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Lo stupore delle prese elettriche

Discorsi da studio commerciale.

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Ai clienti, piccole e medie imprese italiane, interessava soltanto di non pagare le tasse e che i documenti fossero tenuti in ordine.  “Non voglio pagare l’Iva”, “Io pago quattrocento euro a te per non darli allo Stato”.

I clienti che volevano costituirsi in cooperativa: “eh, sì, però qualcosa si vuol guadagnare e trattenere”.

Il commercialista dello studio accanto: “Studia! Ti sconsiglio di fare questo mestiere, però comunque studia perché ti apre la mente. Inoltre fai poche fotocopie”.

Il commercialista di sinistra: “Non occuparti troppo di queste cazzate (cioè di registrare contabilmente delle fatture,ndrr), ma pensa a fare cose più serie. Le consulenze rendono. I servizi no”. “Se si rispettassero le tariffe, non si camperebbe”. “Dobbiamo unirci ed ingrandirci. Diventare una società di revisione”. “Mi interessa la sinistra italiana”. Più attento a fornire suggerimenti, a portare sul mondo della consulenza, a far studiare. “Si sa come funzionano queste cose. Arrivano in Parlamento quelli potenti, come quelli del sindacato pensionati e si fanno fare le leggi su misura.” “Va bene i calcoli numerici, ma per valutare l’andamento aziendale e soprattutto dare consigli ci si deve basare sui ragionamenti.”

L’avvocato cliente: “Io dichiaro il venti per cento di quanto guadagno”.

Il commercialista di destra, prima dc poi forzitalia. Simpatico e bravo, ma più maneggione, “Accident’allo stato italiano”. “un’aliquota sola ci vorrebbe.” “Ingrandiamoci.” 

Frase incomprensibile uno, molto comune tra i commercialisti e i loro clienti: “Spendi, compra un po’ di roba, che così hai dei costi adesso, ma almeno paghi meno tasse.” (E un utile più basso, però, ndrr.)

Frase incomprensibile numero due, non detta dai commercialisti per cui lavoravo, comunque: “Attento a fare investimenti: poi ci paghi le tasse”. Ora. Il fatto delle tasse è vero, ma che si può consigliare a un’impresa di non fare investimenti? Le vogliamo impedire di crescere? Ecco la differenza tra un consulente aziendale e un fiscalista puro.

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