ad atene e è stato ammesso a partecipare.

800 METRI

Gli 800m si svolgono in senso orario. Pilgrim supera lightbody che guarda a destra, abituato come era a ruotare in senso antiorario, come si usa oggi e si usava allora.

5 miglia (8km). Pericle Pagliani, quinto, primo finalista olimpico italiano in atletica. Aveva vinto il giro di milano e la milano monza. Fa lo strillone di giornali.

MARATONA

Una statua di Hermes, una sfoglia di pane al giorno per un anno, tre caffè al giorno per un anno, servizio barba a vita, sei pasti gratis per sei domeniche per un anno. Questi erano i regali promessi a un eventuale vincitore greco. Vinse invece il canadese Sherring, che a un certo punto in gara salutò Frank, che era stato testa a testa con lui. “Goodbye, Frank”, disse e se ne andò. La vittoria gli fruttò comunque una statua di Atena e un agnello, oltre a premi in denaro e un lavoro da doganiere in Canada. Pietri si ritira per dolori di stomaco.

SALTO CON L’ASTA

A Ed Archibald l’asta sparì in treno in Italia.

SALTO IN LUNGO

Vinse Prinstein ma il protagonista fu Peter o’Connor. Irlandese. Voleva essere chiamato irish e non british, fece ben tre proteste durante la gara, alla fine salì sul pennone dove era issata la union jack flag e sventolò la bandiera irlandese.

MARCIA 1500M

George Bonhag chiede a Donald Linden come funziona e parte a spron battuto. Vince anche perché i giudici e il principe decidono di non squalificarlo. 

ITALIANI

Pericle Pagliani. Da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Pericle_Pagliani
il 15 aprile 1904 che viene registrato dalle cronache un episodio di grande sportività nei confronti di Giacinto Volpati, numero uno del fondo italiano. Si correva sui 12 chilometri su un percorso inverso rispetto alla classica del Giro di Milano. Durante una volata tra i due podisti – scrive la Gazzetta dello Sport del 18 aprile 1904 – “un ragazzo taglia improvvisamente la strada al Volpati e gli procura un formidabile ruzzolone. Pagliani cavallerescamente si ferma ad attenderlo e, poiché Volpati si alza illeso, si riparte a tutta velocità. A Porta Ticinese altro taglio di strada e altro ruzzolone per il Volpati, poi la corsa procede veloce, intensa”. La gara prosegue con un serrato testa a testa, ma alla fine vince Pagliani. Volpati stringerà la mano al suo avversario e il podista della S.P. Lazio gli offrirà una rivincita su distanza a sua scelta. Si corse il 24 aprile sui 20000 metri in ippodromo e Pagliani staccò Volpati al penultimo giro andando irresistibilmente a vincere.
Altro episodio leggendario nel quale Pericle Pagliani rimase coinvolto riguarda Dorando Pietri. Nel settembre, sempre del 1904, Pagliani partecipava ad una gara a Carpi sui 10000 metri. Si racconta che allora Pietri, garzone della pasticceria Melli, attirato dall’evento, si sia messo a correre dietro Pagliani, con ancora gli abiti da lavoro addosso, ed abbia retto il suo passo fino all’arrivo. Dopo di che, anche questo che sarà l’eroe della Maratona alle Olimpiadi di Londra del 1908, iniziò a gareggiare. Pagliani nel 1905, dopo aver vinto il Gran Premio del Lazio, si presentò come favorito al Campionato italiano di resistenza a Vercelli. Ma al termine dei 25 chilometri su strada scoprì che Pietri era progredito sul serio: arrivò primo, davanti a Volpati e al campione laziale. Nell’ottobre dello stesso anno Pagliani dovette subire il predominio del genovese Lunghi al Giro delle Circonvallazioni di Genova, subendo un distacco di 100 metri al termine dei 13 chilometri, e quindi al Giro di Milano anche quello di Pietri (secondo dietro Lunghi) sugli 11250 metri del percorso. Ma la rivincita sarebbe giunta Roma con tre primati italiani arrivano sull’ora il 30 dicembre: quello sulla mezz’ora con 9030 metri, quello sui 5000 con 16:18.0 e quello sui 10000 con 33:07.1/5 . Dalla biografia di Pietri sappiamo che anche il grande Pericle Pagliani faceva circolare il piattino per l’obolo dopo le corse.

Alberto Masprone. Allenatore, calciatore e presidente dell’Hellas Verona. Fondatore del Corriere dello Sport insieme a Enzo Ferrari. Militare bravo come aviatore ma non come comandante. Arbitro di calcio. Riconosciuto tra i pioneri del calcio dalla FIGC. Aviatore che partecipa al celebre volo su Vienna del 1918. Industriale dopo la seconda guerra mondiale. Ah, naturalmente: lanciatore del disco in Italia e alle Olimpiadi del 1906. A Verona esiste un palazzetto a lui dedicato. A Poiano una via porta il suo nome. Al suo concittadino e coolimpico ad Atene Erminio Lucchi esiste è stata dedicata una sala conferenze, ma non appare nemmeno su Wikipedia. O meglio il suo nome appare qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Italy_at_the_1906_Intercalated_Games.
Su Masprone:
https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Masprone
http://www.quellidel72.it/storie/aviatori/masprone.htm
https://www.cultura.trentino.it/Fotografia-Storica/IL-COMANDANTE-DELLA-87-SQUADRIGLIA-S.V.A.-CAPITANO-ALBERTO-MASPRONE
Mario Albertini. Unico nuotatore presente. Aveva vinto i campionati italiani di “nuoto sul fianco” uno strano sport. https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Albertini_(nuotatore)
https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati_italiani_estivi_di_nuoto_1904
http://www.byterfly.eu/islandora/object/libria:36376/datastream/PDF/content/libria_36376.pdf
Federico della Ferrera. Non so se sia lui il fondatore della Della Ferrera motocicli, ma a inizio novecento a Torino c’erano più di duecento marchi motociclistici. Oggi non ci sono duecento aziende alla frontiera tecnologica (a ogni cambio tecnologico la dimensione minima ottimale delle imprese è maggiore.

Il ciclista dei due mondi. http://www.ilciclismoamatori.it/wp-content/uploads/2020/03/CiclismoAmatori-27-marzo-2020.pdf  Vinceva in Italia e  negli Stati Uniti, anche durante la prima guerra mondiale, oltre che ad Atene 1906. Fa anche il ct della nazionale al tour. Si può morire in un incidente stradale nel 1945 alla fine della guerra? https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Verri
Elia Pampuri (lotta). Vince tutto negli anni dieci e finisce la sua vita in manicomio solo un decennio dopo.
Tullio Camillotti (sollevamento pesi). Il primo medagliato nella pesistica italiano. Medaglia che non vale ufficialmente ma che vale per gli storici più di quelle ufficiali di Parigi e Saint Louis. http://www.federpesistica.it/tullio-camillotti-1880-1958-100-anni-fa-conquisto-la-prima-medaglia-italiana-nellatletica-pesante-a-unolimpiade-anche-se-non-ufficiale/ Fa salire sopra la sua schiena sei persone e le regge tutte, non si occupa della dieto dell’allenamento, studia giurisprudenza e solleva pesi. C’è anche una stampa fotografica che lo ritrae. https://www.abebooks.it/riviste-giornali/lottatore-Tullio-Camilotti-Sacile-1901-Studente/22914594769/bd

 

Lascia un commento