Dossier sul caso del fallimento e del salvataggio di quattro banche minori, tra cui Banca Etruria.
La migliore sintesi di cosa è successo:
https://phastidio.net/2015/11/23/nel-paese-finito-le-alternative/
Nota: “ Ma non c’erano davvero alternative?
Ah certo: c’era come alternativa che il bail-in si spingesse sino ai depositi oltre i 100.000 euro e magari anche a quelli sotto quella cifra.”
Di seguito alcuni link in merito a delle cose che si sapevano e si continuano a sapere: il perverso sistema bancario italiano.
http://www.linkiesta.it/it/article/2015/04/18/altro-che-lavoro-e-legge-elettorale-e-ora-di-riformare-le-banche/25539/
Prendete nota di queste frasi:
“Le banche vanno in difficoltà, ma continuano comunque a prestare i soldi a imprese cui non dovrebbero prestarli. Continuano ad allocare il denaro che hanno in imprese inefficienti, e li tolgono a imprese che potrebbero meritarlo. In questo modo allocano male il capitale che hanno a disposizione, distorcono la concorrenza e peggiorano la produttività e la competitività del paese.
la connivenza tra il bancario, il politico e l’imprenditore è molto forte.
Se sono un impresa piccola, efficiente e aperta ai mercati dovrei prediligere la grande banca. Il manager alloca meglio il capitale dell’amico dell’amico. Noi siamo intrappolati in un equilibrio di piccole e micro imprese in cui il credito spesso si chiede bussando alla porta, non presentando un business plan.
Le nostre imprese sono esposte in modo pazzesco col credito bancario. Dovremmo sviluppare nuovi mercati di capitale per le imprese, diversi dal credito bancario.”
Altre frasi riguardano pezzi di storia economica italiana:
“La crescita dell’Italia rallenta a partire dalla seconda metà degli anni ’90. È strano, no? È il periodo di avvicinamento all’euro, l’inizio della globalizzazione. Soprattutto, di capitali che affluiscono dall’estero, attratti dai bassi tassi d’interesse. Decidere dove dovrebbero essere investiti quei soldi è un compito che tocca alle banche. E le banche finanziano settori poco produttivi, beni non commerciabili”
Altri articoli da leggere:
http://noisefromamerika.org/articolo/fondazioni-bancarie-sistema-bancario-riassunto-convegno
(Nota: “gli azionisti delle banche non dovrebbero essere sussidiati. Non solo per una questione etica, che pure esiste, ma per una fondamentale questione economica. Deve essere chiaro agli azionisti presenti e futuri che il rischio azionario è reale, che non può essere addossato ai contribuenti.”)
http://noisefromamerika.org/articolo/letica-dellindebitamento
http://phastidio.net/2014/06/27/ancora-su-banche-italiane-e-ristrutturazione-del-debito-pubblico/
Banca Etruria: un anno fa già si sapeva come sarebbe potuta andare a finire. La situazione disastrosa era evidente dai grafici presentati nell’articolo seguente. Ricordiamo che di fronte all’opa della Banca Popolare di Vicenza, il mitologico “territorio” si oppose strenuamente.
http://www.linkerblog.biz/2014/11/20/un-re-mida-per-la-banca-di-arezzo/
Il testo del provvedimento di “salvataggio” e altri testi utili, direttamente dalle fonti.
http://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/documenti/info-banche-it.pdf
http://www.bancaditalia.it/media/notizia/informazioni-sulla-soluzione-delle-crisi-di-quattro-banche-in-amministrazione-straordinaria
http://www.dirittobancario.it/news/crisi-bancarie/l-attuazione-della-brrd-italia
Cosa significa e chi paga:
http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2015/11/26/ora-che-le-4-banche-sono-salve-vi-spieghiamo-che-significa-e-chi-paga-veramente/?utm_source=hootsuite&refresh_ce=1
“ Probabilmente questa operazione vuol lanciare due messaggi: una banca può – veramente – fallire ed è l’ultima volta che obbligazionisti senior e depositi privati (sopra i 100.000 euro) ne escono illesi. Quel che sopporta il contribuente, e il possibile assorbimento delle Good Bank nelle tre principali banche italiane, può essere il prezzo di quest’ultima concessione prima di un bail-in in versione full.”
A proposito anche del rischio che alla fine paghino i contribuenti, ecco Silvia Merler:
http://www.lavoce.info/archives/38540/bail-in-allitaliana/
C’era una volta una gestione disinvolta.
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-11-21/quattro-piccole-banche-locali-filo-rosso-la-gestione-disinvolta-credito-190654.shtml?uuid=ACMQy0eB&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
Nota per Banca Marche: “Quel filo rosso è per tutte una gestione quanto meno allegra e disinvolta del credito. Prestiti a piene mani spesso decisi dai vecchi manager in assoluta solitudine e dati a clienti non meritevoli o peggio ad amici degli amici.”
Banca Etruria ha fatto incetta e trading di titoli di Stato per pararsi il culo dopo il 2011, quando la situazione si è deteriorata.
Qualcuno, comunque, come la Consob, non è il caso che indaghi seriamente sulla qualità del capitale azionario delle banche quotate? Quanto capitale è stato oggetto di azioni di pura criminalità finanziaria? Quante volte è stato chiesto di sottoscrivere obbligazioni per essere assunti? Quante volte la concessione di un prestito è stata subordinata all’acquisto di azioni? Queste domande e altre sono poste nell’articolo seguente: quanto è marcio, alla fine, il capitale delle banche italiane?
http://www.glistatigenerali.com/banche/banche-fallite-consob/
“Qui la questione è se azionisti e creditori della banca in crisi debbano essere salvati dal contribuente perché raggirati e inconsapevoli dei rischi. ”
Chi paga non è contento, ma avrebbe potuto pensarci prima. Alcune affermazioni contenute negli articoli seguenti sono ridicole, ma tant’è.
http://www.casentino2000.it/?p=9659
http://www.casentinopiu.it/it/news/territorio/176-io-casentinese-truffato-da-banca-etruria
http://www.casentino2000.it/?p=9689