Dopo essere tornato a casa, Pinocchio va a cercare il suo babbo per terra, aria e soprattutto acqua. Infatti lui galleggia nell’acqua e si lascia trasportare quando a un certo punto, mentre è arrivato fino all’Oceano Atlantico, spunta a sorpresa un pescecane che si presenta:”Salve Pinocchio, sono il Pescecane. “
Pinocchio:”E chi se ne frega?”
Pescecane: “Guarda che ti potrei mangiare”
Pinocchio:” Guarda che sono di legno, se t’avessi un briciolo di cervello, sapresti che ti sono indigesto.”
Pescecane:”Questo lo dici te.”
Pinocchio:”Orsù dunque, facciamo una prova! Se vinci te, mi fai uscire, però!”
Pescecane:” D’accordo”.
Fu così che il pescecane si mangiò Pinocchio.
Ecco che, arrivato dalle parti dello stomaco vide quattro animali intenti a giocare a poker: erano Cappuccetto Rosso, la nonna, il cacciatore e il lupo. Infatti il lupo si era incautamente buttato in acqua e il pescecane l’aveva subito agguantato, ma stringendolo tanto forte da fargli vomitare i suoi ospiti (suoi: del lupo.)
Fu così che per passare il tempo giocavano a carte. Crearono anche un campo di calcio e uno da tennis nello stomaco del pescecane e facevano degli incontri appassionanti.
Ogni tanto il pescecane, a cui per digerire occorrevano quindici anni, sentiva un malore, quando le partite erano troppo accese, e ordinava di smetterla. Altrimenti li avrebbe espulsi, non facendo loro vedere un cartellino rosso, ma proprio buttandoli via dal proprio sederone.
Di solito però assisteva volentieri alle loro partite, quando non era impegnato a raccattare vagonate di pesci in giro per il mare. Infatti al pescecane rimanevano molto simpatici, quegli esseri che ancora aveva deciso di tenere da parte, invece di triturarli ben bene. Infatti gli pulivano lo stomaco, ogni tanto davano l’aspirapolvere: insomma erano molto efficienti.
Ora insieme a quei quattro c’era anche un uomo che era andato a pescare un giorno con la sua barchetta e fu inghiottito con tutta la barca e il rifornimento di cibo. Così Cappuccetto Rosso, la nonna, il lupo, il cacciatore e questo pescatore avevano da mangiare e inoltre ogni tanto pescavano qualche pesce mangiato dal pescecane: pesce fresco a volontà, insomma.
Il pescatore sapete chi era? Era uno che una volta “si era assopito e aveva un’ombra lungo il viso come una specie di sorriso”. Aveva visto un assassino, gli aveva dato pane e vino, si era riassopito, era stato disturbato da due guardie, si era ririassopito.
Però il giorno in cui era stato preso dal pescecane gli fu chiesto un passaggio da Geppetto per vedere se riusciva a ritrovare Pinocchio. E il pescatore fu ben lieto di accettare.
E quindi, mentre a quel tavolo giocavano quei quattro, ecco che Pinocchio vide che due omini stavano giocando a ping pong. Il punteggio era di 20-6 per il pescatore. In quel momento Pinocchio si accorse di Geppetto e lo salutò estasiato. Geppetto gridò:”Pinocchio!” e lanciò la racchetta per aria. Il pescatore così realizzò facilmente l’ultimo punto. Pinocchio venne colpito dalla racchetta su una tempia e svenne. Il lupo aveva capito “Finocchio” e si alzò contro Geppetto, che fortunatamente fece in tempo a chiarire. Alla fine Pinocchio rinvenne, grazie all’intervento della fatina che lo portò in un luogo buio e misterioso al riparo da sguardi indiscreti. Quindi Pinocchio salì verso la bocca del pescecane e gli disse di rispettare la promessa, visto che da quel giorno al pescecane era venuta la cirrosi epatica. Il pescecane però se lo ributtò nello stomaco, allora Pinocchio e compagnia iniziarono a fargli la peggiore delle torture: il solletico. Il pescecane iniziò a ridere e loro risalirono velocemente ed uscirono.
Da quel momento vivranno felici e contenti i seguenti personaggi:
Il lupo, che finirà in una canzone;
La nonna, che finirà in una torta;
Il cacciatore, che finirà in un film;
Cappuccetto rosso, che finirà in una scatola di preservativi.
Il pescatore, che finirà sulla rete, cioè su internet.
E ora ci attende il gran finale: come finiranno Pinocchio e Geppetto?