there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Riccione. Assoluti 2016 di nuoto. Giorno due.

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Oggi ero circondato dai genitori di gente che ha vinto. Lisa Fissneider, che ha vinto il testa a testa nei 200 rana con Ilaria Scarcella; Simona Quadarella, che ha superato nello sprint finale degli 800sl Diletta Carli, e l’abbiamo vista piangere di gioia in tribuna abbracciata a suo padre; Matteo Rivolta, che ha battuto all’ultima bracciata Piero Codia, il quale aveva realizzato la mattina il record italiano. Ambedue andranno a Rio. (Sì, anche Codia, anche se ha ottenuto il tempo in batteria e non in finale: sarebbe assurdo non portarlo.) Poco più in là, verso il centro dell’impianto, si sono fatti sentire i fan di super Federico Turrini, che ha riempito di entusiasmo la piscina qualificandosi per l’Olimpiade. Nei 100sl la Pellegrini ha vinto qualificandosi per Rio col miglior tempo nuotato in tessuto. Per la mista olimpica maschile, se non esplode Martinenghi o non migliorano Toniato e, ahimé, Scozzoli, c’è un problema: dopo anni senza farfallisti e dorsisti, adesso l’Italia ha Codia, Rivolta e Sabbioni, oltre a Dotto ed eventualmente Orsi a stile libero. Chi l’avrebbe mai detto anche solo quattro anni fa che quando tre stili su quattro sono coperti sarebbe mancato il ranista? Tra le nuove velociste è emersa la Pezzato, che ha buttato fuori dal podio dei 100sl Silvia Di Pietro. Il movimento femminile tra i cento e gli ottocento ha molta densità, cioè sono in tante e forti, ma la sensazione è che a questi assoluti in molte, velociste e mezzofondiste, non siano né al top né vicine al top. Il che può non essere un male, se dipende da come è impostata la preparazione. Meglio vincere gli europei degli assoluti, se sappiamo di andare a Londra. Poi il tempo per Rio può essere fatto anche al Settecolli e alla fine il risultato che conta di più, fosse anche una semifinale o una finale di staffetta, sarà il risultato olimpico.

E le note personali del giorno? Arriveranno.

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