Il treno è un treno elettrico locale che percorre tutto il Casentino fino ad Arezzo e probabilmente, per arrivare a destinazione, impiega più tempo di quando andava a vapore.
Sono previste diciotto fermate per quarantacinque chilometri. Una fermata ogni due chilometri e mezzo. Per fortuna alcune sono facoltative.
Già.
Peccato che in ognuna di quelle fermate facoltative c’è sempre una persona che vuole salire oppure scendere. Quella donna, più raramente quell’uomo, ha generalmente tra gli ottanta e i novanta anni, le ci vuole circa un quarto d’ora a salire e dieci minuti a scendere (perché è discesa…o perché la scaraventano fuori). Forse vive esclusivamente per svolgere quella funzione.
E se fosse che, dopo la morte, alcune persone tornino appositamente per far fermare i treni alle fermate facoltative? Dice che il Capostazione celeste sia spiritoso.
Per qualcuno invece la presenza dell’ominide delle fermate sta a dimostrare che i fantasmi esistono e hanno un conto in sospeso da completare sulla Terrra. E’ come se fossero sospesi in attesa di giudizio. Come se Dio avesse scritto nella sentenza post mortem: “Sei assolto per insufficienza di prove, quindi guarda di vedere se riesci a trovare le prove, altrimenti non entri.”