there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Assoluti di Riccione 2019. Giorno 1,5

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1. “Stamani provo a fare delle foto artistiche e tanti primi piani”, disse quello che dopo avere acceso la fotocamera si accorse di aver lasciato la batteria in albergo.

2. “Ho il cellulare scarico. Lo metto nel caricabatterie portatile da 20 ampère”, disse quello che dopo avere svuotato lo zaino si accorse di aver lasciato il cavo in albergo.

3. “Deve essere passata la fata turchina”, disse quello rientrato in camera dopo averla trovata completamente diversa da come l’aveva lasciata. La poltrona sistemata in un angolo, gli oggetti sistemati sulla scrivania, la porta che non era riuscito ad aprire bene completamente aperta (quella che dà sul terrazzo), perfino il pigiama ripiegato. L’occupazione degli spazi era diventata una rappresentazione del manuale del perfetto arredatore, dopo che lui l’aveva lasciata come un’espressione della teoria del caos.

4. Continua il tentativo dei proprietari di farmi parlare, a suon di cortesia. Sono arrivato ad ammettere a voce alta che i dolci della colazione erano deliziosi, dopo che Paolo mi ha chiamato per nome e mi ha offerto un caffè e un cappuccino dal banco anziché farmeli prendere dalla macchinetta. Quando, mezzora fa, mi ha detto che anche lui ha la passione per la corsa (che io avevo, non è che ancora si possa dire che mi è tornata del tutto), mi sono rifugiato in un “ah”, però: non esageriamo con le espressioni.

5. A proposito di corsa. Intanto ho portato una quantità industriale di vestiti per correre, adatti a tutte le temperature. Oggi era giusto andare con l’abbigliamento estivo, dati i diciotto – venti gradi. Ho fatto otto chilometri a 5’50 e va bene. Correre sul lungomare è bellissimo e si sa. Anche Paolo lo sa. “Bello, eh, correre sul lungomare?”. Il mio “eh” fatto a gesti, voleva dire sì.

6. Genitore a figlia atleta:”Brava, eh!”. Atleta, che cammina lungo il piano vasca dopo aver finito la gara:”Sì ma adesso sto morendo”.

7. 400 misti donne. “Vai Ludoooo! Grande Ludooo!” Sento urlare dietro di me. Chi è Ludo? Trattasi di Ludovica Patetta, che ha finito la finale in 4’51”60, all’ottavo posto, quindici secondi dietro a Ilaria Cusinato. Gli occhi di tutti erano concentrati sulla gara di Ilaria, ma lui aveva giustamente occhi solo per la figlia. Che poi comunque ha fatto davvero una grande prestazione perché il suo tempo è il primo tra gli juniores, cioè tra i nati tra il 2002 e il 2005. Vedi che a seguire i genitori si scoprono nuove promesse?

8. Un ragazzino accanto a me ha urlato, ieri, prima forza Marco, poi forza Luca, poi forza qualcun altro. Per tutte le vasche. In gare di almeno duecento metri. Con un tono di voce orribile. Avrei voluto essere Gesù per poter fare il miracolo di farlo diventare muto. (Si scherza, eh).

9 Ho scoperto grazie a Eurosport che Lindsey Vonn è tifosa della Fiorentina. Sì, lo so: col nuoto non c’entra una mazza.

10. È facile farsi fare gli autografi da (o i selfie con) l’onnipresente Rosolino. Il mio obiettivo è un selfie con Mecarozzi. Nemmeno Sacchi o la Caporale. Proprio Mecarozzi.

11. Allora stamani durante le batterie Martinenghi è apparso già impressionante ma soprattutto Silvia Scalia ha realizzato il record italiano dei 50 dorso col tempo di 27”91. Duecento metri stile libero donne: che si riesce a schiodarsi dai due minuti, Pellegrini e Quadarella a parte? Detto ciò torniamo a ieri.

12. Avevo scritto una cosa ieri sera. Pensavo di modificarla oggi, abbreviandola e rendendola più brillante e meno cronachistica, ma dato che devo anche mangiare nella vita direi di lasciarla così e sticazzi. Comunque la giornata di ieri ha aumentato già parecchio il desiderio di andare a vedere dal vivo il mondiale in Corea. È che devo valutare il costo opportunità.

13. Assoluti di nuoto 2019. Giorno uno.

Si esalti chi può.

Detti fa il record italiano nei 400sl e si lamenta per la virata sbagliata. Bentornato.

Il 2000 De Tullio realizza un fantastico 3’46 che lo porta al mondiale. Giovani che scalpitano. Bene anche gli altri quattrocentisti, comunque.

Burdisso passa come una scheggia in 53”68 e fa 1’54”6 strapazzando il record italiano dei 200 farfalla. Il suo futuro è rappresentato da praterie piene di successi (poi un giorno mi metterò a capire se questa frase ha un senso e quali droghe ci fossero nella pizza che ho mangiato). Ottimo anche qui il livello medio: tutti i nuotatori sono scesi sotto i 2’ e in tre sotto l’1’58”, tanto da rendere questa finale il miglior 200 farfalla mai nuotato in Italia.

Duello all’ultima bracciata nei 100 rana femminili tra Arianna Castiglioni (1’6”9 in batteria, 1’7”11 in finale) e Martina Carraro (1’7”04 in finale). Erano appaiate al passaggio ai 50 metri della finale. Poi fino a metà vasca e forse più era in vantaggio la Castiglioni, che non ha retto all’ultima parte nuotata con la solita eleganza da parte della Carraro. All’uscita questa era ovviamente raggiante e la Castiglioni era piuttosto immusonita, per non dire incazzata come una biscia. Ah. Arianna e Martina hanno comunque conquistato la partecipazione al mondiale (che una volta lo scrivo con la maiuscola e una volta con l’iniziale minuscola per non scontentare nessuno). Benedetta Pilato conquista intanto l’ennesimo record ragazzi e esordisce nei 100 rana assoluti in vasca da 50 metri con un quinto posto.

Andrea Vergani potrebbe vincere un oro olimpico nei 50 metri di pura nuotata come ha fatto Ervin? Boh. Lo ha scritto qualcuno sul forum di Corsia 4. Metti che possa essere. Intanto oggi ha fatto saltare il banco. Primo tempo al mondo per lui, al momento. Stessa cosa per Detti nei 400sl.

Simona Quadarella, per qualificarsi, doveva nuotare anche solo nove secondi oltre il suo personale, negli 800 sl. Cosa che ha fatto.

Dopo tre frazioni nei 400 misti femminili sembrava che Ilaria Cusinato potesse realizzare tranquillamente il record italiano. Invece le sono venute meno le gambe a stile libero e non ha neppure ottenuto il tempo limite per il mondiale, al quale comunque dovrebbe partecipare. È uscita dalla vasca in lacrime, ma direi che non ci sia da preoccuparsi più di tanto né per lei né per Simona. Sanno come fare e cosa fare e lo fanno, insieme agli allenatori. Sono motivate, determinate e forti. All’appuntamento clou saranno in forma clou.

Nella staffetta mista bene Ferraioli, Di Liddo, Pellegrini e soprattutto una fantastica Margherita Panziera: 53”86 lanciato. Sembra proprio in formissima.

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