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Lo stupore delle prese elettriche

Sedici impiegati inutili per un sottosegretario

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Quei sedici impiegati per un sottosegretario all’economia che erano completamente inutili, secondo le parole di Vito Tanzi, sono l’emblema del parassitismo.
Non possono essere licenziati o trasferiti dove potrebbero essere più produttivi o dove c’è bisogno.
Non possono essere spostati da una porta a un’altra
Sono uno spreco di soldi e di tempo. Soldi che lo stato preleva a chi produce per darli a loro.
Moltiplica il numero dei parassiti per ogni sottosegretario e guarda quanta spesa pubblica corrente improduttiva potrebbe essere riallocata o tagliata.
Le stesse risorse nel privato, ma anche nel pubblico dove manca il personale addetto alla fornitura di servizi, in particolare in certe regioni produttive, potrebbero trasformarsi in produttori, ma la legge non lo permette. Quando qualcuno farà una legge che cambierà questo stato di cose potrò votarlo. Prima deve farlo, poi lo voto: se lo dice nel programma non mi basta. Promesse di buttare a mare i superburocrati le ho già sentite: Berlusconi, Monti, Renzi, chissà quanti altri.
Nello stesso libro si segnalano due persone che stavano davanti alla porta di un ufficio ministeriale e facevano l’uncinetto. Ben per loro, eh Una volta licenziate, potrebbero vendere i loro lavori e mettere su un’azienda.

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