Una delle fissazioni dei luridi politici, dei luridi governanti, dei luridi legislatori è quella di stabilire tetti ai prezzi. Dire che il prezzo di un bene o di un servizio non può superare una certa soglia. Esiste anche il fenomeno opposto, ma ne parleremo un’altra volta.
Quali sono gli effetti di questa fissazione?
I beni o i servizi vengono a mancare presto.
La qualità dei prodotti subisce delle restrizioni.
I consumatori sprecano tempo in coda.
Ci sono alti costi di ricerca.
Si perdono alcuni dei guadagni che derivano dal commercio: non c’è la massimizzazione del surplus del consumatore e del produttre.
Le risorse sono allocate in modo non ottimale.
Il blog Marginal Revolution ha cinque video sul tema in cui si approfondiscono i singoli punti. Un approfondimento lo farò nel mio blog quando avrò tempo e voglia. I video sono questi:
I danni di Nixon. Fisso il prezzo del petrolio, così manca la benzina. Fisso il prezzo dei polli e non del cibo, così milioni di pulcini vengono uccisi.
Carenze di prodotti e servizi e riduzione della loro qualità (in Urss o negli enti pubblici di un tempo chi se ne fregava della soddisfazione del cliente. Libri e auto prodotti in quantità inferiore perché tanto la domanda c’è).
Code per ottenere il bene o il servizio (la fila dal dottore!) Costi di ricerca e concorrenza tra i consumatori per arrivare primo. Nel mercato libero la concorrenza sarebbe sul prezzo e lo scambio soddisferebbe il consumatore e il venditore. Col prezzo fissato il consumatore si mette in coda e può essere soddisfatto, ma il tempo sprecato dal consumatore non apporta comunque benefici al venditore.
Allocazione non ottimale delle risorse. Se fa caldo a ovest e c’è petrolio, mentre fa freddo a est e non c’è petrolio, in una situazione di mercato libero, il prezzo del petrolio a est salirebbe, gli imprenditori sarebbero incentivati a portarlo da ovest a est. Col prezzo fissato mancano il segnale e l’incentivo, così a est muoiono di freddo e a ovest usano il petrolio per cose come il riscaldamento delle piscine.
Deadweight loss. Il mercato libero massimizza il surplus del consumatore e del produttore. Questo non avviene in caso di fissazioni di tetti ai prezzi.