https://www.youtube.com/watch?v=AjAVuRMPeJw
Fino al Trecento.
Lungo periodo di crescita economica in Europa. Tanti mercanti.
Cambia il clima. Fa più freddo. Gelano il Tamigi e la Senna. Il vino viene venduto a blocchi nel 1309. C’è meno raccolto e più fame. La popolazione era cresciuta.
A fronte della tecnologia esistente (non c’erano i fertilizzanti) il freddo, i minori raccolti, la popolazione eccessiva rispetto alle risorse, la terra finita la popolazione si trovava in maggiori difficoltà. Finché si è potuto si sono allargati i campi disboscando e disterpagliando poi le leggi hanno vietato di continuare a disboscare: la base della vita erano il grano per fare il pane, il vino, la legna per scaldarsi e se finivano i boschi finiva la legna.
Grande carestia del Trecento, tante pesti. La peste, che probabilmente era polmonare (prendevi una super polmonite, contagiavi qualcuno, non c’erano gli antibiotici, morivi), fece dimezzare la popolazione in un secolo in Europa. La vita comunque continuava, c’erano anche i ricchi, i mercanti, che commerciavano (e portavano la peste). La società era in parte globalizzata. La vita continuava e avere meno gente in giro faceva comodo.
Dal 1348 in poi c’è stata un’epidemia di peste nel 1361, nel 1372, nel 1399…
A Siena accanto al duomo c’è un inizio di lavori di un nuovo duomo che avrebbe dovuto essere più grande di quello esistente. Perché era una città ricca e popolata e ambiziosa. A quei livelli non tornerà mai. La peste impedì i lavori perché ridusse la popolazione. La popolazione era impegnata in lavori. Ecco i grandi cantieri di palazzi e chiese in quel secolo.
Oltre alla peste c’era la guerra. Fino al trecento le guerre erano delle scaramucce tra signori o tra vicini. Il signore radunava i suoi amici e andava a fare razzia, a bruciare qualche casa, a uccidere del bestiame. In caso di reazione si combatteva, se no ce ne andavamo. “Siamo in guerra, caro vicino” e poi “la guerra è finita”.
Guerra dei cento anni. Il re d’Inghilterra vuole conquistare la Francia. Quando finisce i soldi smette. O quando gli viene meno la voglia. La guerra, tra una tregua e l’altra, dura cento anni. I mercenari senza soldi fanno razzie nei paesi e a volte lasciano in pegno le armature alle osterie. Di solito non pagano. Per paura dei gruppi armati i contadini e i mercanti chiedono informazioni e magari non vanno alle fiere.
Il re di Francia litiga col papa. Il papa viene arrestato e deposto. Bonifacio ottavo. Poi il papa va ad Avignone perché col re di Francia bisogna fare la pace. La Francia era il paese più ricco e popoloso. Torna dopo 70 anni, il papa, a Roma. I cardinali lo depongono. Si ha un periodo con due papi.
Intanto la vita va avanti. Continua. Se c’è meno gente, ci sono più risorse per tutti. Non è un gran male. Nascono Ghiberti, Donatello. Dante scrive.
Abbiamo racconti e documenti. La rivoluzione dell’invenzione della carta era avvenuta nel duecento. Nel quattrocento ci sarà l’invenzione della stampa.
Dopo la crisi, insomma ci sono stati una specie di boom economico e tante piccole o grandi rivoluzioni e innovazioni. Progresso dopo la crisi. Se vogliamo, opportunità dalla crisi (tranne per chi ci è morto, nella crisi, forse).