Avete visto che nei bar si trovano sempre meno gelati piccoli o classici e sempre più gelati grandi? Avete notato le offerte per acquistare versioni giganti dei panini nei fast food?
Avete visto che i bar espongono più facilmente toast grandi anziché piccoli o normali?
Pensate a quanto costa fare un panino. Il costo del personale, quelli legati agli impianti e tutti gli altri costi fissi di struttura sono gli stessi indipendentemente dalla dimensione del prodotto. Le materie prime sono state acquistate in grande quantità, sono a rischio di deperimento, non è opportuno usarle in modo tale che aumentino le scorte o scadino. Quale sarà il costo di un po’ di crema in più nel gelato o una fetta in più di bacon nel panino? Quantunque sia, quello è il costo incrementale di fare un panino o un gelato un po’ più grande. Qualsiasi aumento di prezzo superiore a tale costo è profitto puro. Aggiungere la quantità di un ingrediente o aumentare le dimensioni, quindi, genera un extraprofitto e un’analisi cvp lo mette in evidenza.
Facciamo un esempio. Un hamburgher viene venduto a sei euro. Ipotizziamo che costi tre euro e cinquanta centesimi sia il costo della singola fetta di carne.. Il profitto è di tre euro. Aggiungiamo un hamburgher. Il costo incrementale è cinquanta centesimi. I costi totali diventano 3,5 (= +16,67%). Con un aumento di prezzo di un euro e cinquanta (+25%,) il profitto diventa 7,5 – 3.5 = 4 (=+33%)
Basta un po’ di ingrediente in più per alzare i profitti unitari.
25 Luglio 2015