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Il fantomatico pil

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Il PIL è un indicatore che misura la crescita economica di un paese. La crescita economica permette alle persone di migliorare le loro condizioni di vita.
Si possono trovare definizioni di crescita o di benessere diversi da quelli economici. Si possono cercare indicatori diversi dal PIL, ma il problema è come rendere queste definizioni misurabili in modo rigoroso.
Quando si vanno a vedere i risultati di questi indicatori alternativi non è che le cose cambino molto rispetto all’uso del PIL.
Detto questo. Il modello base della crescita economica è il modello di Solow. La funzione della produzione è composta da capitale, lavoro, la terra (e risorse naturali, che secondo alcuni vanno tenute separate).
Le determinanti della crescita secondo Solow sono l’accumulazione di capitale, la demografia, il cambiamento tecnologico.
Per il capitale vale la legge dei rendimenti decrescenti. Ogni unità in più di capitale che uso rende meno. Quindi la crescita economica si arresta a un certo punto: lo stato stazionario. I paesi più poveri raggiungeranno i paesi più ricchi una volta che anche loro avranno raggiunto il punto di massimo sfruttamento del capitale.
Perché alcuni paesi non crescono? Perché subentrano fattori che impediscono la crescita.
Perché la crescita continua anche nei paesi ricchi? Perché il cambio tecnologico e il capitale umano permette di trovare modi diversi di organizzare la produzione, permettono di spostare in avanti il punto di stato stazionario.
Eppure i paesi continuano a crescere. Perché? Il capitale umano finisce. La demografia rallenta. Se non vengono nuovi elementi. Allora contano le idee. Nuove idee, innovazioni producono nuova ricchezza e nuova crescita

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