VOTI OLIMPICI. GIORNO ZERO.
FRANCO ARTURI. 8.
http://www.pressreader.com/italy/la-gazzetta-dello-sport/20160805/281857232917942
Smitizza in un editoriale la retorica olimpica e rende più umani e quindi anche più pieni di miserie umane i giochi olimpici e lo stesso barone De Coubertin.
Non è vero che si fermavano le guerre. De Coubertin voleva dei giochi militari, sessisti, nazionalisti. La retorica li ha mitizzati. Il dilettantismo era una forma di classismo perché escludeva chi non aveva i soldi per presentarsi.
I giochi, in realtà, sono belli oggi perché restano un simbolo di cosmopolitismo e di speranza.
GIANMARIO BONZI. 8.
Sarà che le gare non saranno visibili su Eurosport, che io sappia, ma su Facebook è scatenato. Grazie alle sue foto e alle sue parole piene di entusiasmo, fa crescere la tensione e l’emozione dell’attesa. Intanto ci ha lasciato anche trenta pillole olimpiche da gustarsi. http://it.eurosport.com/giochi-olimpici/rio/2016/pillole-olimpiche-30-curiosita-sulle-30-edizioni-dei-giochi-estivi_sto5704369/story.shtml
DOPING. 0.
A parte il doping in sé, tra Wada, Cio, tribunali sportivi e federazioni l’unica certezza è il caos. Ancora non ho capito se i russi del nuoto potranno gareggiare o no e intendo capirlo solo nel momento in cui scenderanno o meno in vasca.
In Italia, oltre al clamoroso caso Schwazer, sui cui spero che si faccia piena luce, c’è stato un raro esempio di malagestione nel beach volley. Come scritto anche qua: http://www.sportface.it/editoriali/la-strana-storia-viktoria-orsi-toth-dubbi-responsabilita/67507 è possibile che un’atleta prenda una pomata senza chiedere niente, che nessuno la veda o le faccia domande mentre gioca e che nessuno tra allenatore e dirigenti abbia detto niente su questa vicenda? E’ plausibile che all’atleta sia stato dato il tubetto senza la confezione ed è in questa che è ben visibile la scritta doping, ma qualcuno deve averla vista questa scritta! Inoltre un altro esempio di disorganizzazione, quantomeno, è la convocazione della Perry, che non aveva i requisiti. Le scelte tecniche spettano all’allenatore, ci mancherebbe altro, ma siamo sicuri che l’ostracismo della federazione verso la Cicolari faccia bene al movimento?
CATERSPORT OLIMPIADI. Sigh sob.
La trasmissione piena di sapienza e ironia, condotta da Sergio Ferrentino, Giorgio Lauro, Marco Ardemagni ecc., che mi ha fatto compagnia in macchina, nei boschi, in giro per il paese, a casa per le edizioni di Atene e Pechino e in versione ridotta anche a Londra, sembra non esserci più. Radio due sta abdicando da se stessa.
Comunque io nei prossimi giorni ascolterò alcune trasmissioni, come magari quella di Ardemagni. Chissà che non ci sia qualche bella sorpresa.
Ricordo l’eccitazione di Ferrentino durante una rimonta di Montano ad Atene, le chiamate agli ascoltatori per sapere quali sport introdurre (“il rugby subacqueo” “Eh, che figata! io lo metterei al posto dell’atletica, guarda!”), le conversazioni delle otto di mattina con Nadia Bianchedi, le chiamate ai tecnici di atletica, le conversazioni con il criticissimo Mennea, le interviste dal campo di gioco di Ardemagni ai cestisti sconfitti…
GIORNALISTI ROBOT. Senza voto.
Scriveranno articoli per il Washington Post. Vediamo come se la caveranno.
http://thenexttech.startupitalia.eu/56479-20160805-robot-giornalismo-olimpiadi-washington-post
RAI E ADOBE FLASH PLAYER. Senza voto.
Vediamo come va. Comunque siamo a un buon punto in quanto a bestemmie in sanscrito e rimpianti di sky e sky go. Tutto per colpa dello streaming. Il sito www.rai.it/rio2016 sarebbe eccellente: per ogni sport e per ogni data puoi vedere i video delle gare, sia in diretta che in replica, in ogni momento, on demand. Oltre ai video ci sono le statistiche (calendario, start list, risultati ecc.) e gli highlights. Inoltre non mancano le notizie. Insomma il sito sarebbe bellissimo per farti le tue olimpiadi, ma c’è un ma. I video sono in flash. Dopo aver provato i browser che lo supportano e avere visto che non funzionano è uscita l’app apposita, che ancora ieri non c’era. Si chiama Rai Rio 2016 e sembra funzionare, anche se per ora non sento l’audio sull’ipad, ma credo che il problema sia risolvibile e poi non è nemmeno un gran problema. Escludere la visione in streaming a tablet e telefonini, siano Ios o Android, non sarebbe stata una grande idea. Vedremo come va nei prossimi giorni.
Da computer, fisso o portatile, non ci sono problemi di sorta nella visione.
Oltre allo streaming, ci sono i canali normali: rai due dedicata all’olimpiade con un occhio di riguardo agli italiani, raisport 1 dedicata agli sport individuali, raisport 2 dedicata agli sport di squadra, poi radio uno, il sito, le pagine social, le app ufficiali già testate, le dirette ecc. Tutto quello che è visibile in tv lo è anche su tablet e telefonini. Però per i miei gusti quei 36 canali in streaming che posso gestirmi come mi pare sono fondamentali.
Anche perché chissà che sui canali ufficiali non venga in mente ai registi di trasmettere la conferenza stampa dell’allenatore della nazionale di calcio al posto delle batterie del nuoto o non facciano le solite interviste a tutto schermo ad atleti, allenatori o dirigenti e nascondano così la visione delle prime batterie di gare che loro ritengono inutili. Meglio sapere di poter vedere cosa e come mi pare da solo.