L’ultima moda dell’indignazione popolare e giornalistica (Cesare de Carlo) riguarda le agenzie di rating.
Si tratta di Società dove lavorano delle persone che analizzano dei dati, studiano dei fenomeni e fanno delle valutazioni.
Si dice che vi siano conflitti di interesse e che siano finanziate dai soggetti che controllano. Inoltre, che forniscano giudizi più benevoli verso tali soggetti. La soluzione è chiaramente togliere questi conflitti. E’, comunque, credibile che i finanziatori diano dei soldi a tutte e tre le grandi? C’è un problema di concorrenza? Cioè altre agenzie non esistono? La soluzione è la stessa: liberalizziamo il mercato. Prescindiamo dal fatto che in tutte le Società italiane il collegio sindacale e il cda sono nominati dall’Assemblea, quindi controllori e controllati coincidono. La soluzione proposta da qualcuno è di creare delle agenzie statali…che controllerebbero se stesse. Ci sarebbe un po’ di corruzione in più?
Si dice che le agenzie distorcano i mercati. Be’. Se non fossero ritenute credibili, i mercati non se li filerebbero.
I mercati sono composti da persone che cercano di guadagnare o di far guadagnare le persone di cui gestiscono i fondi (compresi milioni di pensionati e risparmiatori poveri che vogliono che facciano proprio quello)
Nove volte su dieci sbagliano le valutazioni? Sarebbe da chiarire e comunque i mercati potrebbero non fidarsi. Voi comprereste con sicurezza titoli di stato dei Paesi europei? O di banche americane?
Non è che non volete essere né valutati né messi di fronte alle responsabilità?