A COME ATMOSFERA
Atmosfera di festa, di entusiasmo, di gioia praticamente ovunque. Dal tifo sugli spalti alle conversazioni e gli abbracci tra gli atleti al loro coinvolgimento in giro per il villaggio.
A COME AUTOGRAFI
Prima dell’inizio delle gare ma soprattutto dopo. Sulla passerella che portava dagli spogliatoi e dalle piscine di riscaldamento a quelle di gara. Dietro alle transenne che separavano gli spettatori dagli atleti nel percorso verso i pullman. I cacciatori di autografi si sono fatti valere: “Tu blocca di qua, io blocco di là”. Qualche atleta ha preso la firma degli autografi come un lavoro, restandoci anche più di mezzora o prendendo i telefoni di tutti per farsi un selfie: Lisa Angiolini, Manuel Frigo, Simona Quadarella, Sarah Sjostrom (anche prima di una gara), Matteo Rivolta, Filippo Magnini, Massimiliano Rosolino, Federico Burdisso, Benedetta Pilato, Fabio Scozzoli, Martina Carraro. Chi girovagava per il villaggio veniva spesso individuato e fermato, anche se tendenzialmente senza mai disturbare eccessivamente. Tra i girovaghi più visti Chiara Tarantino, Costanza Cocconcelli, Sara Franceschi, Lorenzo Zazzeri, Alessandro Miressi, Francesca Fangio con amici vari. In generale sono stati tutti disponibili e semplici, sia gli autografisti che gli autografati e non è una novità. Poi c’erano le autograferie ufficiali: il negozio Arena ha sponsorizzato la firma speciale di Popovici, Paltrinieri, Martinenghi, Sjostrom, Pellegrini. Erika Ferraioli fa la giornalista ma anche a lei i cacciatori di autografi non hanno lasciato scampo. Gli autografi sono stati ovviamente chiesti anche a Stefano Bizzotto, Luca Sacchi, Tommaso Mecarozzi. Un po’ meno ovviamente anche Paolo Barelli è stato reclamato.
Da segnalare che una sera Sara Franceschi deve aver portato a forza Thomas Ceccon da dei parenti/amici di lei in modo che facesse degli autografi.
M COME MERCHANDISING
Borsa di tela 20 euro, cappellino 20 euro, zaino grande 40 euro, zainetto 15 euro, maglietta 30 euro, camicia 40 euro, felpa 60 euro, mascotte 25 euro. Voto 6,5. I prezzi sono simili anche in altre occasioni ma non è che sono un po’ altini? Se non altro sono belle robe: Arena e marchiate col logo della manifestazione.
M COME METEO E B COME BAGNI
Le giornate sono state caratterizzate dal caldo bollente o dal caldo umido, tranne una mattina di pioggia tropicale e con qualche refrigerio la sera, oltre che per chi si trovava sotto la copertura della tribuna Montemario o nelle aree coi ventilatori (e nel negozio del merchandising, ovviamente). Quelle giornate da mezzogiorno alle quattro a guardare i tuffi le ricorderò anche per il caldo e per la ricerca dell’ombra nei pressi dei bagni sotto la Tevere. Bagni dove a volte si verificava anche l’occupazione di quelli maschili da perte delle donne.
O COME ORGANIZZAZIONE
Le prime batterie della prima giornata non si sono viste perché i cancelli li hanno aperti in ritardo e non hanno nemmeno controllato gli zaini o i biglietti. Perché tutto questo? Perché c’era una commissione di controllo che stava giudicando insicuro il villaggio. All’ultimo minuto del primo giorno! Prima che scoppiasse la rivolta hanno consentito l’accesso almeno alle tribune. Per il resto lo staff era sereno e disponibile, hanno portato tutti quelli che avevano i biglietti non numerati nella stessa tribuna così da non creare confusione, hanno spostato nella tribuna coperta (la Montemario) chi era nella tribuna scoperta la mattina in cui diluviava e non aveva l’ombrello, hanno pulito i seggiolini bagnati prima che la gente si sedesse.
P COME PISCINA.
Tommaso Mecarozzi lo ha ripetuto fino allo sfinimento: la piscina più bella del mondo. Ora, l’opinione è avallata dagli atleti. Freya Anderson lo ha anche scritto su Instagram: “Stunning pool, babes. Stunnig”.
RAI E REGIA
Linea al TG2
La rai si è persa le batterie dei 200 farfalla e l’oro di Minisini Ruggero.
Poi ha parlato di 500 farfalla e prestazioni di Ceccon a rana.
Non ha mai fatto vedere le semifinali dei 100 rana donne e dei 100 stile libero uomini.
Ma passiamo alla regia creativa di chi evidentemente non voleva che in tv si vedesse la gara come invece si poteva vedere beatamente dal vivo coi propri occhi: inquadrature dal basso, primi piani, subacquee, intere vasche senza un’inquadratura dall’alto. Le riprese subacquee sono fondamentali per l’analisi della nuotata e del post gara ma in diretta bisogna far vedere ciò che accade nelle otto corsie e quindi usare immagini dall’alto e con una prospettiva non distorcente.
S COME SPEAKER
Luca Rasi al nuoto cercava di fare delle presentazioni in stile Campionati Assoluti: troppo lunghe e la gente lo stoppava applaudendo l’atleta appena entrato.
Valter Gerbi ai tuffi aveva la caratteristica di cambiare il tono: urlava i voti più alti e annunciava mestamente quelli più bassi in un singolo tuffo.
T COME TURISMO
Quando c’erano i tuffi non mi potevo certo spostare. Batterie del nuoto poi pranzetto veloce con pezzo di pizza e quindi ai tuffi da mezzogiorno in poi. Gli altri giorni mi sono mosso per Roma dopo le batterie. Luoghi di visita: Maxxi (6,5), Galleria Borghese (9) e Villa Borghese (8), Museo Etrusco (7,5), Musei Capitolini (9,5), via Giulia (7), Pantheon (7), itinerario da piazza Barberini a Via Veneto alla galleria Pinciana (7), museo di arte moderna e contemporanea (7).
V COME VECCHI ATLETI nel senso di ATLETI DEL PASSATO
A un certo punto nel piazzale di uscita degli autobus degli atleti si è formato un gruppo composto da Giorgio Lamberti, Tanya Vannini, Franceschi padre e figlia, Chiara Masini Luccetti, Federico Turrini.
Gli atleti del passato hanno premiato i vincitori di molte gare, accompagnando le premiazioni. Sacchi era in telecronaca, Battistelli non ricordo se ci fosse, Giovanni Franceschi era impegnato fuori Roma. Chissà se Cinzia Savi Scarponi e Manuela dalla Valle sono state invitate. Ricordo invece le presentazioni di Alessia Filippi, Federica Pellegrini anche imbarazzata, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla, Domenico Fioravanti, Giorgio Lamberti, Filipo Magnini. Tutti applauditissimi ma l’applauso più lungo e commovente anche per lei se l’è meritato Novella Calligaris. Chissà se si ricorda l’intervista rilasciata ai tempi dei suoi successi a Alfredo Pigna e come si rileggerebbe oggi nella ragazzina peperina di allora.
V COME VILLAGGIO
Il villaggio degli spettatori era una via di mezzo tra gli scarni villaggi di Berlino 2014 e Glasgow 2018 (Londra 2016 era dentro il centro commerciale di Stratford e quindi è un caso a sé) e i villaggi più maestosi dei Mondiali (Barcellona 2013, Kazan 2015, Budapest 2017). Una cosa in comune: i prezzi atroci dei gadget e dei prodotti Arena. La Speedo non è più presente dal 2013 ma aveva lo zaino più bello di tutti. C’erano un deposito bagagli, la biglietteria, il negozio di merchandising, altri negozi degli sponsor, il gioco a braccio di ferro organizzato da Radio Dimensione Suono, la radio, la zona comfort coi ventilatori che sparavano aria fredda in un grande spiazzo d’erba, il bancomat, la caffetteria, le gelateria, i chioschi che vendevano panini o pizze o macedonie o gelati. All’interno della Tribuna Tevere Bassa c’erano il negozio Algida coi gelati e il bar. Voto 7,5. Mezzo voto in meno perché pensavo ci fosse più cibo caldo e magari una sala di attesa al fresco. Cibo canonico delle giornate: la macedonia. A 5 euro anziché a 1 come al mercato di Barcellona o a 2 come a Berlino.