there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Porto 2019. Terza parte

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1.   Miragaia è il quartiere delle contraddizioni. Stradine e vicoli stretti, case ricamate di azulejos accanto a case che cadono a pezzi, pavé levigato in una strada e buche in quella trasversale, circolo popolare con un uomo grasso vestito da cuoco che sgrida una probabile moglie, miraduro di Vitoria (niente di che: sempre lo stesso panorama) con uomo seduto a terra a suonare il fado.

2.   Il centro di esposizione della fotografia ospita mostre temporanee molto belle e una mostra permanente di obiettivi e macchine fotografiche dagli albori della fotografia a oggi. È gratuito e molto bello, sia come struttura (è un vecchio monastero) sia come qualità delle esposizioni.

3.   Differenze tra Porto e Lisbona. Porto non è una città che ti porta dove vuole lei, ha avuto meno luoghi che mi spingevano a fermarmi e a riflettere sull’universo. È stata meno sorprendente e anche meno viva, quindi forse più tranquilla.

4.   Quindici euro per vedere due cantine, avere qualche informazione da una guida e prendere tre degustazioni di vino sono un’ora e mezzo quasi buttata via. Il quasi è perché la visita è servita a scegliere quale confezione di bottigliette comprare all’aeroporto.

5.   Prese la metro, non scese alla fermata, si ritrovò al capolinea. Era allo stadio. Decise di fare il giro e poi fare il tour: stadio (bello, la visita guidata non particolarmente significativa) e museo (molto bello, interattivo e ricco di video interessanti e reperti storici).

6.   Cibo. La francesinha è buona e il Cafè Santiago merita la reputazione. Bene anche la Taberna do Largo. I primi due locali in cui mi sono fiondato il primo giorno a pranzo erano chiusi per l’occasione e allora mi sono buttato su “Fabrica de nata”, ovvero la delizia, sia per le natas che per le pasteis di bacalao, . La alhera è una caratteristica salsiccia non di maiale e non mi è piaciuta (troppo morbida, troppo aglio e vabbe’ pazienza). Le sardine grigliate e la grigliata di calamari e gamberi ad Afurada erano deliziose. Anche le patate lesse e l’insalata di contorno erano buone. Per chi non vuol googlare cosa sia la francesinha provo a ricordare la composizione: due salsicce, prosciutto cotto, formaggio a coprire, uovo, patatine fritte per contorno. Il trionfo del colesterolo ma anche della bontà.

7.    I luoghi più turistici, come le vie che portano alla stazione sao bento (bellissima) e alla cattedrale (da raggiungere almeno una volta attraverso  la scalinata che parte dal ponte Dom Luiz sul lungofiume), a volte si riempiono di musica e di artisti di strada. La sera tanta gente si siede sulle panchine e che guarda il fiume e l’oltrefiume, le case colorate di Ribeira da una parte e le colline di Villa Nova de Gaia dall’altra. In Largo Sao Domingo in particolare c’è molta musica nell’aria, con cantanti o gruppi che suonano e mettono in vendita i loro cd o ti invitano a seguirli su Instagram e dintorni. Sulla piazza giardino di fronte al palazzo di borsa invece si può sentire la banda musicale. A volte si osservano delle sfilate di studenti che forse  imitano le scuole di Harry Potter.

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