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Lo stupore delle prese elettriche

Un vero federalismo

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Ogni ente locale rilevante deve avere:
1 Autonomia nelle decisioni di spesa.
2 Autonomia nelle decisioni di entrata.
3 Sovranità nella tripartizione dei poteri.
4 Molte più competenze di adesso: per esempio anche su sanità, polizia, ambiente, educazione primaria. La decisione sulle competenze deve comunque essere definita a livello locale, salvo poche e chiare regole comuni.
5. L’obbligo del pareggio di bilancio.
Le spese di gestione sono interamente a carico locale e vanno pareggiate con le entrate.
Per le spese di investimento (opere civili, scuole, ospedali) si possono avere a disposizione, oltre a necessari fondi propri, meccanismi di solidarietà sussidiaria coperti dai più forti finanziariamente ed a disposizione dei più deboli.
Chi decide come e quanto spendere? I cittadini consapevoli che l’onere di quanto deciso sarà a loro carico.
La punizione dei governanti locali deve arrivare dagli elettori.
In caso di dissesto non si può andare a piangere soldi da nessuno.
Enna non deve per forza organizzarsi come Bolzano e non deve necessariamente essere pronta nello stesso momento. Le regole locali, la ripartizione delle competenze, gli accorpamenti, le aliquote, eventuali incentivi a investire o entrare nel territorio, i modi attraverso cui competere con gli altri territori, le modalità di collaborazione e scambio con gli altri territori ecc. saranno inevitabilmente diverse da luogo a luogo e la decisione spetterà ai singoli enti.
Un vero federalismo quindi implica la riscrittura della Costituzione nazionale e la comparsa di costituzioni locali che la integrino. La Costituzione svizzera può essere un modello di riferimento.

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