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Lo stupore delle prese elettriche

La classifica dei pensionati retributivi privilegiati

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La valutazione di come avviene il diverso trattamento dei vari cittadini lavoratori, dal punto di vista numerico può essere valutata calcolando il tasso di rendimento apparente dei contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie versati oppure, attraverso altri indici.[4]

Valore della pensione in rapporto ai contributi versatiModifica

Se si considera il valore attuariale della prestazione pensionistica in rapporto ai contributi obbligatori versati è possibile individuare alcune categorie di cittadini italiani particolarmente avvantaggiate dal sistema pensionistico attuale.

I multipli dei contributi versati oltre il primo, sono quindi pagati dal contribuente.

Valore attuariale della pensione:

  • Oltre 100 volte i contributi versati

La pensione dei sindacalisti permette di ottenere un vitalizio integrativo basato sull’ultimo stipendio, anche con un solo mese di versamento dei contributi.

  • Oltre 10 volte dei contributi versati

vitalizi dei parlamentari sono sicuramente al primo posto e possono restituire fino ad oltre 40 volte l’importo dei contributi versati. Le normative che regolano tali prestazioni previdenziali sono stabilite dai vari organi costituzionali e normalmente non vengono pubblicate.

  • Oltre cinque fino a dieci volte dei contributi versati

Gli assegni di alcune casse dei liberi professionisti privatizzate ai sensi del D.Lgs. 509/1994 es. ragionieri arrivavano a restituire fino ad otto volte i contributi versati.[5]

  • Oltre tre fino a cinque volte dei contributi versati

Le baby pensioni potevano restituire oltre tre volte i contributi versati. La pensione minima di Inarcassa restituiva quattro volte i contributi versati.

  • Oltre due fino a tre volte dei contributi versati

Ancora nel 2014 il tasso di sostituzione per i nuovi pensionati dell’INPGI era del 104% che corrispondeva ad una prestazione dal valore doppio rispetto ai contributi obbligatori versati.

  • Oltre una volta e mezzo fino a due volte dei contributi versati

Il metodo di calcolo retributivo per la stragrande maggioranza dei lavoratori restituisce oltre una volta e mezza i contributi versati.

  • Oltre una volta fino ad una volta e mezzo dei contributi versati

Per i giovani iscritti all’INPS dopo il 1996 o agli iscritti alle casse dei liberi professionisti di cui al D.Lgs. 103/1996 o anche alla gestione separata INPS ai quali viene applicato per intero ai contributi versati il metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata sulla crescita nel caso in cui sia rispettata la previsione di crescita del PIL dell’1,5% annuo, l’importo della pensione che sarà erogata non restituirà più del 140% dei contributi versati. Ipotesi attualmente lontana dalla realtà.

  • Oltre l’80% fino al 100% dei contributi versati

La gestione separata INPS applicando il metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata sulla crescita per i contributi versati negli ultimi anni, a breve verrà applicata un tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione del montante contributivo individuale negativo determinando di fatto una restituzione parziale dei contributi versati.

  • Meno dell’80% dei contributi versati

Secondo le critiche rivolte dagli iscritti dell’ENPAS, gli stessi avrebbero avuto prestazioni pensionistiche di molto inferiori ai contributi versati. Ciò vale anche per una piccola percentuale di ex lavoratori dipendenti, di retribuzioni elevate, in ragione del metodo di calcolo retributivo che, partendo da coefficienti di trasformazione che assegnavano il 2% della retribuzione media degli ultimi 10 anni di lavoro per ogni anno di anzianità, sino a retribuzioni di 43.000 euro lordi annui, riduceva le prestazioni a 1,5% della retribuzione per la fascia di retribuzione tra 43.000 e 81.500 euro lordi annui, per arrivare allo 0,9% della retribuzione media per la parte di retribuzione superiore a 81.500 euro lordi/anno.

Valore della pensione in rapporto ai contributi versati calcolato in anni di pensione regalati dallo Stato italianoModifica

Gli stessi regali pensionistici sopra indicati, possono essere valutati in termini di anni regalati ai pensionati come calcolato nel 2001 dalla Commissione governativa presieduta dal prof. Alberto Brambilla.[6]

Gli anni di pensione regalati, sono quindi pagati dal contribuente.

Valore attuariale della pensione:

  • più di 20 anni di pensione regalati

pensione gonfiata dei sindacalisti

  • 20 anni di pensione regalati

artigiani e commercianti

  • 10 anni di pensione regalati

dipendenti pubblici

  • 8 anni di pensione regalati

dipendenti privati

 

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