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Lo stupore delle prese elettriche

Il discorso di Powell e le banche centrali che non sanno più che pesci prendere

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Sbobinatura
Dice. Abbiamo deciso di fare tassi bassi. L’inflazione può essere sopra il due per cento. Tanto conta l’occupazione. I tassi bassi li terremo.
Boldrin dice: ok, teniamoli bassi perché tanto i mercati si sono fidati. L’argomento di una volta era che se no come si abbassavano in caso di recessione. Non serve perché si possono fare altre cose con le banche.
Seminerio. Colpiscono due capisaldi.
Si compensano eventuali periodi in cui l’inflazione è inferiore al target del due per cento. La fed usa come grandezza la personal consumption expenditure, cioè l’indice dei consumi personali core, al netto di alimentari ed energia e ci sono anche elementi di prezzi e tariffe amministrati erogati dallo stato fuori contesto di mercato. Come medicare e contribuzioni per il medicare ecc. I pesi quindi sono diversi. Non si parla di indice dei prezzi al consumo americano, che è stato sopra il due percento. L’indice pce è comunque tra l’1,5 e l’1,7 per cento. La motivazione è speciosa. In Europa invece l’indice è a 0,3.
Non viene divulgato l’arco temporale lungo il quale si fa la media. Questo rende una scatola nera e la fed può decidere tutto e il contrario di tutto. Ok. Non lo dicono perché se no i fed watcher farebbero il conto della media mobile e vedrebbero che se la media è uno chissà che botta ai tassi e tutti corrono ad anticipare il giochino. Non funziona così. Se no diventa il giochino alla monetarista: facciamo crescere la base monetaria di x per cento e così anche l’offerta di moneta cresce di x per cento. Poi i mercati ci hanno percosso. È anche vero che a quei tempi l’offerta di moneta, la catena di trasimssione. funzionava in modi diversi. Trent’anni fa la probabilità che le cose funzionassero così ci stava anche perché con le riserve non sapevano che fare.
Le banche centrali oggi non sanno più come spingere la catena di trasmissione perché oggi è tutto più articolato e sofisticato.
Quindi la fed ha creato una scatola nera in cui può decidere tutto. Ci può stare il potere un po’ non trasparente della fed. Ma se è impegnata a non dover dire cosa intende fare il congresso può chiedere perché si sono alzati o abbassati i tassi. Se non vuole dire prima rischia di dover dire dopo e così spiegare le strategie.
Una volta si credeva anche al nairu. Se la disoccupazione arriva al quattro per cento l’inflazione torna. Ecco la curva di phillips e il nairu. Ora powell ha detto che non definiremo gli scostamenti dal pieno impiego (e poi definisci il pieno impiego) ma definiremo il buco rispetto alla massima occupazione. Che vuol dire che prendono atto che la curva di phillips si è sdraiata e quindi il nairu non serve più a nulla.
Powell ha detto anche di puntare a surriscaldare il mercato del lavoro perché fa bene a riassorbire i marginal attached e le minoranze. È quel che è avvenuto con la destrutturazione del mercato del lavoro americano.
In pratica Powell ha preso atto dell’impotenza di trasmettere i meccanismi di politica monetaria da parte delle banche centrali. Non sono stati in grado di tirare su il pce. Allora come potrai farlo in futuro? C’è un problema di credibilità.
Boldrin. Powell completa la svolta populista della fed. Anche la fed è diventata in maniera esplicita uno strumento di politica, rispondente alla politica e ai suoi desideri nel breve periodo. Assume su di sé degli obiettivi impossibili da raggiungere ma belli da dire. Surriscaldiamo il mercato del lavoro per dire che va bene alle minoranze.
Si riconosce che la curva di Phillips è stata demolita negli anni 70 e 80. Loro hanno continuato a mantenerla. L’idea del trade off rende la fed potente. Viene abbandonata ma c’è ancora. Se dici che farai una media in base all’inflazione e così surriscaldi il mercato del lavoro sostieni che esiste un trade off nel breve periodo (due, tre, sei semestri): crei inflazione a sorpresa e l’occupazione cresce. L’idea è che se inflazioni per un po’ più dell’aspettato cresce l’occupazione. Le spiegazioni erano magiche o religiose ma comunque sono state create. Adesso dice che questa relazione vale nel lungo periodo. Io faccio inflazione per qualche anno. Anzi, spero di farla creando base monetaria e dicendo alle banche di dover prestare (e loro non ti ascoltano a meno che non le legni: se gli dai i soldi loro si fanno gli affari loro). Comunque. Io creo moneta, creo inflazione (ammesso che non accada come in Giappone e quindi probabilmente non succederà) e questo dovrebbe creare occupazione per qualche motivo magico.
Forse anche loro sono preoccupati dall’eccesso di debito. Se questi continuano a spendere in deficit che faccio? Non posso dire che avete esagerato. Posso comprare tanto debito per tirare su l’inflazione. Se i tassi si mantengono bassi (cosa su cui si può dubitare in questa ricerca della luna nel pozzo). Se chi investe in debito non si accorge che crei inflazione e quindi chiede nominali più alti allora i tassi restano bassi. Come fai a non farti scovare?
Dicono: proviamo a togliere un po’ di debito comprandolo.
Seminerio.
I market watcher dicono allora quanto è il target nuovo? Se vuoi ridurre il debito per arrivare a un’inflazione al tre per cento cosa fai se gli investitori cominciano a vendere e quindi i rendimenti nominali salgono più dell’inflazione realizzata perché aumenta il premio al rischio derivante dall’incertezza? Tutta la tua costruzione teorica ti scoppia in faccia.
Per decenni abbiamo fatto portafoglio in usa con 60% equity e 40% fixed income. Adesso i rendimenti sono a zero. Non puoi tirarli giù più di così. Se i player vendono il debito la fed che fa? Ricompra tutto il debito? Controlla la curva dei rendimenti dicendo che il tasso sui treasury bund deve essere zero e crea base monetaria per arrivare a un’inflazione nucleare?
Se succede un casino sul mercato del fixed income l’equity crolla e se fed dice tranquilli che inchioda il treasury allo 0,5 e i rendimenti reali scendono ulteriormente perché la gente deve comprare i treasury? Si va diritti sparati verso mmt e la gente si disfa dei dollari, aumenta la velocità di circolazione, fai la fine dell’apprendista stregone.
Dietro l’angolo ci aspettano dei casini mostruosi.
Devi fare punta tacco dove con moral suasion convincere la gente che compra i treasury che avranno un rendimento positivo nel lungo periodo. Se no tenti con la repressione finanziaria ma negli usa è difficile. Ti stai mettendo in casini giganteschi. La cosa potrebbe sfuggire di mano.
Boldrin
Mirare a un livello di inflazione. È una cosa che non riesci a controllare.
Affinché si crei inflazione bisogna che ci sia moneta a disposizione o che aumenti la velocità di circolazione. Poi ci vuole tanta capacità di spendere (poi ci sono la questione core e non core che è spiegata più o meno a modo). L’inflazione si misura coi prezzi dei beni a consumo. Che vanno su perché? Perché c’è gente con tanta liquidità che li vuole comprare e c’è scarsa capacità produttiva a fronte della liquidità. Dal 1990 non è più così. In quasi tutti i settori c’è capacità produttiva installata più che sufficiente e tipicamente debordante, che si può aggiustare con rapidità. I metodi di produzione sono cambiati. C’è la Cina, c’è l’India. Che hanno un pezzo di forza lavoro molto flessibile. Chiamiamolo pure sfruttamento. Non cambia la sostanza. Ci sono persone che altrimenti morirebbero di fame e sono disposte a lavorare per aziende a condizioni molto flessibili pur di non morire di fame. Allora è aumentata l’elasticità dell’offerta per i beni e servizi di consumo su cui misuriamo l’inflazione. Non su altri. Infatti i prezzi dei beni di consumo sono aumentati molto nella sfera alta (lusso, status) e sono bassi e calanti all’estermo opposto. I beni di lusso, servizi, macchine, vestiti, è molto rigida ancora e non l’aggiusti con fabbriche di basso livello, hai bisogno di un certo tipo di qualità e di produzione. Lì l’inflazione viaggia al 4 e non all’1. Negli anni 60 e 70 la banca commerciale riceveva liquidità e non aveva altro da fare che trasferirla a famiglie e imprese che la spendevano. Adesso fa operazioni di mercato finanziario. Quei soldi li gestiscono in altra maniera e non diventano domanda immediatamente. Ecco perché è fallito il tentativo della boj di inflazionare e perché bce e fed non raggiungono i target.
Se il problema è creare inflazione per eliminare la bolla basta dare centomila dollari ai conti correnti al mese agli americani e sparisce la bolla.
Seminerio.
In tutto questo abbiamo il dollaro in calo. La bce e gli europei cominceranno a sentire dolore.
Come facciamo a realizzare il green deal?
La banca centrale può comprare titoli esc o fa pressione sulle banche affinché queste calcolino la carbon footprint dei loro loans. Questa non è monetary policy ma un’altra cosa. La lagarde parla di banca centrale del popolo.
Adesso il padulo vola dalle parti della bce e qualcosa staranno studiando per deprimere il corso dell’euro.
C’è un problema. Non si sa cosa fare. I meccanismi di trasmissione di politica monetaria hanno abbandonato le banche centrali non si sa perché (globalizzazioni, nuove tecnologie ecc). Powell ha fatto il suo. I presidenti della fed seguono i mercati, da almeno il duemila. Quello che hanno prodotto è un tasso naturale che finisce nel sottoscala, siamo a zero lower bound e abbiamo fatto esplodere lo stock di debito di cui dovremo liberarci. Alla fine volendo salvare soprattutto wall street ma comprendendo che distruggendo quella si distruggerebbe anche main street. Ora dicono salviamo anche main street ma dobbiamo capire come. Così il populismo si sta autoalimentando e non si sa come uscirne.

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