there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

La mentalità scandinava produce buoni governi.

| 0 commenti

http://www.economist.com/news/special-report/21570835-nordic-countries-are-probably-best-governed-world-secret-their

I Paesi scandinavi sono riusciti a fuggire negli ultimi anni dai problemi economici e sociali dei Paesi del Mediterraneo e anche degli Stati Uniti. In ogni misura della salute della società (produttività, innovazione, disuguaglianza, crimini) i paesi scandinavi si trovano al top. Come hanno fatto ad essere così di successo?
Per molto tempo la storia che buona parte del mondo raccontava o conosceva parlava di welfare state dalla culla alla tomba, socialdemocrazia, terza via.
Un’altra storia è quella raccontata da persone di orientamento liberista secondo le quali sono stati i periodi e le riforme pro business, voluti anche dai socialdemocratici, e comprendenti anche la privatizzazione delle foreste, a garantire la ricchezza di quei paesi. Negli anni Settanta e Ottanta la crescita indisciplinata dei governi ha prodotto la crisi di inizio anni Novanta, dalla quale la Scandinavia è uscita grazie a nuove riforme pro mercato, di riduzione della spesa pubblica e di creazione di un ambiente favorevole alla libera impresa.

Anche il ruolo dei governi scandinavi nel miglioramento dell’uguaglianza o nel mantenimento dei livelli di ricchezza è oggetto di dibattito. Andreas Bergh, dell’istituto di ricerca dell’economia industriale, argomenta che la compressione dei redditi svedesi abbia avuto luogo prima dell’arrivo dell’welfare state e che questo sia stato una conseguenza della prosperità scandinava e non una causa. Anzi, l’welfare state ha ucciso la gallina che covava le uova d’oro. In effetti i paesi nordici hanno preso l’abitudine, dagli anni Settanta, di spendere in welfare più di quanto potevano permettersi. Inoltre si sono affidati alle performance di un manipolo di aziende giganti in modo poco saggio. Adesso è giusto che cerchino di riordinare i propri stati e creare un ambiente più adatto al business. Sarebbe sbagliato, però, ignorare il ruolo del governo nel successo scandinavo.
I cittadini dei paesi nordici sono orgogliosi dell’onestà e della trasparenza dei loro governi. I governi scandinavi sono soggetti a scrutini rigorosi: per esempio in Svezia chiunque ha accesso a tutti i registri ufficiali. I politici sono sviliti se buttano via le loro biciclette per andare nelle limousine.
I nordici hanno aggiunto due qualità importanti alla trasparenza: il pragmatismo e l’imparzialità. Una volta che hanno scoperto che il vecchio modello socialdemocratico aveva smesso di funzionare, lo hanno abbandonato velocemente e hanno introdotto nuove idee nell’arena politica. Sono stati anche determinati nella spinta e l’adozione delle nuove riforme. La loro gentilezza non va fraintesa.
Il pragmatismo spiega come sia stato possibile che il nuovo consenso rimpiazzasse così velocemente il vecchio. Pochi politici socialdemocratici, per esempio, vogliono smantellare le riforme liberiste degli ultimi anni. Ecco perché sembra che i politici di quei Paesi rappresentino un amalgama tra politiche di destra e di sinistra.
Il pragmatismo spiega anche perché questi Paesi continuino ad aggiornare il loro modello.
Loro hanno ancora molti problemi. I governi sono ancora molto grandi e il loro settore privato troppo piccolo. Le loro tasse sono ancora troppo alte e alcuni benefit concessi sono ancora toppo generosi.
Il sistema danese della flexicurity pone troppa enfasi sulla sicurezza e non abbastanza sulla flessibilità. Il boom petrolifero norvegese minaccia di distruggere l’etica del lavoro. E’ un brutto segno che oltre il 6% della forza lavoro sia in malattia ogni momento e che circa il 9% della popolazione in età lavorativa viva di pensioni di invalidità.
Comunque gli scandinavi continuano a introdurre riforme strutturali, forse troppo lentamente per alcuni, a ma in modo flemmatico e implacabile. Inoltre lo stanno facendo senza sacrificare ciò che ha reso il modello così di valore: la capacità di investire in capitale umano e di proteggere le persone dagli scombussolamenti che sono parte del sistema capitalistico.

La maggior parte dei paesi del primo mondo affronta i problemi affrontati negli anni Novanta dai paesi scandinavi: spesa pubblica fuori controllo e programmi di concessione di diritti troppo generosi. I paesi mediterranei hanno bisogno di una dose di mentalità nordica se vogliono portare le proprie finanze sotto controllo. Gli Stati Uniti hanno bisogno di una dose di pragmatismo scandinavo per riformare il settore pubblico e limitare l’welfare.
I governanti scandinavi e gli esperti sono molto richiesti nel mondo affinché possano esportare le loro esperienze. Il problema è che il modello scandinavo non è agevolmente replicabile. Tutti i paesi nordici hanno pochi abitanti e questo fa sì che le elite che comandano debbano andare d’accordo le une con le altre. I loro regnanti vivono in luoghi relativamente modesti e i loro baroni devono contrattare con contadini dalla mente aperta e indipendente e con la gente comune. Storicamente, come visto, la Svezia ha abbracciato il liberalismo presto, fin dalla seconda metà del Settecento. Inoltre ha abbracciato il portestantesimo, una religione che riduce la Chiesa a un compagno che ti soccorre e enfatizza la relazione diretta tra l’individuo e il suo Dio. Una delle priorità dei luterani è quella di insegnare a leggere ai contadini. Il risultato di questa combinazione tra geografia e storia è che i governi scandinavi hanno due risorse potenti: la fiducia negli stranieri e i diritti individuali. Un’indagine sulla fiducia degli abitanti di un Paese nella società piuttosto che nella propria famiglia ha rilevato come ai primi posti ci fossero gli scandinavi. Gli economisti dicono che un alto livello di fiducia risulta in costi inferiori di transazione: affinché le cose vengano fatte non sono necessari né i processi o le cause all’americana, né i patti qui pro quo (clientelismo, scambi di cose contro cose) all’italiana. La fiducia significa che le persone si sentono unite dal sentire civile (il capitale sociale), indipendentemente dai loro talenti e dalla loro ricchezza. I cittadini pagano le loro tasse e seguono le regole. Le decisioni del governo sono accettate ampiamente.
.
L’World Values Survey, che monitora i valori delle persone in più di cento Paesi dal 1981, dice che gli scandinavi sono tra le persone che credono di più nell’autonomia individuale nel mondo. Loro credono che il compito principale dello Stato sia quello di promuovere l’autonomia individuale e la mobilità sociale. Ogni norma della legislazione sociale scandinava, particolarmente quelle relative alla famiglia promulgate negli ultimi anni, può essere giustificata in termini di autonomia individuale. L’istruzione gratuita per tutti permette agli studenti di ogni background di raggiungere il proprio potenziale. La tassazione separata dei conviventi pone sullo stesso piano i mariti e le mogli. L’assistenza universale per i figli rende possibile il lavoro part time di ambedue i genitori. Mr Tragardh ha definito la mentalità scandinava come “statist individualism.”
Gli scandinavi hanno portato questa mentalità anche all’estero. Durante l’emigrazione di massa negli Stati Uniti, nel diciannovesimo e agli inizi del ventesimo secolo, gli americani prendevano in giro gli svedesi chiamandoli “svedesi stupidi” per la loro volontà di rispettare le regole. Questi svedesi hanno creato poi le enclavi meglio governate d’America, come in Minnesota. Ancora adesso, gli americani con radici scandinave ritengono in una percentuale più alta rispetto agli altri abitanti degli Stati Uniti che la maggior parte delle persone meriti fiducia.4

Size isn’t everything

Com’è possibile che i paesi scandinavi abbiano avuto un tale successo economico di recente data la grandezza dimensionale dei loro governi? Secondo una regola del pollice, un aumento di entrate fiscali di dieci punti percentuali sul pil è associato di solito a una caduta nella crescita annuale di una quota compresa tra mezzo e un punto percentuale. Questi numeri, però, vanno aggiustati in funzione dei benefici dell’onestà e dell’efficienza. Il governo italiano, per esempio, impone un pesante ostacolo sulla società poiché i politici che lo governano sono principalmente interessati a estrarre delle rendite anziché a fornire servizi pubblici. Un primo ministro svedese del passato, Goran Persson, disse una volta che l’economia svedese è un organismo con un corpo pesante e due ali piccole, ma nonostante ciò riesce a volare. Adesso questo organismo sta dimagrendo e vola ancora meglio di quanto abbia fatto per decenni

Lascia un commento