Le aziende pubbliche non falliscono perché il dirigente guadagna troppo o perché pensa solo alla sua buonuscita. Le aziende pubbliche falliscono perché non reggono la concorrenza, non licenziano quando hanno la necessità per scopi elettorali, i dirigenti sono messi lì dai politici e non si preoccupano di far tornare i conti perché sanno di poter contare sugli aiuti statali. Sono cambiate le amministrazioni ma il problema è rimasto lo stesso.
Il problema è quando le aziende pubbliche fallite non vengono fatte fallire e occupano spazio che potrebbe essere occupato da imprese più efficienti e produttive sul mercato. Imprese nelle quali potrebbero trovare lavoro i lavoratori e guadagnare anche di più (sempre che siano produttivi, magari).