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Lo stupore delle prese elettriche

Glasgow 2018. Ultimi appunti

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1. Se sai suonare e vuoi esibirti in pubblico, vai a Glasgow: qualunque strada può essere la tua e troverai sempre un pubblico che ti ascolta. Se sei fortunato, finisci in un locale. Se sei sfortunato, finirai all’ospedale?
2. Nel tempo che aspetti che un semaforo diventi verde potrebbe apparire Godot.
3. A volte i bus se la giocano coi semafori per l’attesa.
4. Andò in Scozia con un adattatore. A metà settimana ne aveva tre. Partì lasciando tre adattatori per prese anglosassoni attaccati alle prese anglosassoni. Tornò in Italia con zero adattatori.
5. “Sì, cara Wild Atlantic Way irlandese, sei meglio tu ed erano più belli anche i tuoi tour organizzati. Sì, ho capito che eri gelosa e che hai temuto che ti tradissi, ma non era necessario: sei più bella tu. Solo nella prima parte del tour delle Highlands ho visto spazi sconfinati in cui cullarsi, il verde più verde e poi colline, fiumiciattoli, cascate, qualche pecora, quasi nessun insediamento umano e pezzi di “maestosa selvaggitudine” che trasmettevano pace e rilassatezza. Però la Wild Atlantic Way, le isole Aaran, le Cliffs of Moher, Galway, i Burren li ho ancora nel cuore. Questo tour l’ho già dimenticato, castelli e laghi compresi. Una cosa da fare che mi ci potrebbe far tornare: il viaggio in treno sulla ferrovia di Harry Potter. Naturalmente avanza ancora della Scozia da vedere, soprattutto le isole. Ma avanza anche tanta Irlanda da vedere.
6. Schermidori di metallo, facce sospese dal soffitto che esprimono le loro emozioni, animali impagliati, oggetti che narrano la storia del mondo, riproduzioni della vita nelle foreste tropicali, quadri d’autore, varie ed eventuali. Tutto questo e altro ancora è esposto gratuitamente al Kelvingrove Museum (7,5)
7. Chi non si perderebbe per niente al mondo la possibilità di vedere un cervello malato di un uomo adulto o il suo cuore, anche se non è iscritto a Medicina? Chi non vorrebbe avere degli esempi su come venivano tagliuzzate le persone senza anestesia qualche secolo fa (o guarisci o muori)? Io. L’Hunterian Museum è bellissimo: 8.
8. Volete giocare al piccolo grande scienziato e farvi tornare la voglia di approfondire alcune conoscenze? Andate al Glasgow Science Centre (7). Non è come la superstar Museo della Scienza di Londra o come il Museo dell’Arte e della Scienza di Valencia, ma è carino e divertente.
9. Zona preferita di Glasgow: il West End, dove ci sono i primi due musei citati e l’università.
10. Esiste un lungofiume, nei pressi delle cui rive si muovono a volte animali come i podisti, i ciclisti o i camminatori. Però non è un lungofiume che si fa ricordare. La cosa più bella che c’è: la statua di Dolores Ibarruri. “It is better to die on your feet than to live on your knees”.
11. Qualunque età tu abbia, se risiedi a Glasgow, nei weekend la sera vai a bere e a ballare in qualche locale.
12. Siete appassionati di storia del calcio? Allora lo Scottish Football Museum è imperdibile: 8,5.
13. Come espiare il peccato di non essere andato a vedere una partita del Celtic e i suoi tifosi, quando ce ne sono state due in dieci giorni a Celtic Park, che è anche vicino al velodromo? Andando a Hampden Park, lo stadio della nazionale scozzese e del glorioso Queens Park, la squadra che ha rivoluzionato il gioco a fine Ottocento svelando al mondo (o meglio, agli inglesi) che può convenire passarsi il pallone ogni tanto. Ad Hampden Park si è fatta davvero la storia del calcio. Esserci è stato affascinante. Nel 1933 per un match tra il QPG e i Rangers Glasgow c’erano 95000 persone.
14. La partita contro il Berwick Rangers invece somigliava a una brutta partita del campionato Arci in Italia. Quando il pallone viaggiava rasoterra partiva l’applauso per lo stupore.
15. “Sir, non può fare foto qua dentro”. Frase pronunciata all’85’ quando avevo già fatto almeno cinquecento foto.
16. A proposito di passaggi: chi ha scritto che la particolarità di Liam Brady era che sapeva passare il pallone?
17. Ancora a proposito di passaggi. Chi ha detto che dopo un suo passaggio sbagliato San Siro si mise ad applaudire per la sorpresa?
18. “Qui nei Glen hanno girato diversi film”. Sapessi che film verrebbero se fossero ambientati nella foresta della Lama. Solo che è più difficile arrivarci e la gente non parla inglese.
19. Can I borrow a chair, come lo pronuncereste? Cnboce, no?
20. In nessuna lingua esiste l’espressione “è bello come dormire in aeroporto”, ma i divanetti liberi, i pochi viaggiatori e i pochi annunci dello speaker hanno messo l’aeroporto di Prestwick tra quelli in cui è preferibile dormire. Rispetto a Edimburgo, Dublino e Mosca, per esempio.
21. Nel viaggio dalla stazione centrale di Glasgow all’aeroporto di Prestwick una fermata si chiama Paisley Gilmour Street. David Gilmour potrebbe comprarla e farle cambiare nome.
22. Libri e riviste acquistati.
1. Sapiens, la storia dell’evoluzione dell’uomo dalla nascita a oggi.
2. Lo speciale di “how it works” dedicato al funzionamento del cervello.
3. Uno speciale di Four Four Two sulla nuova stagione del calcio inglese (compresa la Championships) e sulla premier league scozzese.
4. Notes from a nervous world, un libro il cui acquisto mi ha messo l’ansia dell’hosbagliatocazzocosacazzohocomprato e allora l’ho letto tutto in aereo e è un libro che mi ci voleva in questo momento quindi ho fatto bene quindi l’ansia è sparita tie’.
5. Una raccolta di cruciverba in inglese.
6. Il Sunday Telegraph.
7. L’immancabile libro sulla storia della Scozia.
8. L’immancabile libro sulla lingua e sulle parole scozzesi.
23. A Prestwick c’ero stanotte e non adesso, a dire la verità.
24. Oggi, poi, sono successe altre cose sportive piuttosto rimarchevoli…

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