C’era una volta una bambina che portava tutti i giorni lo stesso vestito: un cappotto rosso che le era stato fatto a mano dalla mamma in modo che la prendessero in giro fin dall’asilo.
Un giorno la mamma le disse:”Cara bambina mia, dolce creatura uscita dal mio grembo, piccola dolcezza appetitosa come una fetta di pandoro inzuppata nel latte, cremosa cremeria che abbiamo finito così Gigi non se la becca nemmeno stavolta, leprottino di casa, brutta testa di cazzo pidocchiosa che se non ci fossi tu mi sarei comprata un monte di cose, invece che dovere mantenere una figlia deficiente come te. Insomma, cara cappuccetto rosso, perché non vai a farti una girata? Sai, ci sarebbe quella rincoglionita di tua nonna che non ha niente da mangiare. Perché non le porti questa bella fetta di torta che le ho preparato? Al che cappuccetto rosso rispose:” Perchè non ci vai te, anche perché nel bosco ci sono tanti pericoli. E poi la nonna ha il diabete.”
E la mamma:”Su, su, tu sei giovane e pimpante, vacci te e poi la nonna chissà come sarà contenta di vederti” E cappuccetto rosso:”si, per riconoscermi le ci vorranno tre secoli e per quel tempo sarà già nell’aldilà.” E la mamma”Non mi fare arrabbiare, eh! Forza, muoviti e portale anche dei fiori” E la bambina:” Ma è allergica al polline”. E la mamma” guarda, c’è anche un pò di torrone, un hotdog e un bel libro”. E capp. rosso:” ma tu la vuoi far morire prima del tempo. Per la serie w il colesterolo ecco a voi la cena della mamma!!! Poi non ha i denti, come fa a spezzare il torrone? Poi non ha gli occhi, come fa a leggere?” Allora la mamma imbraccò un fucile e disse: ” se non ti levi di torno, ti uccido. Non me ne frega niente della nonna, era tutta una scusa per non averti tra i piedi, quindi smamma e torna il prossimo Natale. Ah, attenta al lupo, parola di Lucio Dalla.”
Fu così che Cappuccetto Rosso partì per la spedizione dalla nonna.
Fu così che Capp. Rosso entrò nel bosco e vide una serie di bacche che sembravano delle more, ma più grosse o delle susine, ma più piccole. Ebbene, quelle che vide erano bacche di Belladonna e dopo un po’ cominciò ad avere allucinazioni. Si sentiva come se fosse sotto l’effetto dell’Lsd. Cominciò a credere di poter volare, cominciò a cantare “volare ohoh” e un uccello la querelò per falsa testimonianza, poi cantava”io sono un condor” e il condor la querelò per diffamazione, poi scambiò un posto pieno di ortica per un water e ci si sedette sopra con conseguenze tragiche e così via finchè si addormentò. Quando si risvegliò, si accorse che era tardi e riprese il cammino. Ma ecco sopraggiungere un lupo. Il famoso Ezechiele, che le chiese se avesse visto passare tre porcellini. Lei disse: “momentaneamente no, però se passa da casa mia ogni sera vedrà qualche porcellone”. Solo che a lui non interessava e si separarono. Dopo arrivò un altro lupo, che notoriamente non attacca mai l’uomo da solo, ma questo evidentemente era l’eccezione. Da buon maschio cavaliere si presenta: “Salve, sono il lupo cattivo. Piacere di conoscerti bambina. Come ti chiami?” E Capp.Rosso:” con la bocca, ma di solito mi chiamano gli altri”. E il lupo pensò che quella era proprio idiota. “intendevo. Qual è il tuo nome?” E capp.rosso:” cappuccetto rosso” E il lupo:” e che è? Un preservativo di sinistra?” E Capp. rosso:” mi prendi per il sedere? Lo so che sei un lupaccio cattivo, ma io non ti dirò che vado a dar da mangiare alla nonna”. Così il lupo, che in realtà sapeva di non essere cattivo se gli ci si metteva sopra un pò di sale dopo che l’avevano fatto arrosto, capì che quel giorno aveva l’occasione di farsi due bocconcini in un colpo solo. Così lasciò andare Capp. rosso.
Ora, a questo punto della favola (quella vera), lupo e bambina sono alla pari.
Ora arriva il clou della favola: tutti dalla nonna!!!!!!!
Entra ora in scena la nonna geppetta, che fece la burattina di legno e poi le diede fuoco perché faceva freddo, così non è mai stata conosciuta.
Arriva il lupo e fa: Toc toc! La nonna dice:” chi è?” E il lupo:” Testimoni di Geova” E la nonna:” no, guardi, ho la carne al fuoco(bugia, in realtà non mangia da tre giorni), lasciate tutto sotto la porta” Allora il lupo ribussa, la nonna chiede chi è e il lupo risponde:” sono capp.rosso.” Ora capite bene che una che non distingue la voce del lupo da quella della nipote sarebbe da ricoverare, ma almeno lei è giustificata dall’età. Il bello sarà quando arriverà capp. rosso. Comunque la nonna risponde” capp. rosso? E che cavolo sei venuta a fare qua?” E il lupo” ti ho portato delle cose” E la nonna :” anche un computer nuovo?” E il lupo” non sono mica Babbo Natale! ” E la nonna:”Ah ,mi sembrava ,sei sempre vestita con quel coso in capo, sembri un preservativo di rifondazione comunista. Mah, entra pure.” Così il lupo entra (notare che il lupo dovrebbe avere il consenso della nonna per entrare e mangiarla. Come se un assassino chiedesse alla vittima:”scusi, mi firmerebbe una dichiarazione in cui acconsente a che io la torturi, squarti, sventri e mi ci faccia uno spezzatino?”. Allora il lupo entra e in sei e sei dodici si fa fuori la nonna. Ora, poiché si mette i suoi vestiti, sembra che l’abbia anche spogliata prima di mangiarla, ma una teoria afferma che si è mangiato anche i vestiti e poi è andato all’armadio a cambiarsi.
Il lupo è sicuramente il personaggio più simpatico della favola. Da buon mattacchione non aspetta capp. rosso fuori dalla porta e le si avventa addosso, oppure l’aspetta dietro la porta, oppure le dà la caccia, ma si traveste da nonna e si infila nel suo letto pulcioso. Così si diverte un pò. Ora, esiste uno solo al mondo che non saprebbe riconoscere una nonna da un lupo? Se mettendo dei vestiti al vostro cane, e mettendolo nel vostro letto, il cane assomiglia a voi, penso che ci sarebbe da preoccuparsi. Può darsi che il lupo si fosse fatto le meches, ma per quanto travestito, è improbabile scambiarlo per una nonna. A meno che la nonna non fosse in condizioni da ricovero, confermando la tesi predetta. Ora, mi sembra evidente che Capp.rosso meriti nettamente di essere mangiata.
Allora capp. rosso bussa alla porta: toc toc
Il lupo:” chi è?” Ve l’immaginate la voce del lupo? Provate a far dire “chi è?” a un cane. Pensate di riconoscere che è un cane?
Capp. rosso:” capp. rosso. Ti ho portato tanti bei doni che ti faranno salire il colesterolo a livelli da infarto garantito. Posso entrare?”
IL lupo:”aspetta, ho una telefonata da parte di Lucio Dalla. GLi ho concesso di sfruttare il mio nome.”
Capp. rosso:” cosa?”
il lupo:”niente, entra pure”
Capp.rosso entra e insiste :” ma che orecchie grandi che hai!”
il lupo:” si, ho messo un radar. Ora posso ascoltare in tempo reale radio beirut (che generalmente trasmette dopo radiococacola”..
Capp.rosso:” ma che occhi grandi che hai”
il lupo:” è colpa del glaucoma”
capp. rosso” ma che mani grandi che hai”
il lupo direbbe:” ma sei deficiente, dove le vedi le mani?” ma dice:” già, ho fatto la plastica”
capp.rosso:” che arti inferiori grandi che hai”
il lupo:” ma che palle che fai, li ho grandi perché mi faccio i cavoli miei”
capp.rosso” che naso grande che hai”
il lupo:” sarà bello il tuo.
capp,rosso :” che bocca grande che hai”
il lupo:” era l’ora che facessi sta domanda, così si fa finita. Ma chi è questo scrittore che mi ha fatto rispondere a un mare di domande. Ci mancava che mi chiedesse come è nato l’universo. E poi una nonna qualsiasi dopo le prime due domande, avrebbe detto:” ma perché non ti fai i cavoli tuoi e mi dai cosa mi hai portato, e poi ti levi dalle balls?”. Ecco, ora non mi ricordo il copione. Scrittore, cosa devo dire?”
Lo scrittore:” è per mangiarla meglio!!!!!!!”
E così lo scrittore e il lupo si spartirono capp.rosso.