Glasgow 2018 (10)
Ilaria Cusinato: Dalle lacrime di Riccione per il suo primo titolo italiano di qualche anno fa all’entusiasmante argento europeo di oggi arrivato dopo una battaglia a quattro senza esclusione di colpi. Quando l’ho vista arrivare pochi metri davanti a me, in testa dopo la frazione a rana ho creduto nella vittoria dell’oro.
Matteo Restivo: gara perfetta, record italiano e bronzo europeo. Le malelingue sono servite.
Facciamo tutti gli scongiuri possibili e diciamo sotto voce che Margherita Panziera si è qualificata per la finale dei 200 dorso di domani col miglior tempo.
Andrea Vergani è così carico e in forma che potrebbe uccidere un bue se se gli desse i colpi che dà all’acqua. Il tempo che gli è valso il record italiano è il sesto all time in tessuto sui 50sl. Scusate se è poco.
Non si riesce quasi a stare dietro a tutti questi atleti azzurri che hanno fatto il record italiano o personale o stagionale nella manifestazione più importante dell’anno e tirano a tutta le batterie, le semifinali e ovviamente le finali quando ci arrivano. Stamani Arianna Castiglioni ha migliorato il record italiano dei 50 rana (30”30), oggi Martina Carraro si è qualificata per la finale facendo il suo personal best (30”70).
Avete bisogno di lezioni di intelligenza natatoria? Chiamate Fabio Scozzoli e fatevi spiegare la cura che mette in tutti i particolari: partenze, subacquee (nei 100), calcolo del ritmo giusto delle bracciate per toccare al meglio (questa cosa del ritmo delle bracciate l’hanno scritta sul forum di Corsia 4).
La Hosszu ha rinunciato ai 200 dorso. I tempi in cui gareggiava anche in vasca di riscaldamento e di defaticamento sono finiti?
Altre cose.
Ricordiamo che a questo Europeo mancavano per infortunio Detti, Martinenghi e anche Silvia Di Pietro. Alcuni, come Rivolta o la Franceschi, hanno avuto una stagione deludente e la Pellegrini, be’, lei è un caso a parte. Li ritroveremo l’anno prossimo, l’anno dei Mondiali, quello per il quale una voce mi sta dicendo di preparare un viaggio in Corea del Sud.
Il nuoto, come la vita, è fatto di conferme, come Rachele Bruni sul podio, e rinascite, come Noemi Batki, che ha vinto l’argento nei tuffi dalla piattaforma 10m. Sì, questa cosa che ho scritto è penosamente retorica, però dovevo trovare il modo di rimarcare le medaglie conquistate da loro due.
Così è finito il penultimo giorno delle gare di nuoto in piscina,che comunque non è il penultimo giorno del mio viaggio in Scozia.
Stay tuned.
Ah. Filippo Tortu, voto 10 per la frase: “La tosse non c’entra un cazzo con la mia sconfitta”.
Nell’atletica, purtroppo, le cose non stanno andando bene, ma questa è un’altra storia e ne parleremo un’altra volta.