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Lo stupore delle prese elettriche

Appunti olimpici. Rio 2016. 7 agosto (1)

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APPUNTI OLIMPICI. 7 AGOSTO. PRIMA PARTE.

COMMENTATORI DELLA GAZZETTA. Incommentabili. Intendo le persone che scrivono i commenti sotto gli articoli della Gazzetta dello Sport sul sito. Non voglio immaginare il livello dei commenti su FB o, peggio ancora, su twitter.

HOSSZU. Fino a prova contraria i suoi successi sono frutto dell’allenamento di nove ore al giorno. Nuota ovunque e comunque, compreso a Capodanno e per le feste comandate. Querela gli americani quando dicono che è dopata. “Ho portato il nuoto in un’altra dimensione,” ha detto.
TERESA ALMEIDA. Novantotto chili di peso per impedire al pallone di pallamano di entrare e permettere all’Angola di battere la Romania. “Mi devo mettere a dieta, perché ho da sposarmi.”

IL PRIMO ORO DEL VIETNAM. Secondo alcuni il paese più bello del mondo. Secondo altri una guerra. Secondo altri ancora una manifestazione per strada negli anni Sessanta. Comunque lo ha vinto Vinh nel tiro a segno.

IL PRIMO ORO DEL KOSOVO . Lo ha strappato a Odette Giuffrida. Quindi 4?

SERBIA – KOSOVO E ISRAELE – LIBANO. Non è questione di tregua olimpica, ma di sportività. TItola la Gazzetta: “La Serbia ordina ai suoi atleti di non salire sul podio insieme ai kosovari.” Intanto libanesi non volevano far salire gli israeliani sul loro pullman e gli israeliani sostengono che a quel punto a cambiare il mezzo avrebbero dovuto essere gli altri. Idioti un po’ tutti, secondo me.

TUFFI – CAGNOTTO – DALLAPE’. Vinci un argento mondiale. Arrivi all’Olimpiade di Londra. Perdi la medaglia di bronzo per un’inezia. Vuoi smettere. Ricominci. Piano piano. Tuffo dopo tuffo. Gara dopo gara. Di nuovo i Mondiali. Di nuovo gli Europei. Di nuovo la World Cup. Di nuovo doversi qualificare. La prima va male. A febbraio va bene. Di nuovo gli allenamenti. Intanto ti fidanzi (ambedue) e pensi a sposarti (Francesca, in una caletta isolata all’Elba, se ho capito bene). Dentro di te la speranza della rivincita. Di nuovo le vittorie, le medaglie. Di nuovo la consapevolezza che basta un nulla per compromettere di nuovo la gara. Eccoci. Domenica 7 agosto 2016. Ore 21 ora italiana. Non sbagli nessun tuffo. Le canadesi invece sì. Finiranno quarte, abbracciate all’acqua a piangere. Le australiane invece sì. Finiranno terze ed esploderanno di felicità. Le cinesi ovviamente no e vincono l’oro. Ebbene sì. E’ argento. E’ rivincita. E’ coronamento. E’ trionfo. E’ il suggello. E’ quello che non avresti mai potuto immaginare anni fa. E’ la vittoria di un’amicizia di una tra le coppie più forti dello sport italiano. Dopo le cinesi, ci sono loro. Subito dopo la certezza della medaglia, Francesca è rimasta quasi di stucco, poi è scoppiata a piangere abbracciata a Tania, che era già esplosa in un profluvio di risate e lacrime. Poi sono arrivati i compagni di nazionale, gli allenatori, tutti quanti a congratularsi e ad abbracciare le due campionesse.
“Avevo un magone dentro…Adesso mi sento più leggera,” ha detto Tania. Fantastiche: ancora una volta Tania e Francesca sono andate a medaglia, ma stavolta è la più bella di tutte, quella olimpica.
Il giorno prima Tania aveva detto: (http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/2016/06-08-2016/rio-2016-tuffi-quinta-olimpiade-cagnotto-ha-sapore-rivincita-160629249590.shtml) “Questi sono i miei ultimi tuffi, ho vinto più di papà, vivo con più divertimento e consapevolezza, non ho mai avuto questa forma, ormai i tuffi sono più potenza che leggerezza, forse faccio un altro anno ma senza viaggiare tutto questo tempo.”

JUDO – GIUFFRIDA – BASILE. Dai, buttala giù! Guarda quella come è abbarbicata sopra all’avversaria! Avanti! Ha ribaltato il tedesco! Ottavi – quarti – semifinali – finale. Basile: un ippon dopo l’altro. (Faccio finta di sapere usare i nomi corretti.) Giuffrida: si arrende solo alla favorita kosovara. Dai che almeno così il Kosovo può vincere la sua prima medaglia olimpica. Alla frase “potrei iniziare a fare questo sport” si aggiunge il Judo, mentre è un po’ in ribasso la canoa. Stabili canottaggio e scherma. Andare a vedere è più facile? Se non fanno le gare in Ascmndnastan! E’ stata una domenica portata avanti a Ippon e Yuko. Dice Wikipedia che “Ippon” vuol dire “uno solo.” Io pensavo volesse dire “Lo ha ribaltato come un calzino.”

SCHERMA – FIORETTISTI . Daniele Garozzo è definito pigro e distratto dalla madre. Qui: http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/2016/08-08-2016/olimpiadi-scherma-il-nostro-daniele-distratto-pigro-sempre-ansia-160645978105.shtml. Adesso è anche vincente. Prima Olimpiade e primo oro. L’Italia non vinceva nel fioretto individuale maschile da venti anni. Giorgio Avola invece è stato fatto nero (la battuta sul nero d’Avola l’hanno fatta tutti!) dall’americano poi sconfitto da Garozzo. Il problema è aveva l’assalto in pugno. Cassarà? Niente. A un certo punto l’ho perso di vista. Forse perché ha perso?

SCHERMA – FIAMINGO. http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/2016/07-08-2016/olimpiadi-rio-2016-fiamingo-l-argento-dovevo-rimanere-fredda-spada-160631937516.shtml
Faccio danza del ventre, mi piacciono i gioielli, affacciarmi sul mare, fare decoupage. Devo dormire otto ore. Annoto tutto sulle rivali, do il massimo quando c’è una medaglia in palio, sono di nuovo fidanzata con Luca Dotto, ho studiato musica, faccio la danza del ventre.
“Volevo piangere, mi sono contenuta, ho iniziato a pensare, dovevo aspettare, non partire sempre all’attacco, volevo finirla, l’altra ha vinto di testa, ho smesso di seguire gli sms di renzi perché mettono ansia, vincerò a Tokyo.”

PAULA PARETO. Ha vinto il primo oro argentino di tutti i tempi. Nel judo.

HAGINO. Ha interrotto il ventennale dominio americano nei 400 misti.

BEACH VOLLEY. Metà gara avanti per Lupo e Nicolai, poi sconfitti dai messicani. Vento insidioso. Menegatti e Giombini partite bene con le battute della prima e i muri della seconda. Primo set vinto contro le canadesi. Secondo set bene solo fino a metà e poi deragliamento totale nel terzo.

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