Di Massimo Fontana
Gli errori teorici del club di Roma:
1) l’assunzione dell’invarianza tecnologica
2) la totale incapacità di capire cos’è la crescita economica capitalista, da questi scienziati assunta come maggiore produzione, quando è in realtà la soddisfazione dei diversi bisogni, quindi non necessariamente tesa alla maggiore produzione.
3) La totale incapacità di comprendere il meccanismo dei prezzi di mercato.
4) L’assunzione dell’invarianza dei comportamenti sociali rispetto ai mutamenti economici indotti dal capitalismo.
E questo senza considerare le economie di scala, che come detto in 7 anni hanno diminuito dell’80% il costo delle batterie al litio.
Favole di un pericoloso liberista monetarista?
No, puri fatti, come possiamo leggere qui http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-02-26/prezzo-litio-dimezzato-quattro-anni-morgan-stanley-205536.shtml?uuid=AEpgKK7D , dove solo grazie al primo meccanismo esaminato, ovvero la ricerca di nuovi giacimenti, Morgan Stanley stima esserci un eccesso di produzione di litio mondiale così elevato, che per riportare semplicemente in equilibrio domanda e offerta di questo metallo, la quota di auto elettriche mondiali prodotte sul totale delle auto, dovrebbe aumentare fino al 31% entro il 2025.
Cosa che sicuramente NON avverrà.
Quindi?
Quindi:
– grazie alla crescita economica capitalista, la demografia mondiale è sotto controllo.
– grazie al meccanismo dei prezzi e all’evoluzione tecnologica abbiamo vecchie fonti energetiche più abbondanti
– grazie al meccanismo dei prezzi e all’evoluzione tecnologica abbiamo nuove fonti energetiche pulite, concorrenziali e inesauribili
Possiamo parlare in questo contesto di limiti allo sviluppo?
No.
L’unico limite che abbiamo è solo quello che la nostra intelligenza ci pone.