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Lo stupore delle prese elettriche

Ben venga il sistema fiscale e regolatorio dell’Olanda

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Sbobinatura

L’Olanda è un paradiso fiscale?

Triangolazioni attraverso discipline fiscali si fanno ovunque e sono sommerse e complicate.

Vediamo la normativa fiscale

Dumping secondo wikipedia è la vendita di beni e servizi a prezzi competitivi o sotto costo al fine di trarne un vantaggio di gettito. Lo è secondo Wikipedia.

Esempi di dumping: produrre sottocosto per acquisire quote di mercato, dare contributi a tassi agevolati o a fondo perduto per favorire la localizzazione di impianti industriali o la residenza di contribuenti o istituire zone economiche speciali e le zone franche urbane o svalutare la moneta per favorire le esportazioni.

Possiamo definire il dumping anche col termine concorrenza. Oppure con un concetto più articolato: possibilità di essere attrattivi.

Paradisi fiscali sono in un elenco della gazzetta ufficiale europea. Sono considerati non cooperativi a fini fiscali Samoa, Figi, Guam, Oman, Samoa, Trinidad Tobago, Isole Vergini, Vanuatu. Il parlamento europeo e la commissione europea hanno definito le politiche fiscali di Olanda, Belgio, Irlanda, Cipro, Ungheria, Lussemburgo, Malta aggressive (country report 2019.

Alcune cose dovrebbero essere cancellate dalla disciplina fiscale olandese nel 2021.

Primo mito. Le tasse sui redditi della società. L’aliquota base è il 20% fino a 200 000 euro di utili. Oltre è il 25. L’aliquota italiana è il 24% a cui poi si aggiunge l’Irap.

L’Italia ha profitti da partecipazioni del 26%, che l’Olanda non ha.

L’iva è al 21% in Olanda e al 22% in Italia.

L’Olanda consente di compensare gli utili dell’esercizio precedente con le perdite dell’esercizio successivo. Questa sarebbe una buona norma da inserire nel nostro ordinamento.

L’Olanda consente il carry forward, cioè compensare le perdite fino a nove anni successivi. L’Italia fino a 3 anni. Quindi la fiscalità è di vantaggio ma non enorme.

Dal doing business della world bank. Total tax and contribution rate (somma di tutto ciò che viene sottratto a redditi e profitti per effetto di tasse, contributi, imposte indirette ecc). L’Italia oggi è sotto il 60%. È stato il 70% nel 2005. È sceso.

L’Olanda è dieci punti sotto. 50%. NOn un paradiso fiscale.

Quanto incassano olanda e italia da tasse e contributi (receipt from taxes and contributions), dati eurostato. Nel 2018 l’Italia è 42, l’Olanda è a 39,2.

Corporate tax revenues % of gdp. Fonte eurostat. L’Italia incassa tasse dalle imprese per l’1,75% del pil. L’Olanda arriva al 3%. Ha un fisco più efficiente pur avendo aliquote simili o più basse.

Da rapporti della banca mondiale:

Conta anche l’efficienza di sistema. Durata media giudizio ordinario: 514 giorni vs 1250.

Avviare attività: 4 giorni vs 1-12 mesi

Competitività: 4/140 vs 31/140

Doing business: 36/190 vs 51/190

Corruzione (transparency international) 8/180 vs 69/180

Durata procedure concorsuali 1 anno vs 5,3 anni

Interessi sui depositi attivo 0,9% vs -1,08% (comprensivo di commissioni)

Crescita pil 1,8 vs 0,2%

Saldo pubblico 1,2% vs -1,6%

Debito pubblico 2019 49,2% (quindi ha molto spazio fiscale) vs 134,8%

Rating s&p aaa vs bbb

Grafici della dinamica del debito e della crescita del pil sono auto evidenti.

L’armonizzazione fiscale europea è desiderabile?

È comunque possibile?

Poiché il debito pubblico è garantito dagli incassi delle imposte future, l’armonizzazione è impossibile senza un rapporto debito pil armonizzato;

Sarebbe possibile se il debito pubblico fosse europeo ma per arrivare al debito pubblico europeo bisogna: armonizzare quelli statali, cedere sovranità fiscale, vietare il debito statale oltre quello sostenibile attraverso le imposte locali.

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