there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Stevanato show. Una buona flat tax per rimettere a posto lo scalcagnato sistema fiscale italiano.

| 0 commenti

Il sistema fiscale italiano va ridisegnato da capo a piedi.

Questo post è una sbobinatura di quanto ha detto in vari video Dario Stevanato. In fondo al post ci sono dei link utili per fare un approfondimento, oltre ai video da cui è tratto il post.

Le riforme proposte da Nicola Rossi e Dario Stevanato, basate sulla flat tax, sarebbero da approfondire.

Vedremo.

UNO

La flat tax salviniana è demenziale ma una flat tax in Italia potrebbe starci. Attualmente il fisco italiano non è per niente progressivo.

È progressiva solo l’irpef. Ma questa riguarda solo i lavoratori dipendenti. Ormai la maggior parte delle persone è soggetta a imposte la cui aliquota è inferiore alla più bassa di quelle irpef, anche a  seguito di agevolazioni per quello e quell’altro. La stessa irpef a forza di deduzioni e detrazioni fatte esclusivamente per scopi elettorali è un buglione.

Una flat tax restituirebbe efficienza.

In realtà le imposte dovrebbero essere basse come aliquota e pagate da tutti. Dovrebbero essere anche uguali per tutti, senza agevolazioni che disincentivano la crescita o soglie che disincentivano a impegnarsi e guadagnare di più per non essere tartassati.

Chi guadagna di più può essere giusto che paghi di più (più che altro è la costituzione che vuole così) ma ci sono delle differenze di scaglioni in Italia che distruggono la classe media e quella più produttiva che si vede espropriata di quanto produce e è disincentivata a migliorarsi.

Peraltro le imposte sui redditi di impresa (almeno quelli reinvestiti) dovrebbero essere zero e quelle sui redditi da lavoro dovrebbero essere bassi. La fiscalità oggi dovrebbe concentrarsi sui patrimoni e sui consumi. Si deve incentivare il lavoro e la produzione. Poi le tasse le devono pagare tutti ed essere basse anche per fare imparare lo stato a fare quello che deve (istruzione, sanità, strade, ricerca, queste cose qui, giustizia, difesa e poi anche basta) in modo da ottimizzare le risorse che ha. Quindi vanno tagliate sia le tasse che le spese.

Se hai un’aliquota del 15% anziché del 23% ti restano in tasca più soldi.

DUE

O si fa la flat tax e poi si agisce su deduzioni e detrazioni osi adotta una progressività continua.

Se fai gli scaglioni di aliquote hai i salti e aliquote marginali effettive altissime. L’euro che ti fa saltare lo scaglione viene tassato tantissimo. Allora sei incentivato a guadagnare meno, a produrre meno…

A fare pochi scaglioni fai dei salti enormi. Hai aliquote marginali effettive che ti devastano. Il paese gioca sulle detrazioni e crea aliquote marginali malate.

Se ho un reddito tassabile tassando il quale un euro prima sono tassato al 26 e quello dopo al 32, quell’extra euro costa una cifra. Più alti sono gli scalini, più salta la tassa marginale, più le persone hanno incentivi a fare cose assurde per evitare di superare quella soglia. Questo è dannoso sia perché la gente perde tempo a cercare di evadere sia perché evade.

Bisogna intervenire su detrazioni in modo da smorzare la curva delle aliquote marginali effettive che è una cosa che conta sull’offerta di lavoro e sugli incentivi al nero, così come contano la dimensione dell’impresa, l’organizzazione, la ripartizione del reddito.

Perché il meccanismo delle detrazioni può essere usato per evitare i disincentivi?

C’è una phase out, il decalage quando queste detrazioni devono essere fatte venire meno e in italia c’è la tendenza che queste non vengono meno con gradualità o con progressività continua ma si passa da avere su reddito 200 una detrazione di 100 che diventa 0 quando il reddito diventa 201 per cui l’after tax è devastato. Quell’euro di reddito in più ha un’aliquota marginale effettiva che può essere del 100%. Allora perché dovrei sbattermi per guadagnare quell’euro in più in chiaro?

Anche gli ottanta euro di Renzi avevano un phase out. E lo avevano così demenziale perché mancavano i soldi. Allora hai il gradone.

Stesso motivo per cui le scale di equivalenza familiare per il reddito di cittadinanza: sono così schiacciate che le famiglie numerose che ricadrebbero nel rdc prendono una cippa. Perché servivano una tonnellata di soldi che non ci sono.

Sono tutti disincentivi. All’offerta di lavoro, a lavorare in nero, a controlli non agguerriti.

TRE

La flat tax è giustificabile alla luce di un argomento. Non ha più molto senso applicare le aliquote progressive solo a un sotto insieme di redditi sempre più circostritto. Un sottoinsieme  in cui entrano i redditi di lavoro. Via via i sistemi fiscali tendono a sfrangiare l’imposta in tanti regimi spesso ad aliquota proporzionale applicata alla fonte o sostitutive, di favore o più basse della più bassa aliquota irpef. Per esempio imposte forfetarie o agevolate sui redditi di capitale, di locazione, di self employment, profesisonali, commerciali ecc.

Oggi la tassazione in Italia è contro il lavoro dipendente. Più il lavoro è sofisticato, produttivo, organizzato, più è grande l’azienda più è colpita è anche perché la grande azienda organizzata non evade. Inoltre è tassato al lordo.

Equità. I detrattori della flat tax hanno un bias cognitivo. Pensano che irpef sia applicata a redditi complessivi, ad aliquote progressive, che discrimini in funzione di progressività e sacrificio. Invece discrimina il lavoro e non puoi avere un’imposta progressiva solo su un sotto insieme di redditi.

Inoltre crei una distorsione, un disincentivo alla crescita. La micro impresa inefficiente è tenuta in piedi da enorme vantaggio fiscale, oggi anche col regime forfetario. Di fatto ci sono sussidi di stato sotto forma di agevolazione fiscale. I beni pubblici si pagano, la pulizia e la polizia si pagano, le strade vengono fatte e questi microimprenditori pagano poco o  niente. Sono sussidi. Il regime fiscale è una valanga di sussidi su sussidi a categorie, gruppi, lobby elettorali.

Il principio dovrebbe essere banale:  tasse basse ma uguali per tutti. In proporzione alla capacità contributiva. Invece i regimi selettivi sono aumentati.

Esistono regimi speciali raffazzonati e un’Irpef non progressiva e solo per pochi.

Come fare adesso? Riformi l’irpef di nuovo? Togli i favori ai soggetti a cui li hai dati? Fino a visentini il lavoro non dipendente era già esente. Ogni bottegaio o  artigiano dichiarava nulla.

Il fisco ha  privilegiato alcuni e poi si è sviluppato in modo distorto del siste

Registrazione alla john hopkins con brusco e stevanato

QUATTRO

Dal consiglio dei ministri di LIberioltre di febbraio 2020, Dario Stevanato.

Sbobinatura:

Tassare significa togliere soldi dalla disponibilità. Quando si riduce il livello di tassazione rispetto a quello applicabile si parla di tax expenditure, che equivalgono a sussidi (dare soldi).

Problemi dell’Irpef. Doveva avere obiettivo di tassare tutti i redditi a cui applicare aliquote progressive. Se ne è discostata. Molti tipi di redditi o singole categorie sono state sottratte alla progressività e tassate con  aliquote proporzionali, come redditi finanziari, redditi da locazione, plusvalenze immobiliari (molte non sono tassate), ci sono capital gain affrancabili con aliquote di favore, ci sono o c’erano regimi forfetari come quello fino a 65000 euro per gli autonomi (il 15% sui ricavi è un’aliquota più bassa della più bassa aliquota irpef).

Questa situazione perdura da forse sempre. C’è stato un processo di erosione della base imponibile. Il presidente Cosciani si dimise perché passò l’erosione dei redditi finanziari. L’irpef riflette la politica del paese. Esempi. Regime di favore per gli autonomi. Bonus Renzi. Bonus per lavoratori dipendenti. Tre governi tre bonus. Detassazione dei raccoglitori di funghi, degli stranieri che spostano la residenza, delle ripetizioni dei professori. L’Irpef non è uno strumento di eguaglianza tributaria, di perequazione, di gettito. Non è uno strumento neutrale, che lasci agli operatori economici le decisioni di investimento e le scelte di lavoro. Non svolge queste funzioni. Svolge la funzione di terreno di scambio con gruppi di pressione e clientele elettorali che ottengono aliquote agevolate, esenzioni ecc.

Cosa bisognerebbe fare per modificare la situazione? Se la politica italiana resta questa non ci sarà una riforma irpef nel senso di universalità, uguaglianza, introduzione di un minimo universale, riduzione delle aree di agevolazione che ci sono, riappropriarsi delle sue caratteristiche, significa che la politica cambia registro e non usa più sussidi (diretti o indiretti sotto forma di tax expenditure) come strumento di consenso elettorale.

Se si abbandonasse questa politica le indicazioni non sono difficili. Introdurre un’esenzione universale del minimo vitale. Oggi i dipendenti hanno un livello, gli autonomi la metà, gli imprenditori individuali non ce l’hanno.

Ridurre le aree in cui si applicano regimi sostitutivi che non hanno ragion d’essere.

Introdurre un regime di tassazione da famiglia, che non penalizzi il coniuge che lavora.

Avere una curva di progressività più sensata, senza salti di aliquota legale e salti di aliquote marginali effettive che sono disincentivi al lavoro (per non superare la soglia) o incentivi all’occultamento dell’extra reddito.

Se non si cambiano queste cose, se non si rende universale l’irpef  diventa sterile pensare a aumenti di progressività, aumenti di aliquote su alti redditi, che però producono anche valore aggiunto e che l’Italia dovrebbe attrarre e non respingere attraverso alta tassazione.

Se l’Italia non è in grado di avere un’imposta progressiva può essere meglio pensare a un’aliquota unica, una fascia esente universale, una progressività per deduzione che rispetti il principio costituzionale di uguaglianza.

Link

Un’idea di riforma fiscale. http://www.radioradicale.it/scheda/532121/la-riforma-fiscale-proposte-per-la-nuova-legislatura

La proposta di flat tax di Nicola Rossi. https://www.amazon.it/Flat-Tax-Aliquota-minimo-semplice-ebook/dp/B078QF4CGS/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1596447543&sr=8-1

La proposta di flat tax di Dario Stevanato. https://www.amazon.it/Dalla-crisi-dellIrpef-alla-flat-ebook/dp/B0727WF1BX/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&keywords=Stevanato+flat+tax&qid=1596447580&sr=8-1

Michele Boldrin: flat tax, debito pubblico, evasione fiscale. https://youtu.be/8UZR772yokI

Flat tax e mitologici avanzi primari. https://youtu.be/4aJuZCnTxc4

Il fisco dopo il Covid https://youtu.be/DjQQL87h4Ng

Flat tax. Colloquio con Dario Stevanato. https://youtu.be/kMAAg3nCn3Y

Istituto Bruno Leoni. Tre domande sulla flat tax a Dario Stevanato. https://youtu.be/IKdbfJ0EC6c

Fiscalità di impresa. Colloquio con Dario Stevanato. https://youtu.be/LmBNSfyShZ8

Montecchio Maggiore. Dibattito su imposte e paraggi. https://youtu.be/m3zD780WMCw

Fiscalità nel def 2019. https://youtu.be/_r8NTEtTM1M

Lascia un commento