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Lo stupore delle prese elettriche

Appunti olimpici. Rio 2016. 6 agosto (1)

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APPUNTI OLIMPICI. 6 AGOSTO. PRIMA PARTE
STEFANO BARTEZZAGHI. 4. Scrive un articolo su Repubblica sulle origini dei Giochi Olimpici e perché si chiamino giochi e se abbia senso chiamarli ancora oggi così. L’articolo è interessante. Si vede che ha fatto delle ricerche storiche e dà delle informazioni interessanti. Poi ciancia di dottrine liberiste e ultraliberiste prevalenti e senza regole. Non è necessario parlare di ciò che non si conoscono e fondarsi sui pregiudizi.

CAFFE’. 9. Ho l’app di Repubblica per leggere gli articoli sulle Olimpiadi e mi scarico ogni mattina il giornale. Un articolo sulla storia del caffè è molto interesante. Suggerimenti di libri: “La tazzina del diavolo” e “Storia dei generi voluttuari.” Ho ovviamente acquistato anche l’app della Gazzetta. E’ dal 1984 che la Gazzetta è un must durante le Olimpiadi. Dal 1992 lo è anche Repubblica.

ANDREA BALDINI. 8. “Prima di quella stoccata nella finale olimpica mi è passata tutta la vita davanti.”

BRAGAGNA 4. Era proprio necessario ribadire più volte che Vanderlei De Lima, il tedoforo scelto per l’accensione del braciere olimpico non avrebbe vinto la maratona ad Atene anche se non fosse stato fermato da uno spettatore? Lo avrebbe detto anche se nella sua situazione si fosse trovato Baldini? Probabilmente sarebbe finita davvero così, ma è legittimo credere il contrario e comunque non c’entra niente con l’accensione del braciere. La scelta è stata una specie di risarcimento, se vogliamo. Che male c’è?

SCHERMA – FIAMINGO. 9. Intanto la amavo già a Londra. Finì fuori subito. Fu chiamata da quelli di Caterpillar AM olimpico. Si rivelò simpatica. Ha poi vinto i mondiali per due anni di seguito. Voleva vincere l’oro. Era tra le favorite. Temeva le russe. Le russe sono state fatte fuori al primo turno.
“Dai che la strada è spianata!”
“Ma la Kong, la prossima avversaria della Fiamingo, ha vinto contro una russa.”
“Cavoli. Sta perdendo. Ehi! Rimonta! Vince. Avanti!”
Quarti di finale. Semifinali. Ancora due vittorie di rimonta. E che vittoria, in semifinale! Quanti punti era dietro a quaranta secondi dalla fine? Mai darsi per vinta! Luca Dotto manda un tweet in cui scrive: “Brividi. Sto quasi per piangere.”
Finale.
“Dai. Ha sempre sconfitto l’avversaria. E’ avanti a metà gara. Dai, su, è andata. Vincerà in scioltezza.”
Invece no! Dal punto di vista dell’ungherese che l’ha battuta, questo è il bello dell’Olimpiade. Rossella sembra un po’ delusa e un po’ gasata. Una che ha vinto un argento, insomma. Si taglierà i capelli come se avesse vinto l’oro, ha detto.

CICLISMO: ITALIA 8, PANORAMI 10.
“Ma guarda bella la spiaggia di Pontal! Quel mare è azzurrissimo! Quella sabbia è bianchissima. Queste foreste sono così selvagge! Guarda che panorami! Deve essere spettacolare andare in bici per queste strade!”
“Ci sono italiani sempre nel gruppo di testa. La tattica è stata magistrale. Adesso Nibali è al comando, ma insieme a troppa gente. Deve cercare di staccarsi. Cade quello là! Nooo! Anche NIbali cade! E’ finita per lui. Aru? E’ tardi. E’ staccato. Vince il belga.”

PALLANUOTO. ITALIA 9.
Da 6-8 a 9-8 nell’ultimo quarto. Aicardi ci ha rimesso il naso. Tra espulsi e infortunati l’Italia aveva i giocatori in vasca contati. Ha stretto i denti? Ci ha messo il cuore? Sì, ma soprattutto ha fatto tre gol, peraltro molto belli, soprattutto il settimo tutto di prima, e il portiere Del Lungo ha fatto almeno tre interventi strepitosi. Risuonano gli aggettivi “epico” ed “eroico.” Eppure era solo il primo turno. Anzi. Secondo Campagna questa era già la finale, quindi il torneo può essere dichiarato ufficialmente chiuso.

TENNIS. ITALIA 6. Sui giochi snobbati dai tennisti cercate un bell’articolo di Gianni Clerici su Repubblica. Il voto è per il passaggio del turno da parte della Errani e per la sconfitta della Vinci. Gli altri non so come sono andati e questo non è un inutile post di riepilogo dei risultati, ma di quel che ho letto, ascoltato o visto.

BOLT 7. “Non sono andato alla cerimonia perché ho avuto un attacco di pigrizia.” Chi si fa i fatti suoi vince sempre.

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