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Lo stupore delle prese elettriche

[Liberi Oltre] La Rivoluzione industriale. Prima parte

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Sbobinatura

Citazioni. Robert Lucas. Quando uno inizia a pensare alle cause della rivoluzione è difficile pensare a altre cose. Dopo la rivoluzione neolitica che ha creato la civiltà come noi la conosciamo (città, agricoltura) la più grande rivoluzione è stata quella industriale che ha creato la civiltà moderna e ci ha distinto dagli antenati: smartphone, penicillina, miglioramenti della medicina, auto, aereo, abbigliamento, riscaldamento ecc.
Dove comincia la rivoluzione industriale? In Inghilterra tra il 1750 e il 1830. Nel 1830 il modello di industria moderna basata su vapore e grande fabbrica aveva iniziato a diffondersi. In alcuni paesi l’industrializzazione è avvenuta negli ultimi trent’anni ma il processo è nato là.
Ashton. Citazione. La rivoluzione industriale consiste nel fatto un’ondata di strumenti si è diffusa in tutta l’Inghilterra. Mentre in epoca preindustriale le innovazioni erano rare e avevano tempi lunghi per diffondersi per quanto siano state magari enormi (stampa, ruota idraulica), dopo la rivoluzione industriale le innovazioni sono state tante, rapide, che si diffondono rapidamente e continuano a esserci. Prima il mondo cambiava lentamente e le innovazioni non erano un elemento essenziale della strategia industriale, dopo la rivoluzione inventare prodotti nuovi o processi diversi ha permesso a tutte le imprese di competere. Prima la competizione sul mercato era limitata e incanalata da strumenti come corporazioni e aiuti statali. Dopo la rivoluzione industriale innovare era fondamentale. Chi non innovava e non era in pari veniva buttato fuori. Questo soprattutto nell’Ottocento e inizio Novecento. La concorrenza e il progresso tecnico hanno caratterizzato la rivoluzione industriale.
Perché tutti insieme e in quel periodo? Perché in Europa? E in Inghilterra? Ci sono state civiltà come quella cinese che han fatto innovazioni ma non hanno avuto la rivoluzione industriale. L’Inghilterra aveva ascendenza militare e politica ma non era così superiore alla Francia (ricca e più popolosa) e all’Olanda (che aveva un reddito pro capite superiore). L’Inghilterra era periferica nel medioevo.
Grafico del pil inglese dal 1252 a oggi. Si vede la linea crescente che parte da inizio Ottocento. Per seicento anni c’era stata una lieve crescita e stagnazione. Poi la crescita divenne lineare e poi dopo il 1950 ancora più spinta. Se vediamo il grafico dal 1550 al 1850 vediamo come nel breve periodo la crescita è iniziata prima della rivoluzione industriale. Il pil procapite già cresceva dalla fine del 1650. Il periodo di crescita enorme invece è nella seconda metà dell’Ottocento e poi dopo la seconda guerra mondiale.
Quindi. La rivoluzione industriale si caratterizza per una grande ondata di innovazioni.
Dieci grandi invenzioni erano concentrate in due o tre settori e ecco perché il tasso di crescita aggregato non è così forte. Le innovazioni si concentrarono nell’industria tessile nuova (cotone) e nell’industria meccanica metallurgica. Erano industrie importanti ma non così enormi. L’industria del cotone nacque in quel periodo. L’industria tradizionale era quella laniera. Il cotone viene dall’India e diventa una moda. Inizialmente il cotone diventa competitivo e poi l’Inghilterra mette i dazi sul cotone indiano, importa cotone dagli USA e produce abbigliamento del cotone e degli imprenditori inventano delle cose che rendono il tessile inglese competitivo.
Allen ha pubblicato dieci grandi invenzioni. Il processo di invenzione ha alcune caratteristiche. Intanto l’invenzione è fatta da individui mentre adesso è fatta da imprese che creano reparti e assumono scienziati. A quel tempo gli inventori erano soprattutto persone pratiche che facevano mestieri e pensavano a come migliorare le macchine che usavano. Alcuni hanno fatto delle grandi invenzioni. Poi queste invenzioni sono state migliorate e la produttività è cresciuta. L’innovazione è un processo che parte da una grande idea che poi viene migliorata in passi successivi. Spesso gli inventori erano di basso livello culturale ma avevano grandi idee. Alcuni diventarono ricchi. Alcuni han fatto la loro ditta. Altri no e magari son rimasti poveri.
Le invenzioni che secondo Allen sono state le più importanti sono state: water frame, jenny spinning, mule spinning, telaio meccanico (tessili), ceramiche (Casalinghi), fusion coke (metallurgia), macchina a vapore di newcomen (meccanica), varie opere di ingegneria civile di Smeaton, macchina a vapore di Watt (meccanica), puddellaggio (metallurgia). I nomi degli inventori: arkwright, hargreaves, crompton, cartwright, wegwood, darby, newcomen, smeaton, watt, cort. C’erano macchine azionate dall’uomo per filare, alcune erano usabili solo in fabbrica con molte persone e fonti di energia, altre erano usabili anche a casa. I tessitori a mano avevano tanta domanda per il loro mestiere. Cartwright pensò a come fare un telaio meccanico e brevettò il primo telaio meccanico. Lui ci si rovinò. Il telaio fu in realtà sviluppato negli anni trenta dell’Ottocento. Comunque ci fu una serie di rivolte capeggiate dal famoso tessitore Ludd. I telai meccanici erano una minaccia al loro lavoro.
L’industria cotoniera crebbe ma era ancora relativamente piccola.
Wegwood fece delle ceramiche bellissime e diventarono una grande moda per i benestanti europei. Lui diventò ricchissimo.
Ci furono due innovazioni nell’industria del metallo basate sul carbone. La tecnologia tradizionale usava il legno per fondere. L’Inghilterra aveva distrutto le foreste per il riscaldamento e per l’industria del ferro quindi importava ferro da paesi più coperti di foreste. Darby inventò il sistema di usare il carbone, di cui l’Inghilterra era fornita. Riuscì a mantenere segreta la sua invenzione quindi gli effetti furono ritardati. Cort creò un sistema per togliere le impurità dal ferro. Prima le cose erano martellate col ferro incandescente. Lui inventò un sistema meccanico per farlo.
La cosa centrale comunque fu la macchina a vapore. Perché tutte queste macchine sono utili ma sono limitate. La macchina per filare il cotone è ottima per quello e non per altro. La macchina a vapore si chiama una general purpose tecnology. Fu inventata più di una volta. La prima vera macchina a vapore è una pompa e è utilissima per le miniere. Le miniere inglesi erano profonde. Tanto più si va giù tanto più si trova acqua. Non puoi estrarre carbone se hai acqua. Newcomen inventò una pompa per pompare via acqua. Il pistone veniva alternativamente riscaldato e raffreddato e questo provocava un immenso spreco di carbone. Questo rendeva complicato usare questa macchina in altri usi. Watt inventò una macchian che separava il condensatore dal pistone e quindi risparmiava carbone. Usava meno carbone quindi il carbone poteva essere usato in altri modi. Subito dopo ci mise un meccanismo che trasformava il moto in orizzontale. Attraverso una ruota poteva essere usato per muovere qualsiasi macchinario. A questo punto è diventato possibile fare una fabbrica basata sul vapore. La forza motrice della fabbrica fino allora era l’acqua. Era utile ma era limitata dal bisogno del fiume che poteva produrre una certa quota di forza motrice comunque dovevi avere il fiume a disposizione. Se eri lontano dal fiume non facevi niente. In Italia l’industria idraulica durò di più: aveva meno carbone, costava di più, conveniva continuare con l’acqua.
Comunque nasce la fabbrica moderna. C’è una macchina a vapore. Ci sono catene, cinghie che portano il moto alle macchine sparse. Questa fabbrica poteva essere messa ovunque. Bastava installare la macchina a vapore.
Due curiosità. Le fabbriche erano pericolosissime. Per trasmettere il moto si usavano cinghie o catene. Quindi avevi cinghie e catene in movimento continuo e gente che moriva o perdeva mani ecc.
watt, che aveva studiato scienze, e bolton, presero un brevetto per la macchina a vapore e con quel brevetto rallentarono la diffusione della macchina a vapore e l’innovazione per venti anni. Mantennero un quasi monopolio sulla produzione delle macchine e si facevano pagare un sacco. Rallentarono il progresso tecnico. Tanti miglioramenti non potevano essere adottati prima della scadenza del brevetto. Da metà ottocento scadde il brevetto, ci fu il boom, crebbe anche di più il reddito procapite.
La macchina a vapore divenne standard dove c’era il carbone: Germania, Francia del Nord, Belgio.
Il vapore fu usato per i trasporti. La nave a vapore soppiantò la nave a vela.
Il problema era come trasmettere il moto rotatorio all’acqua. I battelli avevano le ruote attaccate all’acqua ma funzionavano nel fiume e non nel mare perché quando c’erano le tempeste si distruggevano. Fu poi inventata l’elica sommersa. La macchina a vapore poté essere usata in tante attività. Era una tecnologia che non dipendeva dalla localizzazione e dipendeva da fonti energetiche abbondanti per quanto non rinnovabili. Il carbone era abbondante in tanti paesi, più del legno. L’offerta di energia è aumentata moltissimo e si è espansa la produzione industriale, i trasporti (la locomotiva fu inventata nel 1830). L’idea della ferrovia già esisteva: nelle miniere c’erano cavallini che trainavano i vagoni. Dal 1830 ci fu il boom delle ferrovie. I trasporti ferroviari erano più economici dei trasporti a trazione animale. Non più economici dei fiumi ma i fiumi erano limitati geograficamente. La macchina a vapore ha cambiato il mondo

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