APPUNTI OLIMPICI. 10 AGOSTO.
JUDO
Da “Gli eroi dello sport.”
Popole Misenga è un judoka di 24 anni proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo. Costretto ad abbandonare il suo Paese natio per il trattamento a cui veniva sottoposto dagli allenatori della squadra nazionale di judo: “Il nostro allenatore era diventato pazzo, spendeva tutti i fondi federali con le prostitute e per bere alcool. Ai Mondiali del 2013 siamo stati per tre giorni senza mangiare, è impossibile essere performanti in una condizione simile”.
Da qualche anno vive in Brasile, dove, nonostante tantissimi stenti ha continuato ad allenarsi: “Ho paura di essere espulso, non saprei dove andare”. Ad un giornale belga aveva raccontato che era in ritardo di due mesi sul pagamento dell’affitto di casa e questo poteva costargli il soggiorno.
A Rio Misenga ha difeso i colori della squadra/ rifugiati. Li ha difesi con onore e, nella categoria 90kg, ha conquistato una vittoria storica.
BASKET. Anthony show: trentuno punti. Australia vicina all’impresa. Finisce 98-88. Dan Peterson parla benissimo degli Aussies sulla Gazzetta.
NUOTO. I Piegamenti di Peaty:
http://www.deejay.it/news/i-piegamenti-volanti-del-campione-di-nuoto-inglese/490852/?preview=true
PALLAMANO FEMMINILE. Bella partita tra Russia e Svezia. Vincono le russe. L’Angola ha quattro punti! Il Montenegro, finalista a Londra, è a zero. Mi sa che dovrò trovare un’altra squadra per cui tifare.
PALLAMANO FEMMINILE. Teresa, il portiere dell’Angola di pallamano: “voglio essere la portabandiera dei grassi.”
MARCO INNOCENTI. Argento dopo venti anni di partecipazioni olimpiche e successi nazionali ed europei. Lavora nell’armeria Innocenti di Montemurlo, l’armeria di famiglia. Vende fucili, abbigliamento, munizioni. Tutti i tiratori usano cartucce provenienti da fabbriche italiane, dice. Ha pianto prima della finale. Finalmente una medaglia! Poi il tempo era inclemente e bisognava tirare con la nebbia, ma non è tanto questo il punto: era probabilmente già appagato dall’argento. Ha telefonato a casa e piangevano tutti.
KATIE LEDECKY: “Stavo per vomitare alla fine, per la fatica nei 200. Sono contenta che sia finita. E’ stata una gara molto veloce. Abbiamo forzato tutte. Non potevo mollare: volevo questa medaglia.”
SCHERMA – MONTANO. E’ sempre un’emozione vederlo giocare. “Quanto è forte questo ragazzo! Urlava Sanzo da commentatore Sky a Londra.” Non gli è riuscita l’impresa contro il forte russo Kovalev. Hanno pesato anche due stoccate ribaltate. Il presidente federale russo non ha ostacolato la partecipazione dei russi nella scherma, dirà poi Aldo, pur riconoscendo i meriti dell’avversario. Occhiuzzi invece perde contestando pressoché ogni punto.
SCHERMA – ERRIGO. Errigo avanti 7-2, viene rimontata dalla Harvey. Vince la canadese, che sembra non crederci. “Ho vinto io?” La Errigo si siede a piangere. Ultima moda nella scherma azzurra: andare avanti e farsi rimontare.
Arianna Errigo: “Non ho saputo gestire la tensione. Non ho sbagliato ad allenarmi da sola, con l’aiuto del mio compagno. Tomassini è il più bravo maestro del mondo, ma preferisco perdere una medaglia che avere un maestro con cui è venuto meno il rispetto reciproco. Adesso la cosa a cui penso meno è Tokyo: l’età giusta era questa. Il maestro replica dicendo che Arianna gli aveva chiesto di non allenare più Elisa Di Francisca, una cosa che la Vezzali non si era mai permessa di chiedere. Dice che l’atleta lo ha accusato di non averle detto che avrebbe allenato anche Elisa di Francisca. Secondo lui Arianna ne era ossessionata.”
VELA Silvia Sicouri. “Quelli del dream team di basket hanno un braccio grande quanto me. Sono stata in palestra. In quelle milanesi molti fanno finta. Questi si allenano davvero.”
SCHERMA – DI FRANCISCA Dice: “Arianna meriterebbe la rivincita, ma io farò di tutto per rovinarle l’happy end. Malgrado gli allenatori italiani, le russe hanno sempre meno varietà e fantasia di noi. La Vezzali era uno stimolo ma anche un’oppressione. La Trillini mi ha insegnato tante cose, come fare le stoccate alle più piccole. Ha detto che mi avrebbe allenato coi tacchi perché le ho detto che era piccola. Con la Errigo ci siamo presi un po’ i nostri spazi per non rovinare l’amicizia. Resta il rispetto.” Poi in finale perderà, forse anche per aver tardato ad attaccare. “Sono una leonessa che non ha voluto sanguinare.” Anche lei è stata rimontata dalla Deriglazova da 3-0 a 3-7. Poi sul 12-7 per l’avversaria è riuscita a ripartire, ma al 12-11 il cronometro ha detto stop. Con Cerioni a non allenare le russe forse non sarebbe successo. Bellissimo è stato il gesto di sventolare la bandiera europea dopo la conquista della medaglia d’argento per l’unità e contro il terrorismo. “L’Europa esiste. Dobbiamo essere uniti e superare le barriere create da chi ci vuole chiusi in casa”.
PALLAVOLO – ITALIA FEMMINILE. Quella italiana non è una squadra senza qualità, ma non riesce a esprimerla, dice la Mangifesta. Ci sono dei dettagli tecnici da curare. La palla va messa sopra la testa della palleggiatrice. Si sta giocando alla pari, ma si perde a causa di altre imprecisioni. Certo: nell’altro girone ci sono Giappone e Corea. L’Italia nel preolimpico ha fatto bene. Qui non basta “fare bene.” Sconfitta senza storia anche con l’Olanda e il sogno olimpico è già svanito.
Infortuni. Illusione quarto posto mondiale. Mancato rinnovo. Né gruppo di esperti per il risultato, né giovani per fare esperienza. Girone di ferro. L’Olanda ha un quarto dei tesserati. Può essere un miracolo essere qui quando si sono vinti mondiali giovanili a iosa? E’ il primo movimento femminile italiano.
Del Core: noi abbiamo cambiato tante formazioni in due anni. Le altre giocano. insieme da quattro.
BONITTA: “Rifarei tutto.” Andato via lui, ci sarà un’idea? Ci sarà un progetto? O continuerà il caos con i cambi di allenatore e di formazione e di club Italia per quattro anni? Le giovanili femminili mietono successi. La nazionale maggiore è pur reduce da un quarto posto mondiale. Diverse giovani sono forti. In prospettiva, a Tokyo può venire fuori una bella squadra, ma la Federazione sarà in grado di fare le scelte giuste?
TUFFI Bel sesto posto di Chiarabini e Tocci nel sincro maschile da tre metri. Qualificazione alle world series garantite. Oscar Bertone lo ascolterei a vita. Con l’acqua verde sembra che si tuffino nella menta. O nel mojito. I cinesi vengono avvantaggiati. Fischi ai giudici da parte del pubblico. Si accende la luce mentre tocca ai messicani ma i giudici non gli fanno ripetere il tuffo. Vincono gli inglesi. Primo oro britannico nei tuffi nel sincro da tre. Cinesi di bronzo.
PS. Clonate Oscar Bertone. Ma anche Bizzotto quando fa la telecronaca dei tuffi. Ma anche quelli di Eurosport, anche se qua non ci sono.
ACQUA VERDE.
Acqua verde per un problema coi filtri. Interventi di dosaggio manuale hanno abbassato i livelli del cloro, sceso il ph. E’ come tuffarsi in un sapone. Nessun problema per la salute.
GUENDALINA SARTORI. Al titolo di QN “Il trio delle cicciottelle” ho prima riso e poi mi sono arrabbiata. Le scuse andavano fatte a noi. Forse c’è stata ingenuità. Non è giusto nemmeno il massacro che si è scatenato sui social. Ho aggiunto un chilo di massa grassa e perso cinque chili. Facciamo comunque vita e sacrifici da atleta.
ARCO Galiazzo, sconfitto, non è stato fatto vedere in diretta dalla Rai, che faceva vedere o repliche o lo stesso sport su due canali o l’immancabile e inutile equitazione.
RAI: gestione schizofrenica del palinsesto.
RUGBY A SETTE MASCHILE. Fiji batte nuova zelanda 12-7.
NUOTO
Gabriele Detti è arrivato lungo al tocco
Carini ha fatto il record italiano. Martinenghi ha fatto qualche record mondiale junior. Miressi ha fatto qualche record di categoria. Tutti in Italia. Avrebbero fatto gli stessi tempi a Rio? A giudicare dal resto della truppa, no.
CALCIO.Argentina fuori. 1-1 con l’Honduras.
SCHWAZER. Otto anni di squalifica. Beccato due volte. Il TAS non aveva forse altra scelta. La giustizia penale farà il suo corso. La lotta a Donati e al vero antidoping è il vero scandalo. Nicola Maggio, il giudice di marcia delle telefonate, non dovrebbe essere squalificato? E il medico Giuseppe Fischetto?
PALLANUOTO Italia – Montenegro 6-5. Partita tranquilla
CANOA. Molmenti fece furore a Londra e veniva spesso chiamato da quelli di Caterpillar. (Ricordo improvviso: Marco Lingua ad Atene! O era Pechino?) Qui De Gennaro ha fatto il suo.
BEACH VOLLEY. Italia – Brasile. Gran punto di Carambula che vediamo solo col replay perché la regia inquadrava il pubblico
CITY OF GOD. Film da vedere e libro da leggere.
TORBIN GRAEL. Crea una scuola di vela per adolescenti per farli stare fuori dal narcotraffico. La sua storia su “Repubblica.”
HASHTAG. Vincono solo le donne brasiliane? Un ragazzo crea un hashtag che fa furore: sayneymarentramarta.
BOXE. Sono spariti i caschetti. Polemica stucchevole tra Russo, che accusa di essere stato vittima di un verdetto scandaloso contro un russo, e Oliva, oggi commentatore tecnico RAI. “Sei un perdente nella vita”, dice Patrizio. E’ furioso per il verdetto anche Francesco Damiani, l’allenatore di Clemente.
CHIARA MASINI LUCCETTI. “I problemi che avevo sono stati sottovalutati.” Da chi, di grazia?
PALLANUOTO. Il Brasile ha battuto la Serbia!
BOLT. In conferenza stampa si esibisce nel samba
FEDERICA PELLEGRINI. “Darmi al dorso, ai cento stile, alle staffette. Gli allenamenti sono pesanti. Non so se avrò voglia, ma l’acqua è la mia vita. Phelps è tornato e ha 31 anni, ma è stato fermo due. Non voglio uscire piangendo. Non voglio riprovare una delusione così forte.”
EMANUELA AUDISIO SU PHELPS.
E’ una processione degli altri atleti verso di lui. “Ti conosco da cinque anni. Dammi il cinque. Tieni una pacca sulla spalla.” La sua resurrezione è aver trovato un posto nel mondo, che a volte è più ostico del podio. “A Sidney volevo esserci, ad Atene volevo vincere, a Pechino fare quello che nessuno ancora aveva fatto, a Londra entrare nella storia, a Rio fare in modo che il mio paese e la mia famiglia fossero fieri di me.”
NUOTO
Matteo Giunta: ” E’ stata la seconda prestazione di Federica dell’anno, ai 150 era senza energie, non è stato un calo fisico, deve essere stata una questione di sensazioni, nessun rimpianto quando si è lavorato al massimo e si arriva quarti, potevamo ripetere il tempo del settecolli ma non è venuto.
Si può programmare a un margine di 7 decimi, anzi 25 cent rispetto al bronzo? Al Settecolli era reduce dall’altura e non c’era l’aspettativa. Voleva la rivincita sulle scelte di Londra, ma il lavoro e la preparazione sono stati perfetti, come il suo impegno.”