http://www.env-econ.net/2006/06/normative_versu.html
Supponiamo che il 20% delle emissioni di gas serra negli Stati Uniti sia dovuto agli allevamenti di bestiame (la percentuale è inventata, ma credo che sia abbastanza realistica). Trascuriamo gli altri effetti derivanti dal consumo di carne, come quelli sanitari. La domanda rilevante da un punto di vista economico è: il fatto che il 20% dei gas serra derivi dalla produzione di carne (che è un dato di economia positiva) implica che dovremmo smettere del tutto di consumare carne (che è un’affermazione normativa?) La risposta è no, almeno non più di quanto il fatto che le auto emettano gas serra significhi che dovremmo smettere di guidare.
Ci sono molti fonti di emissioni di gas serra. Se volessimo ridurre le emissioni del 20%, qual è il modo economicamente efficiente per farlo? Potremmo, in teoria, ridurre del 100% la produzione di carne. In effetti otterremmo il risultato voluto.
La parola chiave, però, è efficienza. Così come eliminare l’inquinamento industriale sarebbe costoso e non fattibile (l’inquinamento zero non è una posizione economicamente giustificabile), anche l’eliminazione del consumo di carne non è una posizione economicamente giustificabile. Perché? Perché la perdita di utilità di chi mangia carne sarebbe superiore ai benefici dati dalla riduzione delle emissioni. (Affermazione non dimostrata nell’articolo, comunque, ndrr).
Allora qual è la soluzione economica? Ridurre le emissioni di ciascuna fonte finché il beneficio marginale derivante dall’emissione dell’unità successiva di gas serra sia lo stesso per tutte le fonti. Come possiamo ottenere questo risultato? Tassando le emissioni di gas serra.
Pensiamo alle emissioni di CO2. Una carbon tax per unità di emissioni prezzerà in modo efficiente l’anidride carbonica e ridurrà le emissioni al minimo costo. Quelli che beneficiano più dalle emissioni vorranno pagare di più per emettere anidride carbonica e quelli che ne beneficiano meno le ridurranno di più.
Il prezzo è un signore che non si lascia condizionare dai giudizi.
Quindi, qualunque sia la tua visione normativa, smettere di mangiare la carne o continuare a mangiarla, la soluzione economica è fare in modo che il suo prezzo ci consenta di essere liberi di sceglierne l’ammontare che determina i benefici netti più grandi. Questa quantità accettabile può essere zero, anche se è improbabile. Oppure no.