there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Basket femminile ad alta intensità e molto divertimento.

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A San Marcellino per la finale di serie b tra Florence Basket e La Spezia.

Una semifinale del campionato femminile di basket, serie b, come una finale di Champions league di calcio? La domanda è retorica: ogni partita che viene vissuta da chi la gioca con un’intensità da mille e una notte corrisponde, per gli atleti, alla finale di Champions.
A San Marcellino, Firenze, si sono affrontate la Florence Basket Firenze e l’Acetum Cavezzo. Le fiorentine erano riuscite a recuperare da meno dodici e a vincere in casa delle avversarie, grazie soprattutto agli exploit finali di Stefanini – D’Erasmo – Ciantelli.
In questa gara di ritorno hanno dominato le difese.
Nel primo quarto la partita è ristagnata su errori continui a canestro da ambo le parti, ma era pur sempre divertente, con rocamboleschi rovesciamenti di fronte. Presto, visto che la situazione non si sbloccava, è stata Noemi Ciantelli a prendere in mano la Florence, in attacco: di lei si ricordano volate a tutto campo palla avanti e soprattutto una che è finita in canestro. In difesa la prestazione di Ilaria Stefanini, il capitano, è stata magistrale per tutto l’incontro: le palle a due erano tutte sue.
A un certo punto sembrava di assistere a un incontro di rugby: palle trattenute, mischioni anche a terra, agonismo. Niente di cattivo o scorretto: sano agonismo che si è trasformato anche in spettacolo di basket giocato, almeno a sprazzi, e maggiormente negli ultimi due quarti. Nel terzo l’attacco fiorentino ha visto una grande prova della Donadio e intanto le squadre iniziavano a realizzare più canestri. Le squadre, però, non riuscivano ad allungare. Anche quando la Florence era in vantaggio di cinque punti si è fatta riacciuffare. Alla fine risulterà determinante El habbab, con venti punti.
Nell’ultimo quarto, dopo qualche minuto di sofferenza e tiri da tre dell’Acetum che si è portata sul 44 pari, ecco che la Florence ha messo in campo gioco, scambi in velocità, attenzione ai rimbalzi, precisione nel mettere qualcuno davanti al canestro, grinta e determinazione in difesa. Gli ultimi minuti sono stati caratterizzati dalle urla dell’allenatore avversario e dalla concentrazione della squadra di casa, che è riuscita a tenere palla e a far commettere costantemente falli da tiri liberi alle inevitabilmente impazienti cavezzine. 58-48 è stato il risultato finale. Il trionfo è stato suggellato da uno striscione messo in campo dai tifosi e dalle grida di giubilo che hanno fatto da corollario al gran tifo a suon di trombette e tamburi che hanno portato bambini e adulti.
Le avversarie invece erano in lacrime. Le normali scene di trionfo e di lacrime ci ricordano l’epopea dello sport. La D’Erasmo è andata a rincuorarle.
La domenica successiva è stata la volta della partita di andata della finale contro la squadra di La Spezia. E’ stato divertente vedere anche questa partita. Non c’è un attimo di tregua in questi incontri. Le liguri sono arrivate all’intervallo avanti di quindici punti. Sembrava finita per le fiorentine, ma queste sono rientrate in campo con una grinta impressionante e hanno avuto il cuore di non mollare. Alcune imprecisioni delle avversarie e due uscite per cinque falli hanno anche favorito la rimonta delle fiorentine, segnata dalle accelerazioni di Ciantelli, dai canestri di Donadio, dai tiri da tre di Stefanini. La Florence è arrivata anche a meno cinque dalle spezzine e hanno chiuso a meno sette. Alla fine sono stati applausi e sorrisi per tutti, in attesa della gara di ritorno a La Spezia. Sarà dura, ma non impossibile.

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