Quando c’è innovazione nel mercato questa determina una riallocazione delle risorse.
I proprietari sono soddisfatti, chi usa Airbnb pure: maggiore possibilità di scelta, costi più bassi, reddito disponibile più alto. Tralasciamo l’impatto sulle città dato dal turismo mordi e fuggi e quello sugli hotel (che o innovano o hanno difficoltà, cazzi loro, ma potrebbero non essere influenzati, visto che i target sono diversi).
Chi cerca casa. La può cercare in proprietà o in affitto. Prima era più facile trovare casa in centro a Venezia o a Barcellona? In centro a Firenze molte case erano date agli studenti americani in affitto. Adesso c’è quest’altra possibilità. Gli affittacamere sono sempre esistiti. In centro molte case sono acquistate da colossi immobiliari o da cinesi, arabi, russi. La persona che inizia a lavorare difficilmente può avere accesso al centro. Dovrà partire dalla periferia. Poi facendo carriera può puntare al centro, se gli interessa. Questo vale anche per gli affitti. Se il problema è che il suo percorso di vita non lo porta a guadagnare molto mai sono scelte sue. Se il problema è che i salari reali in Italia sono fermi da trent’anni, il problema è diverso. Un emigrante italiano ingegnere a Londra era prima in affitto in periferia. Dopo cinque anni ha una casa di proprietà meno in periferia.
Chi cerca casa in centro comunque adesso ha ancora meno possibilità? Se i proprietari preferiscono airbnb hanno le loro ragioni. Puoi proporre prezzi più alti, puoi contrattare ecc., tu che cerchi casa. In fin dei conti l’affitto a lungo termine a uso abitativo in Italia (ma anche da altre parti) comporta rischi maggiori per il proprietario: il lungo termine in sé, i vincoli legali e fiscali, la difficoltà di sfrattare in caso di morosità (scarsa tutela dei diritti di proprietà e di credito). Tutte queste cose sono costi: ci sta che chi cerca casa debba pagare prezzi più alti di prima e debba spostarsi in periferia. Magari creerà un nuovo centro in periferia, se si forma una comunità. Esistono anche affitti a lungo termine in airbnb e con la contrattazione tutto è possibile. È solo aumentata la possibilità di scelta.
Airbnb ha reso più dinamico il mercato delle case. In Italia ci sono troppe case di proprietà tenute come abitazione e lasciate in eredità. Queste sono tutte case non a disposizione. Questo fatto riduce l’offerta di case e fa alzare i prezzi sia degli acquisti che degli affitti per eccesso di domanda (a parte che i prezzi delle case oggi sono in ribasso), ma ciò non è dovuto ad airbnb.
Esistono anche cose come gli equi canoni o simili. Per quanto possano esserci case popolari per ragioni di welfare, fissare i limiti agli affitti, come a ciascun prezzo, genera code e scarsità dei beni. A Stoccolma, per esempio, il mercato delle case è bloccato dall’affitto a prezzo bloccato per legge. Se la gente poi non trova casa in centro o in periferia è magari per la scarsità di offerta dovuta alla fissazione di tetti ai prezzi (price ceiling). Non per airbnb.
Alcuni proprietari possono trovare convenienza ad affittare una stanza attraverso airbnb. Se comunque prima non le affittavano a nessuno, airbnb non influisce rispetto a prima.
Insomma c’è innovazione e riallocazione delle risorse.. Nel mondo dei regolatori ci sono quelli che cercano di vietare gli affitti a lungo termine (Londra, per favorire gli immobiliaristi) e quelli che cercano di vietare gli affitti a breve termine (New York, perché si volevano favorire gli albergatori). È bene che sia il mercato a decidere come avviene la riallocazione delle risorse. Dieci regolatori non sono in grado di decidere meglio di milioni di persone come scambiarsi i beni e i servizi e a che prezzo.
Naturalmente ciò non toglie che tu possa boicottare airbnb o chiunque altro, perché per te l’impatto è negativo.
I proprietari sono soddisfatti. I clienti pure. I residenti evidentemente preferiscono spostarsi. Il centro non è vuoto se ci sono turisti. Che poi il turismo mordi e fuggi possa essere un problema è un altro discorso. I residenti se ne vanno perché i prezzi si alzano? Al centro di Venezia è probabile che i prezzi siano alti: perché è Venezia, quindi il valore del terreno, perché ci sono molti proprietari di casa che non la mettono sul mercato (se non per airbnb) perché la usano per abitazione e la danno poi ai figli ecc.
Vari link con considerazioni varie:
https://www.ilpost.it/2017/01/29/barcellona-troppi-turisti/
https://www.ilpost.it/massimomantellini/2016/10/22/il-viaggiatore-airbnb/
https://www.ilpost.it/flashes/pubblicita-svezia-su-airbnb/
http://www.veneziatoday.it/attualita/airbnb-venezia-alloggi-raddoppiati-3-anni.html
, The Welfare Effects of Peer Entry in the Accommodation Market: The Case of Airbnb,
http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2018/03/29/airbnb-effetti-citta-turistica/?refresh_ce=1
https://www.agi.it/economia/airbnb_affitti_vendite_case-2319191/news/2017-11-03/
https://www.hraadvisors.com/portfolio/economic-impacts-of-airbnb/
https://fee.org/articles/airbnb-may-not-be-good-for-hotels-but-its-great-for-everyone-else/