there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Sugli aeroporti pubblici che danno soldi alle compagnie aeree

| 0 commenti

Gli aeroporti sono pubblici e danno soldi pubblici alle compagnie aeree?

Se è male, lo è anche per i soldi dati ad Alitalia.

Alitalia intanto potrebbe ottenerli. Perché non lo fa? Perché non la ascoltano perché non porta passeggeri a sufficienza? O ma guarda!

Col monopolio lo farebbe? Forse, ma coi prezzi alti sarebbe più costoso per la gente muoversi.

Gli aeroporti fanno accordi perché così portano passeggeri che in aeroporto fanno acquisti. La regione è contenta perché la gente va in quella regione.

Comunque.

Gli aeroporti da pubblici potrebbero anche diventare privati, almeno come forma di gestione.

Gli aeroporti potrebbero pure eliminare ogni forma di finanziamento o agevolazione alle compagnie.

L’importante è che gli aeroporti piccoli, non serviti, che sono in perdita, chiudano.

Le imprese inefficienti devono fallire e non perché lo decide la legge: devono fallire perché con le proprie risorse non stanno in piedi. Quel che non si deve fare è non lasciar fallire chi deve.

Anche perché uno dei problemi dell’Italia è la cattiva allocazione dei fattori produttivi. Questo è uno dei fattori determinanti per la scarsa produttività. Che le imprese, private o pubbliche, inefficienti falliscano, e il capitale e il lavoro bloccati lì emigrino verso le imprese e i settori più produttivi è fondamentale.

Altro che salvare Alitalia o tenere in piedi aeroporti in perdita o impedire che tali aeroporti facciano accordi per non essere più in perdita. (Ovviamente il discorso sulla cattiva allocazione delle risorse riguarda poi decine di migliaia di imprese pubbliche, partecipate o private). Se Alitalia riesce a essere produttiva, efficiente, profittevole, ben venga. Più concorrenza per tutti, in ogni settore, è ciò che dovrebbe essere garantito e su cui lo Stato dovrebbe vigilare. Anziché pensare, attraverso i suoi politici e i suoi burocrati, a comprare consenso a colpi di spesa pubblica come fa almeno dagli anni 70

Lascia un commento