there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Nuoto. Tokyo 2020. Quarta giornata

Nuoto: stanotte e oggi. Non io: loro.

1. Femke Hemskeerk a Federica: “We loved the way you danced”. Non ho altro da aggiungere.

2. Federico Burdisso e i 200 farfalladelfino: tutta quella fatica per 195 metri e poi conquistare il bronzo grazie a un arrivo perfetto dopo essere stato raggiunto dall’uomo più veloce negli ultimi 25 metri nel campo gara: Kenderesi.

3. Sì, ma non so se è chiaro: FEDERICO BURDISSO HA VINTO LA MEDAGLIA DI BRONZO ALLE OLIMPIADI!.

4. I ragazzi della “mista dei sogni” di qualche anno fa ai giovanili si sono fatti grandi e le promesse si sono trasformate in medaglie o quasi medaglie olimpiche.

5. Ne manca uno. Alessandro Miressi stanotte si gioca il giocabile nella finale più desiderata da qualsiasi bambino che inizia a nuotare: quella dei 100sl. Con lui a contendersi le medaglie saranno soprattutto Dressel, Chalmers, Kolesnikov, Popovici, Hwang. Dai che magari il russo fa il lunatico, il coreano schianta dopo i primi 50, Popovici è ancora fragile e Miressi non sbaglia nulla e sale sul podio. Se poi invece non andrà così vorrà dire che altri sono stati più veloci di lui. Intanto a giocarsela c’è.

6. Piccole cose che rendono felici: Francesca Fangio entra in semifinale nei 200 rana. Gli otto decimi in più rispetto al Settecolli li chiamiamo differenziale da Prova Olimpica. Nella stessa gara la Schoenmaker cerca di superare il record del mondo ma la linea rossa vince di cinque centesimi.

7. La 4x200sl uomini è arrivata quinta. Ballo, Ciampi, Megli (fantastico, ndrr), Di Cola non potevano fare più di così. Sono stati gli altri ad andare più forti. Sono mancati quelli che avrebbero potuto dare una marcia in più: i Detti, i De Tullio, un Megli stesso che avesse passato gli ultimi due anni senza collezionare sfighe. Intanto la Gran Bretagna non è riuscita a superare il record del mondo per colpa della prestazione di Dean, quello che aveva vinto la gara individuale.

8. Matteo Restivo conferma nei 200 dorso di riuscire ad avere un solo picco stagionale mentre colui che ci mette più tempo a nuotare a dorso che a rana, cioè Alberto Razzetti conquista l’accesso alla semifinale dei 200 misti con l’ottavo tempo.

9. In questo momento un giudice in Australia si sta chiedendo: è più illegale la 4x100sl femminile o la 4x200sl femminile?

10. Dopo i 400sl non aveva tempo per piangere e allora la Titmus si è sciolta in lacrime dopo l’allenamento in soglia (tre vasche in 28”) che altri hanno chiamato finale olimpica dei 200sl. Gara in cui seconda è arrivata la Haughey, terza la ormai rediviva Penny Oleksiak, quinta la Ledecki.

11. Ha pianto anche Katie Ledecky dopo aver vinto i 1500sl, dimostrando quanto può essere dura la pressione di dover vincere per forza dopo averlo già fatto per nove anni. Per far passare i pregiudizi sulle persone (“è antipatica”) a volte basta ascoltarle. Per esempio, nel suo caso, durante le interviste ai trials. Può anche bastare seguirle su Instagram.

12. La 4x200sl femminile è riuscita a nuotare otto secondi più lentamente del tempo di ingresso nuotato solo due mesi fa. Cose che riportano alle prestazioni di Rio, solo che lì erano la regola e a Tokyo sono l’eccezione.

13. A parte le solite frasi del tipo “Ho fatto il record del mondo ma potevo fare di meglio” (non l’ha detto, eh, era per dire, ndrr) mi ha colpito questa frase di Federico Burdisso: “Non volevo fare la gara perché sentivo troppo lo stress”. Mi aveva colpito quando Alison Schmitt disse la stessa cosa. Sappiamo che Phelps ha parlato di crisi depressive con cui deve convivere tuttora e con cui conviveva quando era l’invincibile Michael. Mi ha colpito la frase di Benedetta Pilato:”Non la darò vinta a chi si augurava un mio momento buio”. Poi la Biles, la Osaka. A volte le pressioni possono essere insopportabili. A volte oppure spesso? Quante restano nascoste in persone tra i quindici e i trent’anni o poco più a cui viene chiesto sostanzialmente di vincere per loro stessi ma anche per gli altri? Ogni tanto pensiamoci. Anche quando certe crisi le dovette affrontare Federica Pellegrini.

14. Milak ha vinto i 200 farfalla e non è rimasto contento. Doveva fare il record del mondo. Glielo avevano imposto i suoi allenatori. Che gli hanno infatti girato le spalle. Funziona così nel nuoto ungherese. Stanno massacrando anche Katinka Hosszu. Che forse avrebbe dovuto essere eternamente competitiva? Per saperne di più leggete il post di Centosciolto di oggi e scorrete tra i commenti.

15. Simona Quadarella ha preso la gastroenterite a dieci giorni dalle Olimpiadi. Ha perso tre chili. Non ha più possibilità di medaglia, salvo miracoli ma miracoli veri. Meritava tantissimo di lottare per il podio. Il dispiacere che posso aver provato o che possono aver provato i tifosi in quei maledetti ultimi trecento metri è probabilmente nulla rispetto a quel che provava lei vasca dopo vasca. Merita di ripartire, se lo vorrà, di tornare a divertirsi nuotando, come dice lei, e di mettere la sua mano davanti a tutte a partire dall’anno prossimo. In culo ai titolisti e ai disfattisti. Ci riuscirai, Supersimo.

16. Poi leggo queste dichiarazioni: “Agli 800 sono passata a 8’20» che come passaggio è buonissimo. Significa che per gli 800 ho le forze e sicuramente lì cercherò riscatto. Non so cosa potrà avvenire, non prometto nulla ma ci proverò fino alla fine come ci ho provato adesso. Cristian (Minotti) mi ha detto che non ci possiamo inventare nulla, i miracoli non esistono ma ha visto che ci ho provato ed era contento lo stesso. Ora non mi devo abbattere perché abbiamo già la prossima gara e poi la prossima Olimpiade è vicina”. Forza superSimo!

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