there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Il vincolo di bilancio conta anche nella sanità

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1) in un mondo dove, ad ogni determinato istante t, esiste un insieme finito di risorse spendibili, e’ SEMPRE necessario considerare il vincolo di bilancio ed i vari trade-off che si presentano.
2) detto questo, e’ chiaro che -fornire un servizio a tutti- e’ una frase soggetta a ben precise determinazioni.
3) facciamo un esempio: curare qualcuno per una malattia mortale X molto rara costa 10000. curare qualcuno per una malattia probabilmente mortale Y molto diffusa costa 10. ergo curare il primo equivale a curare 1000 dei secondi. siccome le risorse sono finite si deve tener conto della cosa.
4) le funzioni da adottare per scegliere il modello preferito sono ovviamente “scelta politica”, ma comunque non possono prescindere dal punto 1.
quanto penso anche io, ma appunto questa decisione e’ frutto della scelta politica: “a fronte delle tasse pagate da tutti, garantiamo ad ognuno una certa percentuale di possibilita’ di essere curato qualsiasi malattia abbia, ovviamente non ai massimi livelli permessi dal livello scientifico e tecnologico”. potrebbe anche esistere la scelta: “a fronte delle tasse pagate da tutti, scegliamo di massimizzare il benessere collettivo”. o potrebbe esistere la scelta: “ognuno paga tutto per se’, e poi a fronte di tasse molto basse pagate da quasi tutti diamo un minimo di sanita’ a chi non e’ abbiente”.
come vedi tutte scelte strettamente “politiche”, ben esplicite, e nessuna di queste trascura il vincolo di bilancio. invece la scelta “curiamo tutti, sempre e comunque, alle migliori condizioni” NON e’ una scelta onesta, e’ una truffa bella e buona
una piccola società di distribuzione di prodotti chirurgici, e ho avuto modo di vedere dal di dentro – con tanto di presenza in sala operatoria dei venditori che lavoravano per la società – il sistema sanitario nazionale.
Al netto degli evidenti aspetti positivi, che ci sono e vanno lodati, il SSN è preda di violenti inefficienze legate come sempre al fatto che si spendono soldi dello stato e non di privati.
Esattamente lo stesso oggetto veniva venduto da distributori in calabria a circa 135 euro, dove in lombardia era piazzato a 34 euro.

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