APPUNTI OLIMPICI. 7 AGOSTO. SECONDA PARTE.
PALLAVOLO. Se la corsa per qualificarsi andava fatta sulla Serbia, l’Italvolley femminile si è messa nei guai. Primo set in cui ha sprecato molto e soprattutto qualche set point. Poi niente storia e cambi in ritardo. 3-0 secco. “L’Italia ci mette il cuore, ha ottime prospettive, fa tante cose belle, ma ancora tecnicamente mancano dettagli determinanti e quindi commette molti errori.” (Parola di Consuelo Mangifesta.)
Molto bene l’Italia maschile. 3-0 ai francesi campioni d’Europa e con cui avevano perso in World League. Avversari annichiliti. Italia ottima in ricezione.
CICLISMO DONNE – BORGHINI
Van Vleuten frattura spinale. La sua bici ha preso il marciapiede, si è ribaltata e lei ha picchiato la testa. E’ rimasta immobile a terra, ha fatto temere il peggio. Poi all’ospedale è stata ripresa mentre parlava al telefono.
La Abbott è passata in testa. Le tre dietro l’hanno presa ai 400 metri e l’hanno lasciata di stucco. Tra queste la Longo Borghini, che non è una sprinter e che si è piazzata di bronzo.
L’allenatore e le compagne di squadra hanno rimarcato la bravura e l’intelligenza di Elisa nell’insistere per andare a riprendere l’americana. Il gran lavoro di squadra e i sacrifici sono stati ripagati con la medaglia.
TENNIS. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/08/04/la-gloria-non-basta-il-tennis-dei-giochi-tradito-dalle-star44.html?ref=search
Escono al primo turno le Williams, battute dalle ceche Strykova – Safarova 6-3 6-4. Vincono le italiane 6-2 6-2 contro Kerber Petkovic.
Del potro batte Djokovic in due tie break 7-4 7-2. Djokovic in lacrime. Del Potro con gioia irrefrenabile. Match da rivedere: alto tasso tecnico e tensione emotiva.
DEL LUNGO. “Sembrava boxe, ma noi facciamo pallanuoto, mica danza. Il segreto per vincere è giocare, menare, segnare.”
ETEBO. Calciatore nigeriano che è stato per un po’ all’Udinese. La squadra ha problemi con l’aereo. Scende in tempo per la partita. Lui non sente la stanchezza e segna quattro gol. http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/2016/07-08-2016/olimpiadi-calcio-nigeria-bomber-inaspettato-etebo-4-gol-160637713435.shtml
IKEE. Piccola e leggera, ma il suo delfino sembra librarla in aria. Un miracolo di tecnica e acquaticità. (Dal forum di Corsia4.it)
ARCO FEMMINILE. Da essere a un passo dalla finale a finire quarte. In semifinale Guendalina Sartori fa un tiro da tre punti e purtroppo non gioca a basket. “Mi assumo tutte le responsabilità del mio errore.” Peccato.
TIRO A VOLO – JESSICA ROSSI. Eliminata in semifinale, dove sbaglia gli ultimi cinque tiri. Non tutti i giorni è Londra. “Ora c’è delusione e rammarico, è normale. Ma sono arrivata tra le prime sei e me la stavo giocando. Sono arrivata pronta all’Olimpiade, ero serena, ce l’ho messa tutta – le prime parole di commento di Jessica Rossi sulla sua gara – A caldo non so dire cosa sia successo tra qualificazione e semifinale, ho iniziato subito con un errore e questo non mi ha fatto bene”. L’allenatore l’ha scelta al posto di Silvana Stanco, amica di Jessica e qualificata, perché non puoi lasciare a casa chi ha vinto quanto lei. “Ci riproverò a Tokyo,” promette Jessica.
SOLLEVAMENTO PESI Scarantin: “la fatica è il mio doping, mi alleno tre volte al giorno e faccio ripetute in pista di trenta metri per l’esplosività.” (Anche i rugbisti fanno così)
CANOTTAGGIO. Gareggiano in un lago di fogna, troppo grande, che è quasi un mare, esposto al vento. E’ una gara di sopravvivenza. Così hanno detto in diversi.
RUGBY A SETTE. Una neozelandese: “L’ha vista la finale di Champions nel rugby normale? Ottanta minuti di noia mortale. Non si è vista una meta. Solo punizioni e drop. Qua colpi proibiti, velocità di esecuzione, venti minuti di gioco, mischie a tre, placcaggi da brividi, praterie aperte in campo con otto giocatori in meno per chi sa approfittarne.”
DE LIMA. “Non pensavo, ero lì per rappresentare i brasiliani, è stato come vincere l’oro, ad Atene in realtà qualsiasi medaglia mi andava bene, ero contentissimo quando ho visto il bronzo, ora faccio un lavoro per i bambini, non posso dire che avrei vinto la maratona ma avrei potuto lottare, gli italiani sono forti in maratona, pensavo di accelerare negli ultimi tre chilometri, non protesterò mai, devo ringraziare Dio, adesso faccio anche da testimonial per lo sviluppo dell’atletica, quando ho rivisto Baldini ci siamo stretti la mano.”
FLAVIA TARTAGLINI, VELA, le condizioni che possono cambiare mi favoriscono perché sono completa. A forza di sognare la partecipazione all’Olimpiade, adesso ci sono. (Prima c’era la Sensini.)
Si è parlato tanto di acqua inquinata in questa baia, sono anni che se ne parla, ma come veramente?
“Onestamente sporca. Ma al di là del pericolo di prendersi un virus, cosa sempre possibile, c’è un pericolo che possiamo definire più tecnico. Con tanta immondizia in acqua il rischio è che qualcosa si fermi sotto la pinna, che ti fermi. Ti rallenti e questa sarebbe una penalizzazione molto grave. Bisogna anche avere la fortuna di non prendere nulla. L’altro giorno mi sono tagliata in un dito e scherzando con gli altri ragazzi della squadra ho detto speriamo che quest’acqua che è decisamente più sporca di quella del Tevere (Flavia è orgogliosamente romana, dice di vivere nella più bella città del mondo, ndr) mi trasformi in Jeeg Robot (ha visto da poco il film, una sua passione andare al cinema, ndr)”. Per coronare il suo secondo sogno. Il primo lo ha già raggiunto…