Che significa se aumentano le entrate in un paese a crescita zero? Che si stanno impoverendo i cittadini.
C’è stato un recupero dell’evasione e la fatturazione elettronica ha contribuito a fare emergere quello che era nero, in parte? Bene. Questi soldi in più sono stati usati per abbassare le tasse (pagare meno, pagare tutti) o per aumentare le spese correnti (pagare tutti, spendere di più)? Indovinate.
Mai una volta che i soldi “prelevati una tantum” vengano restituiti ai contribuenti.
Il problema delle riforme, della crescita, del miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini non viene affrontato. Chi sta male continua a stare male e a volte riceve delle mance.
A proposito di sistema fiscale.
O si fa una vera flat tax e poi si agisce su deduzioni e detrazioni
oppure si adotta una progressività continua su tutta la funzione.
Se fai gli scaglioni di aliquote hai i salti di scaglione e delle aliquote marginali effettive altissime. L’euro che ti fa saltare lo scaglione viene tassato tantissimo. Allora sei incentivato a guadagnare meno, a produrre meno, a non crescere e a non far crescere il paese.
Se hai pochi scaglioni, fai dei salti enormi. Hai aliquote marginali effettive che ti devastano. I governi e i parlamenti giocano sulle detrazioni e creano aliquote marginali malate. Se ho un reddito tassabile tassando il quale un euro prima sono tassato al 26 e quello dopo al 32, quell’extra euro costa una cifra. Più alti sono gli scalini, più si alza la tassa marginale, più le persone hanno incentivi a fare cose assurde per evitare di superare quella soglia. Questo è dannoso sia perché la gente perde tempo a cercare di evadere sia perché evade.
Sia Sandro Brusco su Noisefromamerika che Mario Seminerio su Phastidio hanno scritto vari articoli in cui hanno spiegato come intervenire sulle detrazioni in modo da smorzare la curva delle aliquote marginali effettive, che è l’unica cosa che conta sull’offerta di lavoro e sugli incentivi al nero. Boldrin ha dei dubbi sulla rilevanza del disincentivo all’offerta di lavoro (l’alfiere di questa teoria è Prescott). Per Boldrin la fiscalità a scaglioni incide sulla dimensionalità dell’impresa, sull’evasione, sull’elusione, sull’organizzazione dell’impresa, su come si ripartisce il reddito…
Perché il meccanismo delle detrazioni può essere usato per evitare i disincentivi?
C’è un decalage quando queste detrazioni devono essere fatte venire meno. In Italia c’è la tendenza che le detrazioni non vengono meno con gradualità o con progressività continua. In Italia si passa da avere su reddito 200 una detrazione di 100 e su un reddito 201 una detrazione di 0. L’after tax è devastato. Quell’euro di reddito in più ha un’aliquota marginale effettiva che può essere del 100%. Allora perché dovrei sbattermi per guadagnare quell’euro in più in chiaro? E tutto a cascata.
Come sugli 80 euro. Avevano un phase out. E lo avevano così demenziale perché mancavano i soldi. Allora hanno messo il gradone. È lo stesso motivo per cui le scale di equivalenza familiare per il reddito di cittadinanza sono così schiacciate che le famiglie numerose che ricadrebbero nel reddito di cittadinanza prendono una cippa. Perché sarebbero servite tonnellate di soldi, ma non ci sono. Anche gli 80 euro avevano un phase out demenziale perché mancavano i soldi e quindi hanno messo un gradone. Sono tutti incentivi a ridurre l’offerta di lavoro (forse), a lavorare in nero, a non essere agguerriti nei controlli.
A proposito
L’unico che aveva proposto una riforma delle aliquote Irpef come funzione continua crescente era stato Bersani.
L’unico che ha proposto una flat tax decente è stato Dario Stevanato, che ha anche scritto un libro.