there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Una difesa del doping?

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Leggo su Facebook un difensore del doping nello sport che afferma:

…e rimandendo in “tema” visto che la prima cosa che si pensa è palestra=siringa voglio ricordare che: 1 – a tutti i livelli professionistici il doping esiste senza se e senza

(Magari ci vorrebbe qualche prova e il fatto che qualcuno si dopi non significa che lo facciano tutti.)

ma 2 – non è il doping che fa la differenza , se nasci criceto non sarai mai e poi mai orso

(Sì e no, direi. Forse quando la differenza tra due atleti è molto bassa, il doping aiuta. Fai crescere i muscoli o migliori le tue capacità aerobiche o di resistenza non attraverso l’allenamento e l’alimentazione, ma per mezzo di farmaci.)

3 – doping non significa faticare di meno anzi, significa faticare 10 volte di più del normale

(Boh. Sarà.)

4 – basta parlare di argomenti per sentito dire visto che molte sostanze illegali restano illegali per interesse delle case farmaceutiche che venderebbero decisamente moooolto ma molto meno..

(Perché? Non potrebbero vendere le sostanze dopanti se fossero legali? Chi le produce, poi? In alcuni prodotti farmaceutici è già evidente la scritta doping. Chissà se il tipo conosce il mercato del farmaceutico e sa indicarmi le prime venti aziende per quota di mercato. Si formerà un mercato, se ci sono domanda e offerta, e delle aziende produrranno i prodotti per quel mercato e alcune faranno più soldi, altre meno e altre spariranno.)

5.con questo resto contrario all’uso del doping sopratutto a livello amatoriale perchè con dedizione e sacrificio si arriva ad ottimi livelli in tutto .

(No! Ma dai!)

6. ci vorrebbero test antidoping reali ma gli interessi economici purtroppo vengono sempre prima e prendere 1 atleta su 200 non è combattere il doping è voler danneggiare lo sventurato di turno

(Sai quanto costerebbe fare test a tutti?)

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