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Lo stupore delle prese elettriche

L’uso della terra e la dieta americana

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http://www.env-econ.net/2013/09/land-use-and-the-american-diet.html

 

Una certezza che deriva dalla nostra conoscenza del passato è che più ricche sono le persone, più carne mangiano. Negli Stati Uniti il consumo di carne è cresciuto molto dopo la Seconda Guerra Mondiale, mentre il reddito pro capite cresceva e la classe media con lui. Le persone che nel mondo sono meno ricche, mangiano meno carne. Via via che il loro reddito cresce, consumano più carne.

Potremmo pensare che questo processo continui all’infinito. La realtà è che in America non sta aumentando il consumo senza fine. Nei trenta anni passati la dieta è diventata tale da consumare molta meno terra. Basandoci sulla dieta americana di oggi, un americano medio mangia l’equivalente di circa mezzo acro al giorno. Nel 1980 mangiava l’equivalente di due terzi di acro (circa il 35% in più di terra per persona), per il suo consumo di cibo. Come è riuscito a ottenere questo?

Primo. Ha iniziato a consumare meno. Dal 1980 al 2004 il consumo di cibo per persona negli Stati Uniti è cresciuto dello 0,6% annuo. Poi però è diminuito. Le cause? Prezzi più alti, probabilmente, ma anche un dibattito forte sull’obesità che ha modificato le preferenze dei consumatori.

Secondo. Ha consumato meno carne bovina e più carne bianca e frutta secca. Cioè ha scambiato cibi la cui produzione richiede più terra con altri cibi la cui produzione richiede di usare meno terra. Infatti per fornire una caloria all’americano medio, un bovino americano medio deve mangiarne sei e occupare 2400 piedi (eh,oh) quadrati di terra. Per fornirci la stessa caloria, il pollo mangia 4 calorie e il maiale 2. Questo si traduce in 400 600 piedi quadrati di terra da destinare all’allevamento di maiali o polli per darci le calorie equivalenti a quelle fornite dal manzo. È da notare che sostituire alla carne la soia, i legumi o il fotu o magari le mandorle, farebbe usare più terra di quella che usiamo per avere lo stesso numero di calorie che forniscono maiali e polli.

 

Terzo. Ha drammaticamente incrementato la produttività del’agricoltura. La produzione di cibo negli Stati Uniti, misurata dal rendimento dei cereali, è aumentata dell’1,6% l’anno dal 1980. Circa metà della riduzione della terra necessaria per i consumi è dovuta a un cambiamento nella dieta e l’altra metà è dovuta a miglioramenti nella produttività della terra.

Gli statunitensi sono più ricchi del 38% in termini reali, la popolazione è cresciuta del 36% dal 1980, ma ha bisogno di 145 milioni di acri di terra per sfamarsi, contro i 147 del 1980.

Nonostante ciò usa ancora altri 335 milioni di acri di terra produttiva e altri 700 milioni di terra meno produttiva. L’eccesso di cibo che produce viene esportato o trasformato in etanolo.

Mangiare meno carne non porterà necessariamente a usare meno terra: le esportazioni e l’etanolo sono profittevoli.

Mangiare meno carne, però, insieme a miglioramenti di produttività, ci aiuta a usare in modo più efficace la terra. Questa è una lezione da tenere a mente, data la crescente domanda di carne e di cibo che proviene dalla classe media asiatica e in parte sudamericana.

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