there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Londra 2010. Giorno tre, di nuovo

| 0 commenti

Terzo giorno a Londra. A.D.2010. (c’è un altro post sul terzo giorno a Londra 2010, lo so, ma questo dovrebbe essere diverso e comunque chi se ne frega).
Mangio in metro qualcosa comprato da Tesco perché non ho tempo da perdere.
Vado verso lo stadio dell’Arsenal, ma è chiuso.
La multietnicità mi colpisce sempre, tra musulmane col velo che passeggiano e donne di colore che corrono, oltre a chi esce tranquillamente in pigiama.
Bloomsbury è un quartiere dove si respira aria da media borghesia che manda i figli a studiare nelle università qui presenti.
Il British Museum si può girare in un’ora e mezzo a patto di non fermarsi quasi mai e quindi impegnandosi a rifare una visita più approfondita quando ci si tornerà. Perché è ovvio che a Londra si tornerà.
Non ho ricordi del Cartoon Museum. Ho solo un appunto che dice “cartoon museum”.
L’Encyclopedia of Immaturity può fare per me.
Garlic and shots: vuoi della birra all’aglio? Eccotela servita. Sa di aglio? Mai quanto una bagnacauda. “Dancers, don’t crush the waiters toys. This is not Burger King”. Sì, la mancia la meritate.
Blackwell e le altre: il giro delle librerie di Londra è impegnativo, tra piani e scaffali di libri interessanti. Impegnativo, ma imperdibile.
Foyles: ci sono cinque sezioni di ornitologia. Qua tutto è gigantesco. È vietato avere negozi con meno di sette piani nelle strade principali dello shopping?
Sunderland 1973: la più grande finale di FA cup.
Whitechapel: multirazziale, giovanile. Le ragazze dalla fisionomia araba sono bellissime, in media. La Whitechapel art gallery la vedrò nel 2013, by the way.
Lascio il posto a una musulmana col passeggino e poi arrivano le tedesche.
Brick Lane. C’era una sbarra e mi sembra che ci fosse scritto che oltrepassare quella sbarra non garantiva la sicurezza. Io sono passato oltre e ho visto una massa di bengalesi dirigersi verso di me. Tutto questo tre anni dopo è sparito. Il Brick Lane Market è bellissimo ma anche questo lo vedrò nel 2013.
Sento una gran risata! Una ragazza ride in strada. Dopo bacia la sua compagna.
Faccio un giro nei pub del West End (comunque non c’è che dire: giravo!ndrr), ci sono delle ragazze ubriache, una mi dice Hello, per gli standard italiani si nota la trascuratezza dell’abbigliamento (per me è il top, quindi). Ci sono sexy shop ma io preferisco il ristorante libanese.

Lascia un commento