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Lo stupore delle prese elettriche

I mali del protezionismo e dell’autarchia. In sintesi.

Il protezionismo implica la limitazione della libertà di scelta e dell’ampliamento della possibilità di soddisfare i propri bisogni
La ricchezza viene trasferita dai consumatori più poveri ai produttori più ricchi, o ammanicati.
Se tu, fornitore estero, non vendi i tuoi prodotti a chi li vorrebbe, nel mio paese, hai anche meno soldi per comprare i miei, quindi io vendo potenzialmente di meno.
“Se tu mi impedisci di vendere a te, io ti impedisco di vendere a me” e si scatenano le guerre commerciali. Nella storia si sono scatenati anche conflitti militari, a seguito dell’escalation di guerre commerciali.
Il protezionismo determina l’allocazione delle risorse verso i settori protetti, che hanno prezzi più alti, sono più remunerativi solo artificialmente e questo attrae verso di loro i fattori produttivi (capitale e lavoro).
Chi opera in altri settori è costretto a spendere di più se vuole acquistare tali fattori anche se è più efficiente (quindi sarebbe nelle condizioni di acquistarli a un prezzo più basso, se non esistesse il protezionismo che favorisce altri settori) o se nel suo settore il paese ha un vantaggio competitivo. Ciò rende questi settori artificialmente meno competitivi.
Quindi il protezionismo favorisce qualcuno ma inevitabilmente sfavorisce qualcun altro, politicamente meno protetto, e falsa il sistema dei prezzi.
L’autarchia è impossibile da realizzarsi. Qualche bene che va a comporre il tuo prodotto lo importerai comunque.
L’autosufficienza non è neanche conveniente: è preferibile specializzarsi in ciò che si sa fare meglio e scambiarcelo.
Il libero mercato, in sostanza, è: io ho un bisogno, tu sei in grado di soddisfarlo, ci accordiamo sul prezzo.
Io ho concorrenti tra i consumatori e tu hai concorrenti tra i venditori, così nessuno dei due ha il potere di imporre il proprio prezzo all’altro.
Ambedue abbiamo vantaggi dal libero scambio.
Il protezionismo serve a garantire al produttore il suo surplus e a infinocchiare il consumatore.
I consumatori che spalleggiano i protezionisti sono evidentemente affetti da tafazzismo.

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