http://www.bls.gov/fls/intl_gdp_capita_gdp_hour.htm
2011. Un’ora lavorata in Italia si trasformava in poco più di 40 dollari di pil. In Irlanda la stessa ora produceva più di 60 dollari di pil. Per gli altri paesi vedete pure il grafico gdp per hour worked.
Ma guardate il grafico della crescita annuale della produttività oraria. L’Italia è l’unico Paese con la crescita bassa e costante. Il famigerato Paese bloccato, immobile, fermo. Il grafico sei, che mostra la serie storica paese per paese, lo conferma. E le ore lavorate? Gli italiani lavorano quasi quanto gli americani, ma producono molto meno. Infatti l’Italia è ai primi posti per ore lavorate e agli ultimi per produttività. E non c’è niente di strano in questo: lavorano in pochi (tasso di occupazione basso,) in molti tra chi lavora producono poco per motivi legati a loro stessi, al tipo di attività fatto, alle carenze della p.a., della giustizia, dell’istruzione ecc, alla tecnologia usata, alla scarsa dotazione di capitale, al sottodimensionamento delle banche e anche delle imprese ecc. Chi è più arretrato o usa tecnologie più arretrate lavora di più e produce meno, e questo è chiaro. Se poi su dieci ore di lavoro, il lavoratore ne perde cinque realizzando o niente o meno di quanto facciano altri, inevitabilmente sta solo buttando via tempo. E non necessariamente o non solo per colpa sua.