Non c’era la Russia e la GBR era a mezzo servizio. Chi vuole può divertirsi a fare il conto di cosa sarebbe successo se lo faccia da sé.
C’erano anche stati i mondiali, è stata una stagione lunga che ha fregato per esempio Kamminga, è stato un biennio stressante, c’è stato tutto il problema del covid. Al netto di tutto ciò è stato un bell’Europeo pieno di festa e di gioia. Gareggiare piace e vincere piace a tutti. Prendiamoci queste gare nella loro bellezza e godiamone tutti.
Ci sarebbero da considerare i livelli di alcune gare o la differenza tra Europa e Resto del Mondo nel nuoto femminile ma magari queste considerazioni si faranno prima, durante e dopo i mondiali, no?
Un giorno questa nazionale, unita, amichevole, socievole, vincente, divertente, per molti versi formidabile, forse smetterà di raccogliere successi. Anche se intanto il ciclo vincente dura almeno dal 2017. Nel frattempo godiamocela. Chi può e deve pensi a costruire il futuro.
I record di medaglie erano già stati battuti a Tokyo e ai mondiali di Budapest e prima a quelli di Gwanju.
C’è chi dice che la nazionale più forte di sempre fosse quella di Sidney. Chi lo dice dovrebbe fare il confronto per staffette, finalisti, medaglie, seconde linee, miglioramenti dei tempi quando conta, record del mondo, dichiarazioni, unità, pochezza delle controprestazioni. I record del mondo azzurri nel nuoto sono stati di Calligaris, Lamberti, Pellegrini, Pilato, Ceccon: due sono in attività e una ha smesso l’anno scorso.
A che serviva preparare l’Europeo? A far primeggiare chi non aveva chance mondiali, a permettere questa festa, questo entusiasmo. Soprattutto a fare avvicinare la gente al nuoto e a far portare i bambini in piscina.
A me sembra strano che vengano alla ribalta i successi di questo Europeo quando è dal 2017 che la nazionale di nuoto miete successi e belle prestazioni. Bene allora che ci sia stata questa edizione perché questi ragazzi meritano riconoscimenti. Male che non ve ne foste accorti prima.
il rischio che lo spettatore mediocre non contempli ridimensionamenti inevitabili o risultati appena sotto l’eccellenza ai Mondiali e alle Olimpiadi ma ce ne faremo una ragione: conta più un bambino in piscina dell’insulto ignorante dello spettatore mediocre.
Ricordo che quando esplose Dressel per alcuni commentatori da web era sicuramente dopato. Forse perché a qualcuno impossibile che qualcosa funzioni e qualcuno abbia più successo. “Poiché la mia vita è un fallimento se gli altri hanno successo non è perché sono bravi ma perché rubano” deve essere il pensiero inconscio. Accusare o sminuire è un tentativo di mascherare la propria insoddisfazione.
C’è chi sminuisce il risultato di Tokyo ma è rilevante per medaglie, finalisti e prestazioni. Sono stati eccellenti anche i risultati dei mondiali 2017, 2019 e 2022, peraltro. Alle Olimpiadi ovviamente vincere ori e medaglie è molto più complicato. Le scorse Olimpiadi hanno evidenziato, comunque, anche la profondità del movimento tra finalisti, record nazionali e personali. Anche a questi Europei, che hanno avuto risultati che seguono il trend delle ultime edizioni, al netto delle assenze e della particolarità della stagione, si sono viste prestazioni rilevanti da parte di tutto il movimento (oltre a qualche controprestazione, che è nella natura delle cose). L’hype è motivato non tanto e non solo da questa edizione, quindi, ma dagli ultimi cinque anni almeno. Le assenze della Russia, di Marchand e il mezzo servizio della GBR ovviamente hanno inciso, ma non così tanto.