there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Un po’ di cose sulla prima giornata di finali ai mondiali di nuoto di Budapest 2022

1 Non si può mai stare tranquilli. Alessandro Miressi fa un primo cinquanta a razzo nella staffetta 4×100 e crolla negli ultimi quindici metri. Con un tempo di un secondo sopra il personale lascia agli altri azzurri il compito di rincorrere un podio che replichi quello olimpico di un anno fa. Thomas Ceccon apre le danze, Lorenzo Zazzeri fa il numero, Manuel Frigo tira la zampata finale. Ora ci vorrebbe qualcuno da 46 lanciato, visto che ce l’hanno tutte le avversarie più forti. In questa occasione è arrivato il bronzo dietro agli imprendibili USA nonostante un Dressel un po’ incartato e all’Australia di un Chalmers devastante in ultima frazione. Abbiamo lasciato dietro l’Ungheria che ha tappato la terza frazione ma non la quarta con Milan  e la Gran Bretagna a cui mancava Scott. Inoltre mancava la Russia. Comunque riconfermarsi sul podio, anche se un gradino sotto, non è mai semplice.

2. Thomas Ceccon ha un talento infinito e forse da un anno a questa parte ha deciso di dimostrarlo. Fa i cinquanta farfalla per gioco e supera due volte il record italiano scendendo a 22″79 e pur perdendo qualcosa in partenza e all’arrivo. Intanto è in finale, che avrà domani (troppo?) poco dopo le semifinali dei 100 dorso.

3. Anche se era con la squadra B l’Australia ha dominato la finale dei 4x100sl. Non è che potremmo adottare qualche australiana a caso e buttarla nello stile libero veloce? Dietro, bellissima prestazione del Canada che finisce davanti agli Stati Uniti.

4. Nicolò Martinenghi ha dato un’impressione di fluidità, di serenità e di forma che lo rende il favorito d’obbligo per la finale dei 100 rana di domani. Insieme a Fink. Kamminga non è sembrato devastante ma domani è un altro giorno e non andrà sottovalutato. Andrew come al solito si è tirato fuori da solo, arrivando quinto nella sua semifinale.

5. Sarebbe l’impresa della giornata in assoluto e quindi andrebbe forse messa al punto uno ma vado a memoria un po’ così come mi vengono i ricordi. Leon Marchand ha rivoluzionato il mondo dei 400 misti non solo scavando un solco fra sé e gli altri ma soprattutto e finalmente avvicinando il record del mondo gommato di Phelps. 4’04” non l’aveva nuotato nemmeno Lochte.

6. Nei 400 stile libero femminili orfani di Ariarne Titmus Katie Ledecky ha stampato l’ennesima vittoria sotto i 4 secondi ma anche la quindicenne canadese del presente e del futuro è scesa sotto quella soglia e non le è finita lontana. Per Summer McIntosh è solo l’inizio. Rischia davvero di rifare la storia del nuoto femminile.

7. Katinka Hosszu conquista all’ultimo tuffo la finale dei 200 misti, quella gara in cui ha dominato per diverso tempo e di cui detiene il record del mondo a 2’05”. Mentre lei sta comunque attraversando il viale del tramonto Alex Walsh sembra poterne essere l’erede.

8. La finale dei 100 farfalla erano alla portata di Elena di Liddo ma ha sbagliato la partenza, ha strappato il primo cinquanta e ha peggiorato se stessa rispetto al mattino. Avera fatto la stessa cosa agli assoluti. Forse per lei l’occasione della vita è stata in Corea 2019 quando arrivò quarta. Poi si mantiene in un livello tra il medio e l’ottimo ma manca la super zampata. Che potrebbe comunque dare in qualche staffetta, come ha già fatto in varie occasioni.

9 Winningon. Arriva dall’Australia un gran tempo sui 400 stile libero, 3’41”. Era l’ora. De Tullio si è migliorato, ha assaporato il podio fino ai 350 metri ma è finito quinto. Buono ma aspettiamo un ulteriore salto di qualità magari da qui a due anni.

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